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Il governo francese finalizza la cessione del 10,8% di France Télécom

Europa



Il governo francese ha completato la cessione del 10,85% del capitale di France Telecom per 5,1 miliardi di euro, portando la propria partecipazione al 42,25%.

Lo ha annunciato, in un comunicato ufficiale, il ministro delle Finanze francese, Nicolas Sarkozy, che si &#232 detto ¿felice del grande successo¿ dell”operazione.

Mercoled&#236, il ministero dell¿Economia e delle Finanze aveva annunciato di voler cedere il 9,6% del capitale per 4,5 miliardi di euro, lasciando aperta la possibilit&#224 di aumentare la quota in vendita in base al successo riscosso dall¿operazione.

Il ministero ha fatto sapere in una nota che il montante di 5,1 miliardi ha potuto essere raggiunto grazie alla ¿buona tenuta del titolo all¿indomani della prima tornata di cessioni e al forte interesse degli investitori per l¿azienda¿.

Il titolo di FT ha chiuso gioved&#236 a 19,40 euro, mentre la cessione effettuata mercoled&#236 &#232 stata realizzata a 19,05 euro per azione, presso investitori istituzionali.

La vendita permetter&#224 allo Stato francese di fare un po” di ordine nei conti pubblici, tagliando una fetta dell”enorme debito francese e mandando un segnale positivo a Bruxelles e ai mercati finanziari.

Per la prima volta, dunque, il governo francese scende al di sotto della barra simbolica del 50% del capitale dell¿operatore storico (50,41% dopo il reintegro di Wanadoo e Orange in seno alla casa madre).

France T&#233l&#233com &#232 una delle aziende simbolo della Francia, quotata in Borsa dal 1997, ma nel 2002 ha risentito in modo drammatico della crisi mondiale delle tlc, accumulando debiti per 75 miliardi di euro e una perdita di bilancio pari a 20,7 miliardi.

Dal marzo 2000, il titolo del gruppo ha perso il 96,8% del suo valore, toccando il minimo storico di 9,68 euro a settembre 2002.

Dopo le dimissioni del presidente Michel Bon, capro espiatorio della disastrosa condizione di quella che era ormai la societ&#224 pi&#249 indebitata del mondo, la rigorosa cura intrapresa dal suo successore Thierry Breton ha riportato la societ&#224 in utile nel 2003 e ha ridotto il debito a 48 miliardi di euro a giugno 2004.

Nel 2003, &#232 stata anche approvata una legge che ha modificato lo statuto dell¿operatore pubblico in vista della sua privatizzazione.



La cessione di 236 milioni di azioni effettuata dallo Stato ha fatto infuriare sindacati e opposizione, che hanno gridato al tradimento e previsto, per il prossimo futuro, tariffe pi&#249 care, servizi scadenti e un¿ondata di licenziamenti senza precedenti.

Il ministro Sarkozy ha per&#242 smorzato le polemiche, dichiarando che il guadagno derivante dall¿operazione sar&#224 palese per tutti: lo Stato realizzer&#224 infatti una plusvalenza di circa 4 euro ad azione rispetto all”ultimo aumento di capitale mentre la societ&#224 potr&#224 contare su una struttura ¿pi&#249 flessibile¿ e su una pi&#249 ampia base d¿investimento.

Sarkozy ha anche annunciato che la societ&#224 proceder&#224 a un nuovo aumento di capitale emettendo obbligazioni convertibili per un miliardo di euro e che il governo non ceder&#224 pi&#249 azioni per i prossimi nove mesi.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

Per ulteriori approfondimenti, leggi:

France Télécom: il governo avvia la cessione del 9,6% del capitale

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