Europa
È finalmente partito anche in Europa il servizio di telefonia mobile Push-to-talk. Lo ha lanciato in Gran Bretagna Orange, la divisione mobile di France Telecom, dopo un periodo di prova durato nove mesi.
Lanciato negli Usa da Nextel nel 2003, il servizio è una forma di comunicazione a due direzioni che permette agli utenti d¿intrattenere una chiamata immediata con uno o più ricevitori, in maniera analoga al Walkie-Talkie, semplicemente premendo un tasto sul proprio telefono. L¿utente che riceve la trasmissione sente automaticamente la voce del chiamante senza dover rispondere alla chiamata.
Grazie a questo sistema, gli utenti sono sempre e immediatamente raggiungibili, senza dover aspettare di prendere la linea o essere disturbati dalla suoneria.
Secondo la società americana, il PTT è utilizzato dalla maggior parte dei suoi 14 milioni di utenti. Il servizio è già attivo anche in India e a Singapore e, secondo alcune stime, ha già oltre 12 milioni di abbonati.
Con il suo avvento sulle reti GSM/GPRS, assicurano gli operatori, il PTT si diffonderà a macchia d¿olio: grazie alla funzione “always on” del GPRS e le funzioni “vivavoce” degli attuali telefonini, infatti, nessuno sforzo particolare è richiesto da parte del destinatario.
L¿interesse del settore per l¿applicazione – semplice, ma allo stesso tempo attraente e flessibile – è confermato dal fatto che già colossi come Nokia e Samsung hanno annunciato un accordo di collaborazione volto a portare la tecnologia Push to talk over Cellular (PoC) sul mercato di massa.
In base a questa collaborazione, nel corso del 2004 e del 2005 Samsung prevede d¿introdurre il ¿push to talk¿ in molti dei propri terminali, utilizzando la tecnologia PoC di Nokia.
Il push-to-talk rappresenta un sistema molto interessante per gli operatori perché consente di incrementare i profitti senza ulteriori investimenti per le infrastrutture: la tecnologia, inoltre, è facilmente estensibile anche alle reti Umts o sul Wi-Fi.
Il servizio di Orange, battezzato Talk now, guarda alle famiglie e al pubblico più giovane, con un occhio puntato sul business.
La funzionalità infatti potrebbe essere utile non solo per l¿utenza privata, ma anche per agevolare l¿opera di chi, per lavoro, ha bisogno di comunicare rapidamente con tutto un gruppo di persone.
Nel business, le comunicazioni per la gestione del parco macchine tra taxisti e centrale operativa rappresentano un esempio concreto di utilizzo.
L¿unico problema è rappresentato dalla disponibilità di telefonini compatibili con la tecnologia: Orange assicura che nei prossimi mesi ne saranno disponibili diversi, prodotti da Nokia, Alcatel, LG Electronics e Sagem.
Al momento l¿unico modello è il PalmOne Treo 600.
Per quanto riguarda i costi, Orange ha fatto sapere che il servizio sarà sottoposto a una tariffa premium.
Il PTT sarà lanciato nei prossimi mesi in Francia, Svizzera, Olanda e Belgio.
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