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Lo spam non dà cenno di voler rallentare la sua malefica avanzata in Rete.
A nulla sono valsi finora i tentativi di aziende e legislatori per arginare la diffusione delle famigerate eMail non sollecitate nel cyberspazio, ma pare che qualcosa cominci a muoversi nella giusta direzione.
La lieta novella arriva dalla società Sendmail, che ha avviato la fase pilota di Sender ID, un sistema di certificazione dei mittenti delle eMail che permette di autenticare con certezza la fonte dei messaggi elettronici, anche spam.
La tecnologia deve ancora essere convalidata dall¿IETF (Internet Engineering Task Force), l¿organismo che approva l”adozione degli standard utilizzati in Internet, ma ¿ assicura il presidente di Sendmail David Anderson ¿ ¿Il sistema permette di risalire al mittente dei messaggi e sovverte i filtri utilizzati finora poiché non si basa sul contenuto delle mail, ma su chi le spedisce¿.
Uno speciale modulo, applicato ai server di posta elettronica, consentirà in pratica di controllare e identificare la fonte del messaggio, aiutando gli utenti a bloccare quelli non sollecitati. La tecnica s¿inscrive nel quadro di uno standard ancora in via di definizione e potrà essere applicato a tutti i sistemi di amministrazione della posta elettronica.
Lo standard Sender ID, è il risultato della fusione di due progetti diversi e convergenti: il Caller ID della Microsoft, e il Sender Policy Framework (SPF) firmato dal co-fondatore di pobox.com, Meng Weng Wong.
La specifica, che sicuramente non risolverà da sola tutti i problemi relativi allo spam, ha però tutte le potenzialità per limitare in larga misura la diffusione dei messaggi pubblicitari non sollecitati. In particolare viene riconosciuto al Sender ID un importante ruolo nella funzione di anti-spoofing: un sistema di identificazione del mittente limita infatti le possibilità di confusione, rendendo ben più difficile l”uso di mail truffaldine per l”ottenimento di danaro o dati sensibili.
Lo standard è attualmente al vaglio dell¿IETF e, dice Anderson, ¿¿speriamo che esso venga ratificato, poiché, di tutte le altre soluzioni anti-spam, Sender ID offre attualmente la funzionalità migliore con il tempo di applicazione minore¿.
Sendmail distribuisce attualmente una versione di prova del software, per dimostrare alle aziende le potenzialità del sistema in fatto di autenticazione in tempo reale.
Secondo i calcoli della società, la tecnologia è in grado di rallentare la progressione dei messaggi: nell¿ordine dell¿8% per il traffico in uscita e del 15% per quello entrante.
¿Attualmente l¿obiettivo è di testare questi sistemi con dei veri messaggi su sistemi reali¿, per determinare, insomma se l¿approccio scelto potrà portare a vantaggi concreti per gli utenti, sempre più intolleranti, quanto impotenti, verso lo spam.
La tecnologia è dunque a disposizione di chiunque sia interessato a provarla.
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