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Il più famoso sito di aste online, eBay, procede nella sua opera di espansione all¿estero. Dopo aver largamente investito in Europa, prosegue l¿avanzata sul mercato asiatico.
Il Gruppo è infatti pronto a offrire 530 milioni di dollari per rilevare il 100% del capitale del sito d¿aste sud-coreano Internet Auction.
eBay, che è già presente nel capitale della società coreana, aveva precedentemente annunciato d¿aver chiuso un accordo con gli azionisti istituzionali per portare la propria partecipazione da 62 a 86%, con il versamento di 325 milioni di dollari. Un accordo che gli permetterà di lanciare un offerta su tutto il capitale, con un premio per azione del 21,6% rispetto all¿ultimo corso di chiusura.
Sul mercato coreano, Internet Auction gode di un posto di primo piano. Vanta 9,9 milioni di abbonati, che sono circa un quinto della popolazione del Paese, che beneficia tra l¿altro di un tasso di penetrazione della banda larga tra i più alti del mondo. Infatti sono 11 milioni le persone che hanno una connessione veloce a Internet su una popolazione di 48 milioni.
A fine giugno, il database del sito d¿aste conteneva 2,5 milioni di oggetti. Ma Internet Auction non è sola sul mercato coreano, è in concorrenza con almeno una decina di siti, tra i quali figura www.waawaa.com e playback.co.kr.
Questa, non è la prima operazione di eBay in Asia. La società ha messo piede in Cina nel 2002, rilevando EachNet, un sito d¿aste lanciato da due cinesi, che hanno studiato negli Stati Uniti.
Alcuni mesi fa, la società ha annunciato la propria intenzione di rilevare anche il sito indiano d¿aste online Baazee.com Inc per 50 milioni di dollari.
In estremo Oriente, eBay non ha avuto gran successo. Nel 2002, è stata costretta a ritirarsi dal mercato giapponese, non essendo riuscita a raggiungere i profitti di Yahoo.
Lo scorso luglio, la star delle aste online ha presentato i dati trimestrali. Si è trattatato di cifre più che raddoppiate, ma che non hanno raccolto l¿entusiasmo dei mercati finanziari.
Secondo quanto riportava la stampa specialistica francese, la spiegazione di questo paradosso sta nel fatto che i mercati si aspettano talmente tanto dalla ¿star del Web¿, che sono rimasti delusi dalle stime modeste dell¿azienda per il resto dell¿anno.
Accanto ad Amazon e Yahoo!, eBay fa parte di quelle poche imprese che sembrano dare un senso alle speranze folli nate con la rivoluzione di Internet.
Questo sito, che permette di partecipare alle aste delle cose più disparate, da un¿automobile a un computer, dall¿abbigliamento agli oggetti per gli appassionati di collezionismo, continua a registrare uno sviluppo eccezionale, come testimoniano i risultati del secondo trimestre pubblicati la notte scorsa.
Per il trimestre appena chiuso, eBay ha registrato un utile netto di 190,4 milioni di dollari, vale a dire più del doppio rispetto al secondo trimestre 2003 (91,87 millions).
La cifra è superiore alle attese degli analisti visto che, escluse le sopravvenienze passive, l¿utile per azione è di 29 cents, contro i 27 cents attesi, secondo il parere di First Call.
Il boom degli utili si giustifica con lo sviluppo dell¿attività di eBay, che continua a un ritmo sostenuto. Il fatturato consolidato ha in effetti guadagnato il 52% a 773,4 milioni di dollari contro 509,3 milioni del secondo trimestre 2003.
Il sito di aste online prosegue la sua internazionalizzazione. In un anno le entrate dall¿estero sono balzate al 76% a 273,7 mln di dollari, mentre quelle incassate negli Stati Uniti non erano che del 32% a 319,1 mln.
eBay ha tra l¿altro confermato le proprie attese per il resto dell¿anno. Dopo un fatturato da 1,53 mld di dollari al il 1° semestre (+55% sull¿intero anno), il Gruppo si aspetta circa 770 milioni di dollari delle vendite nel terzo trimestre e 886 milioni per il quarto.
Su tutto l¿anno, il Gruppo prevede un utile per azione, escluse le sopravvenienze passive, di 1,17 dollari e delle vendite di 3,185 mld di dollari.
E qui cominciano i problemi. Se eBay continua a migliorare la propria performance, gli analisti si aspettano sempre di più. Le loro previsioni prevedono 1,19 di utili per azione e 3,2 mld di fatturato, secondo First Call, un po¿ di più rispetto alle attese del Gruppo.
Gli analisti restano però turbati davanti al rallentamento del ritmo di rilevamento delle previsioni di eBay¿ alla fine del secondo trimestre, il Gruppo aveva alzato di 150 mln di dollari la previsione del fatturato annuo, ma questa volta, il rilevamento aggiuntivo non è che di 35 milioni.
Altro motivo di preoccupazione: il presidente del Gruppo Meg Whitman sta insistendo sul carattere sempre più chiaramente passeggero dell¿attività di eBay.
Cosa che spinge gli specialisti a pensare che il sito intenda prossimamente avvicinarsi al funzionamento tradizionale dei grandi distributori.
In aggiunta, la possibilità che eBay metta da parte il piano gestionale che gli permette simili performance oggi. Una possibilità che rimettere in discussione l¿attuale valorizzazione della società ¿ estremamente elevata.
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