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Continuano le trattative per la cessione degli studios cinematografici Metro-Goldwyn-Mayer, anche se in un comunicato la società ha fatto sapere che tutto sarà mantenuto sotto stretto riserbo.
Il chiarimento del Gruppo arriva all¿indomani di alcune indiscrezioni apparse sulla stampa americana, che parlavano di una negoziazione ormai ¿imminente¿.
Per mettere le mani su MGM, la prima società mondiale dei media, Time Warner, ha presentato un¿offerta da 4,7 miliardi di dollari cash, rinunciando all¿iniziale proposta di un acquisto realizzato versando una parte della somma in contanti e il resto in azioni. Time Warner aveva infatti proposto 13 dollari cash per ogni azionista, e circa 11,50 dollari in azioni del Gruppo per l¿azionista di maggioranza di MGM, il miliardario Kirk Kerkorian, proposta che sembra ormai accantonata.
Ieri il Wall Street journal, citando delle fonti vicine al dossier, scriveva che ¿¿il Consiglio d¿amministrazione di MGM potrebbe prendere una decisione nelle prossime settimane¿, aggiungendo tuttavia che da tempo ormai circolano rumor a riguardo, anche se fino a oggi non si è ancora materializzata alcuna decisione.
Nel comunicato diffuso alla stampa, gli studios hanno fatto sapere di star valutando le diverse ¿alternative strategiche che avevano già annunciato¿.
Per cui, si legge ancora nella nota, ¿sono inesatte le informazioni riportate dalla stampa, che parlano di una possibile transazione che valorizza MGM a 5 miliardi di dollari¿.
La società conclude facendo sapere che ¿¿non esiste alcun obbligo a carico del Gruppo di comunicare agli investitori o altri tutto quel che riguarda l¿esame delle diverse opzioni o il progresso delle discussioni in corso¿.
Oltre a Time Warner, anche il gigante giapponese dell¿elettronica di consumo Sony e l¿americano NBC Universal hanno presentato delle offerte per rilevare MGM. Le società hanno anche fatto sapere fin da subito di ritenere il prezzo di 5 mld troppo elevato.
Sony è già presente nel settore da anni, tanto che il business cinematografico conta per quasi il 10% del giro d¿affari complessivo del Gruppo.
Il Gruppo è infatti già proprietario dal 1989 della Columbia-Tristar, nota dal 1991 come Sony Pictures Entertainment, produttrice e distributrice di pellicole di successo.
Se confermata, una simile operazione avrebbe degli enormi vantaggi per il vecchio leone del cinema americano, che attualmente ha difficoltà a reggere la concorrenza sul mercato cinematografico.
Attualmente la Metro-Goldwyn-Mayer ha un valore che si aggira intorno ai 4,1 miliardi di dollari.
Considerando un premio che verrebbe certamente richiesto dal management di MGM, si potrebbe giungere ad un controvalore tra i 4,5 e i 5 miliardi di dollari.
Secondo le indiscrezioni, la società giapponese sarebbe pronta a mettere sul tavolo delle trattative 1,5 miliardi di dollari in contanti da parte di ciascuno dei tre soggetti coinvolti nella cordata acquirente, con l”eventuale differenza finanziata attraverso un prestito, che potrebbe essere legato all¿emissione di un bond.
L¿accordo tuttavia richiederà ulteriore tempo, la società hollywoodiana vuole infatti essere molto prudente, considerate le vicissitudini passate che l¿hanno vista passare nel 1990 nella mani della Parretti, costretta nel 1992 a cederla al Credit Lyonnais per bancarotta.
La banca francese, dopo avervi perso svariati milioni di dollari la rivendette nel 1996 al finanziere americano Kirk Kerkorian per 1,3 miliardi di dollari, che tuttora la controlla al 74% attraverso la finanziaria Tracinda Corp.
E¿ dal mese di aprile che MGM è in trattative anche con Sony, ma le discussioni sembrano arenarsi sulla possibilità della società giapponese di finanziare l¿operazione, che dovrebbe essere realizzata in cooperazione con Texas Pacific Group, Providence Equity Partners e Crédit Suisse First Boston.
Tutti i player del settore vorrebbero mettere le mani sul gioiello di Hollywood che possiede una library di 4.000 film, tra cui alcuni celebri come la nota serie di James Bond.
L”opportunità di accaparrasi l”ingente pacchetto di vecchi film sembra essere una delle qualità più gradite di MGM. Grazie al boom dei Dvd, le società cinematografiche hanno fatto grossi guadagni: l”enorme platea di cinefili mondiali, infatti, sembra essere costantemente alla ricerca di pellicole celebri da rivedere attraverso i nuovi supporti digitali.
La trasformazione delle pellicole in Dvd, infine, sarebbe attività gradita non solo a Sony, che sembra chiaramente interessata a MGM, ma anche ai fondi di investimento che vedono in questo settore una buona opportunità per generare ricavi in maniera rapida e poco costosa.
Si capisce anche perché Time Warner è interessata a quest¿operazione, che gli permetterebbe di rafforzarsi ulteriormente sul mercato di settore. Ma prima di procedere, Kirk Kerkorian vuole accertarsi delle intenzioni di Sony, e d¿altra parte della possibile violazione delle leggi antitrust americane che comporterebbe la fusione tra MGM e gli studios Warner Bros di Time Warner, come sottolinea il WSJ.
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