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Le telecomunicazioni, veicolo d¿innovazione e di alfabetizzazione tecnologica. Il punto sullo stato del settore in un convegno a Roma

Italia



Il settore italiano delle telecomunicazioni &#232 uscito dal tunnel, ma ¿¿si pu&#242 fare di pi&#249 e meglio¿. Questo il commento del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, intervenuto al primo convegno nazionale sulle Telecomunicazioni organizzato a Palazzo Marini dal Dipartimento Tlc di Forza Italia.

Le nuove tecnologie sono il motore principale della futura crescita europea: bisogna dunque trovare le giuste soluzioni per attrarre nuovi investimenti internazionali e adottare delle misure affinch&#233 i risultati gi&#224 raggiunti non vengano vanificati da politiche e strategie sbagliate, che frenerebbero l¿evoluzione e farebbero accumulare ritardi difficilmente colmabili in un settore che avanza spedito e non lascia troppo tempo per pensare.

Questo il leitmotiv del convegno, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e dell¿industria europea: da Telecom Italia a Ericsson, da Alcatel a Cisco Systems.

Secondo i dati forniti da Gasparri, le telecomunicazioni registrano in Italia una crescita nell”ultimo anno del 5,2%, mentre in Europa in Europa sono cresciute del 4,7%.

A ci&#242 sono da aggiungere i traguardi raggiunti dall¿Europa in settori chiave quali la telefonia mobile, la televisione digitale terrestre e la banda larga, che hanno contribuito a creare uno scenario inimmaginabile sono alcuni decenni fa.

Nell¿ambito della telefonia, ad esempio, basti pensare ai primi anni ¿90, quando il mercato era caratterizzato da realt&#224 regionali con limitate possibilit&#224 di realizzare sinergie su scala globale.

Poi &#232 arrivato il GSM e tutto &#232 cambiato, sia in termini di innovazione e disponibilit&#224 di nuovi servizi per i consumatori, sia di creazione di nuovo valore in termini di utili e produttivit&#224 per gli addetti ai lavori.

Anders Lindblad, Vice President Marketing & Business Development di Ericsson Telecomunicazioni, ha sottolineato come ¿¿tra i fattori di successo che hanno permesso la straordinaria crescita delle telecomunicazioni europee su scala planetaria dagli anni novanta ad oggi, possiamo certamente includere l¿attivit&#224 di standardizzazione paneuropea, felicemente portata a termine con il Gsm — e successivamente con le sue evoluzioni quali il Gprs, l¿Edge e L¿Umts e il ruolo svolto dalle autorit&#224 di regolamentazione per la concessione delle licenze nei paesi dove lo standard si &#232 affermato¿.

Il risultato di questo successo &#232 che oggi pi&#249 di un miliardo di persone utilizzano il Gsm per le proprie comunicazioni mobili e che l¿industria della telefonia mobile, a differenza di molti altri settori dell¿hi-tech, &#232 indubitabilmente guidata da operatori e fornitori europei.

In molti paesi, ed in Italia in particolare, le licenze Gsm sono state concesse ad un numero congruo di operatori in possesso della visione, delle risorse e delle capacit&#224 necessarie per promuovere uno sviluppo di lungo termine del settore.

Ci&#242 ha consentito, continua Lindblad, ¿¿lo stabilirsi, nel sistema economico di questi paesi, di un mercato delle telecomunicazioni sano, basato tipicamente su un ¿oligopolio¿ di 4 operatori principali. La stesso fenomeno non si &#232 verificato nella deregolamentazione della rete fissa, dove gli ingenti investimenti necessari allo sviluppo del settore non hanno potuto prodursi non potendo contare su adeguate tutele e garanzie di lungo termine¿.

Non bisogna per&#242, rimirare troppo i successi ottenuti, quanto guardare al futuro e concentrarsi su questioni chiave quali lo sviluppo di servizi avanzati per la comunicazione multimediale e l¿accesso ai contenuti dalle reti di telecomunicazione fisse e mobili.

A trainare la crescita in questo settore sono: la personalizzazione, la convergenza e, last but not least, il costo di esercizio, ovvero le tariffe per i clienti finali dei servizi.

¿Gli operatori globali e quelli che partecipano alle alleanze internazionali come i-mode e le ultime nate Freemove e Starmap , fanno leva sulla loro dimensione per sfruttare le sinergie e le ovvie economie di scala nella ideazione, produzione e messa in opera di nuovi servizi. Le telecomunicazioni saranno dunque sempre di pi&#249 il veicolo della innovazione e della alfabetizzazione tecnologica¿, conclude Lindblad.

Nello scenario delle comunicazioni multimediali, l¿Italia si colloca in una posizione avanzata rispetto a molti Paesi europei, avendo gi&#224 varato il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche.

¿Si tratta di un testo unico che ha introdotto in Italia le nuove direttive europee e che alcuni paesi dell”Unione non hanno ancora recepito ¿ dice Gasparri – Noi, invece, da un anno abbiamo questa nuova normativa di settore che garantisce norme moderne, standard tecnologici, concorrenza, trasparenza, tutela degli utenti”.

Per mantenere e migliorare questo stato di cose, Gasparri suggerisce di rivedere le regole del patto di stabilit&#224, per escludere dal calcolo del deficit del 3% le spese di investimento per le infrastrutture nelle telecomunicazioni.

¿In Europa si sono detti tutti d”accordo ¿ aggiunge il ministro – ma la Commissione non ha ancora preso alcuna decisione¿.

Solo questo per&#242 non basta, bisogna infatti investire, investire e ancora investire, a fronte di un mercato europeo delle tlc che, nonostante l¿avvio di processi di liberalizzazione, continua a essere dominato dagli ex monopolisti.

Il presidente di Telecom Italia Media, Riccardo Perissich, commentando le dichiarazioni del ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri secondo cui &#232 necessario un consolidamento degli operatori alternativi a Telecom Italia, ha sottolineato che questa situazione non &#232 casuale, e che per invertirla c¿&#232 bisogno che gli operatori alternativi investano di pi&#249.

¿L”obiettivo della concorrenza ¿ dice Perissich – sono i vantaggi per i consumatori. E da questo punto di vista bisogna sottolineare che i prezzi in Italia sono scesi del 30% e il servizio &#232 migliorato¿.

Guardare al futuro, dunque, e concentrarsi sull¿innovazione e sugli investimenti &#232 essenziale perch&#233 l¿Europa continui nel suo cammino e raggiunga obiettivi sempre pi&#249 importanti nel settore delle nuove tecnologie, nuova avanguardia di crescita e di benessere.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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