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All¿indomani della pubblicazione dei risultati trimestrali di eBay, un¿altra star del Web ha pubblicato i propri risultati: Amazon, il gigante del l¿e-commerce, che vende online di tutto e di più, dall¿abbigliamento ai libri.
Un po¿ come per il sito di aste online eBay, le cifre di Amazon evidenziano una crescita molto sostenuta dell¿attività, ma le previsioni lasciano perplessi gli analisti.
A prima vista, a casa Amazon tutto va per il meglio. Il Gruppo ha annunciato ieri sera dei buoni risultati per il secondo trimestre dell¿anno, e si tratta del quarto trimestre di fila, che l¿e-tailer pubblica dei risultati così positivi.
Per i tre mesi appena archiviati, Amazon ha registrato un utile netto di 76,5 milioni di dollari (18 centesimi per azione) contro una perdita di 43 milioni (-11 centesimi) un anno prima, ma al di sotto delle previsioni, pari in media a 19 centesimi.
Il trimestre chiuso si è caratterizzato per una forte crescita dell¿attività. Il sito di vendita online, che aveva cominciato vendendo libri negli Stati Uniti, non cessa di ampliare la gamma dei propri prodotti e il raggio geografico. Amazon ha visto il fatturato crescere del 26% a 1,39 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2004, contro 1,1 miliardo dello scorso anno.
Una cifra conforme alle previsioni che erano tra i 1,34 e i 1,44 miliardi di dollari.
In termini di utili operativi, Amazon ha registrato un utile da 86 milioni di dollari, il doppio circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (42 milioni). A riguardo, il Gruppo ha superato le proprie previsioni, che si attestavano su una forchetta da 65 a 85 milioni di dollari.
Amazon ha rivisto al rialzo le proprie previsioni per l¿insieme del 2004. il Gruppo pianifica però un fatturato al ribasso, tra i 6,625 a 6,925 miliardi di dollari (contro una cifra compresa tra i 6,45 e i 6,85 miliardi prevista fino a oggi) e un utile operativo tra i 400 e i 460 milioni di dollari.
Questo forte sviluppo dell¿attività è avvantaggiato dalla politica di consegna gratuita che contraddistingue Amazon. ¿L¿adozione a livello mondiale della nostra offerta di consegna gratuita ha raggiunto un nuovo livello record questo trimestre¿, ha dichiarato il presidente di Amazon, Jeff Bezos, secondo il quale ¿anche se la consegna gratuita costa molto all¿azienda, permette ai nostri clienti di economizzare decine di milioni di dollari ogni trimestre, e prevediamo di mantenere questo sistema a tempo indefinito¿.
Pratica, ormai diffusa nei siti del Gruppo all¿estero (Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone), che ha contribuito allo sviluppo molto sostenuto delle attività internazionali del distributore americano. Mentre le vendite crescevano del 13% negli Stati Uniti nel trimestre scorso, la società ha guadagnato il 50% nei quattro Paesi europei e in Asia, dove la società è attiva.
Se lo sviluppo del Gruppo rimane spettacolare, gli analisti hanno per buone argomentazioni per rimanere cauti.
Il costo della consegna gratuita pone delle questioni inerenti l¿evoluzione della redditività di Amazon, i cui margini sono ugualmente sotto pressione dalla politica del prezzo basso ricercata dai distributori.
Stessa situazione per eBay, che chiude con un utile trimestrale più che raddoppiato, uno sviluppo folgorante delle attività, in particolare all¿estero, previsioni in crescita: il sito delle aste online ha tutto, ma non è sufficiente per i mercati.
Secondo quanto riporta la stampa specialistica francese, la spiegazione di questo paradosso sta nel fatto che i mercati si aspettano talmente tanto dalla ¿star del Web¿, che sono rimasti delusi dalle stime modeste dell¿azienda per il resto dell¿anno.
Per il trimestre appena chiuso, eBay ha registrato un utile netto di 190,4 milioni di dollari, vale a dire più del doppio rispetto al secondo trimestre 2003 (91,87 millions).
La cifra è superiore alle attese degli analisti visto che, escluse le sopravvenienze passive, l¿utile per azione è di 29 cents, contro i 27 cents attesi, secondo il parere di First Call.
Il boom degli utili si giustifica con lo sviluppo dell¿attività di eBay, che continua a un ritmo sostenuto. Il fatturato consolidato ha in effetti guadagnato il 52% a 773,4 milioni di dollari contro 509,3 milioni del secondo trimestre 2003.
Il sito di aste online prosegue la sua internazionalizzazione. In un anno le entrate dall¿estero sono balzate al 76% a 273,7 mln di dollari, mentre quelle incassate negli Stati Uniti non erano che del 32% a 319,1 mln.
eBay ha tra l¿altro confermato le proprie attese per il resto dell¿anno. Dopo un fatturato da 1,53 mld di dollari al il 1° semestre (+55% sull¿intero anno), il Gruppo si aspetta circa 770 milioni di dollari delle vendite nel terzo trimestre e 886 milioni per il quarto.
Su tutto l¿anno, il Gruppo prevede un utile per azione, escluse le sopravvenienze passive, di 1,17 dollari e delle vendite di 3,185 mld di dollari.
E qui cominciano i problemi. Se eBay continua a migliorare la propria performance, gli analisti si aspettano sempre di più. Le loro previsioni prevedono 1,19 di utili per azione e 3,2 mld di fatturato, secondo First Call, un po¿ di più rispetto alle attese del Gruppo.
Gli analisti restano però turbati davanti al rallentamento del ritmo di rilevamento delle previsioni di eBay¿ alla fine del secondo trimestre, il Gruppo aveva alzato di 150 mln di dollari la previsione del fatturato annuo, ma questa volta, il rilevamento aggiuntivo non è che di 35 milioni.
Altro motivo di preoccupazione: il presidente del Gruppo, Meg Whitman, ha insistito sul carattere sempre più chiaramente passeggero dell¿attività di eBay.
Cosa che spinge gli specialisti a pensare che il sito intenda prossimamente avvicinarsi al funzionamento tradizionale dei grandi distributori.
In aggiunta, la possibilità che eBay metta da parte il piano gestionale che gli permette simili performance oggi. Una possibilità che rimettere in discussione l¿attuale valorizzazione della società ¿ estremamente elevata.
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