Europa
Nokia non naviga in buone acque, la situazione però non è così tragica da costringere il colosso finlandese a cedere la propria divisione network. L¿indiscrezione, secondo cui la società era pronta a cedere la propria divisione reti a Ciscoo Lucent per 20 miliardi di euro, era circolata ieri sulla stampa finanziaria italiana.
¿In genere preferiamo non commentare questo tipo di rumors ¿ dice il portavoce Nokia Arja Suominen ¿ ma in questo caso faremo un¿eccezione¿.
La divisione network, ha generato nel secondo trimestre un fatturato netto di 1,6 miliardi di euro, in crescita del 6% su base annua, come risultato di una continua crescita in quasi tutti i mercati.
¿Nokia Networks è una parte importante di Nokia e non abbiamo intenzione di venderla¿, dice quindi il portavoce.
Categorica anche la smentita del capo delle comunicazioni della divisione in questione, Thomas Joensson, secondo cui si tratta di un¿indiscrezione ¿priva di fondamento¿.
Nokia ha chiuso il secondo trimestre 2004 con un fatturato netto in calo del 5%, decremento che ha riguardato in particolare la divisione telefonini che ha perso il 13% del profitto su base annua.
L¿utile di esercizio di Networks è stato invece di 255 milioni di euro, con un margine operativo del 16,2% dovuto a un buon andamento delle vendite e al mix di prodotti.
La divisone Networks ¿ che realizza il 20% dei profitti dell¿operatore – è dunque la branca più attiva del gruppo e anche gli analisti hanno storto il naso all¿ipotesi di una prossima vendita.
La società ha tra l¿altro concluso importanti accordi di espansione nei mercati in rapida crescita di Russia e India. In Russia, Nokia ha firmato un accordo per il GSM con VimelCom e un accordo da 350 milioni di dollari per il GSM con MegaFon. In India, ha concluso accordi per il GSM con Idea Cellular e Hutchison India. Infine ha ottenuto da Bharti Televenture un appalto da 275 milioni di dollari per il GSM e la gestione dei servizi.
Alla fine del trimestre Nokia aveva in essere 15 contratti per Push to talk over Cellular e prove in corso con più di 30 operatori in tutto il mondo.
Nei giorni scorsi, Nokia aveva già chiarito che il mantenimento della divisione era essenziale per poter cogliere gli effetti dei nuovi sviluppi dei servizi di telefonia mobile e anche per assicurare alla società la produzione di nuovi modelli compatibili coi diversi standard di rete.
I vertici di Nokia hanno anche smentito seccamente l¿indiscrezione che la voleva prossima al taglio di un numero non meglio precisato di dipendenti e delle spese nella divisone Ricerca e Sviluppo.
Già alla presentazione dei risultati trimestrali, di fatto, la società aveva precisato che ¿¿nei prossimi mesi continueremo a focalizzare la spesa in ricerca e sviluppo. Il nostro l¿obiettivo di raggiungere un corretto livello d¿investimento, avendo le giuste priorità, al fine di realizzare prodotti ad alto valore aggiunto¿.
Per risollevare le sorti del gigante in crisi, dunque, i vertici dovranno cercare di giungere ad altre soluzioni, che consentano al gruppo di difendersi dall¿attacco di una concorrenza sempre più agguerrita su tutti i fronti, dall¿offerta di modelli con maggiore appeal al costo degli apparecchi.
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