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Utile trimestrale più che raddoppiato, uno sviluppo folgorante delle attività, in particolare all¿estero, previsioni in crescita: il sito delle aste online, eBay, ha tutto, ma non è sufficiente per i mercati, e ieri sera il titolo perdeva nelle transazioni After Hours.
Secondo quanto riporta la stampa specialistica francese, la spiegazione di questo paradosso sta nel fatto che i mercati si aspettano talmente tanto dalla ¿star del Web¿, che sono rimasti delusi dalle stime modeste dell¿azienda per il resto dell¿anno.
Accanto ad Amazon e Yahoo!, eBay fa parte di quelle poche imprese che sembrano dare un senso alle speranze folli nate con la rivoluzione di Internet.
Questo sito, che permette di partecipare alle aste delle cose più disparate, da un¿automobile a un computer, dall¿abbigliamento agli oggetti per gli appassionati di collezionismo, continua a registrare uno sviluppo eccezionale, come testimoniano i risultati del secondo trimestre pubblicati la notte scorsa.
Per il trimestre appena chiuso, eBay ha registrato un utile netto di 190,4 milioni di dollari, vale a dire più del doppio rispetto al secondo trimestre 2003 (91,87 millions).
La cifra è superiore alle attese degli analisti visto che, escluse le sopravvenienze passive, l¿utile per azione è di 29 cents, contro i 27 cents attesi, secondo il parere di First Call.
Il boom degli utili si giustifica con lo sviluppo dell¿attività di eBay, che continua a un ritmo sostenuto. Il fatturato consolidato ha in effetti guadagnato il 52% a 773,4 milioni di dollari contro 509,3 milioni del secondo trimestre 2003.
Il sito di aste online prosegue la sua internazionalizzazione. In un anno le entrate dall¿estero sono balzate al 76% a 273,7 mln di dollari, mentre quelle incassate negli Stati Uniti non erano che del 32% a 319,1 mln.
Altra attività in pieno sviluppo: il sistema di pagamento PayPal, che permette agli utenti eBay di regolamentare i propri acquisti.
In totale, le transazioni effettuate sul sito hanno rappresentato un valore di 8 mld di dollari, circa il 42% in più rispetto al secondo trimestre 2003.
Niente di sorprendente, quindi, se Meg Whitman, presidente del Gruppo, informa che: ¿Il secondo trimestre è ancora un grande trimestre per eBay e l¿azienda è più fiduciosa che mai per il potenziale a lungo termine delle nostre attività¿.
eBay ha tra l¿altro confermato le proprie attese per il resto dell¿anno. Dopo un fatturato da 1,53 mld di dollari al il 1° semestre (+55% sull¿intero anno), il Gruppo si aspetta circa 770 milioni di dollari delle vendite nel terzo trimestre e 886 milioni per il quarto.
Su tutto l¿anno, il Gruppo prevede un utile per azione, escluse le sopravvenienze passive, di 1,17 dollari e delle vendite di 3,185 mld di dollari.
E qui cominciano i problemi. Se eBay continua a migliorare la propria performance, gli analisti si aspettano sempre di più. Le loro previsioni prevedono 1,19 di utili per azione e 3,2 mld di fatturato, secondo First Call, un po¿ di più rispetto alle attese del Gruppo.
Gli analisti restano però turbati davanti al rallentamento del ritmo di rilevamento delle previsioni di eBay¿ alla fine del secondo trimestre, il Gruppo aveva alzato di 150 mln di dollari la previsione del fatturato annuo, ma questa volta, il rilevamento aggiuntivo non è che di 35 milioni.
Altro motivo di preoccupazione: Meg Whitman ha insistito, ieri sera, sul carattere sempre più chiaramente passeggero dell¿attività di eBay.
Cosa che spinge gli specialisti a pensare che il sito intenda prossimamente avvicinarsi al funzionamento tradizionale dei grandi distributori.
In aggiunta, la possibilità che eBay metta da parte il piano gestionale che gli permette simili performance oggi. Una possibilità che rimettere in discussione l¿attuale valorizzazione della società ¿ estremamente elevata.
Di conseguenza, il titolo soffriva ieri sulla Borsa di New York. In tarda mattinata perdeva il 3,30% a 74,07 dollari. Il titolo rimane comunque in rialzo di circa la metà rispetto ai 51 dollari registrati lo scorso novembre.
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