Europa
La scure dell¿Antitrust Ue si è abbattuta sull¿ex monopolista delle tlc francesi, che dovrà rimborsare una cifra compresa tra 800 milioni e 1,1 miliardi di euro, più gli interessi.
La Commissione europea ha deciso che il regime di sgravi fiscali di cui il Gruppo France Telecom ha beneficiato fino al 2002, costituisce un aiuto incompatibile con le disposizioni comunitarie.
¿Questa decisione ¿ ha dichiarato il Commissario Ue alla Concorrenza, Mario Monti ¿ dimostra che, per essere equo ed efficace, il controllo sugli aiuti di Stato deve cogliere le differenti modalità, a volte creative, con cui i Governi sono portati a sostenere le imprese per mezzo di aiuti incompatibili con le regole europee sulla concorrenza¿.
Tra il 1994 e il 2002, France Télécom ha beneficiato di condizioni particolari per quel che riguarda le imposte dirette locali. Queste condizioni hanno permesso all¿operatore di risparmiare una cifra considerevole, compresa appunto tra 800 milioni e 1,1 miliardi di euro
Il montante preciso dell¿aiuto sarà definito dalla Commissione nel quadro della procedura di recupero.
Inoltre, l¿anticipo di capitale offerto dallo Stato tramite l¿ERAP a France Télécom, contiene anch¿esso elementi di aiuto illeciti.
Nel 2002, il governo d”oltralpe aveva promesso aiuti per 9 miliardi di euro all¿operatore, attraverso una linea di credito garantita dallo Stato per mezzo di un Ente di ricerca petrolifera (Erap) svuotato delle sue funzioni.
In questo modo France Télécom avrebbe potuto rifondere parte di un debito in scadenza e avviare un piano di risanamento dei consistenti debiti contratti durante la fase di espansione ai tempi del boom delle telecomunicazioni.
L¿offerta dell¿anticipo ¿ secondo l¿equipe di Monti ¿ ha avuto l¿effetto di migliorare in maniera significativa la situazione finanziaria dell¿operatore, che pure non l¿ha mai utilizzato.
Essa infatti, non deve essere considerata in maniera isolata, ma nel contesto delle dichiarazioni del governo a luglio e dicembre 2002.
Queste dichiarazioni hanno creato un effetto di attesa e di confidenza da parte dei mercati finanziari e hanno permesso di mantenereil rating della società sui livelli d¿investimento.
In assenza di questa esposizione da parte del governo, nessun investitore oculato avrebbe infatti offerto un anticipo di capitale, assumendosi da solo un rischio finanziario così importante.
Tuttavia, la Commissione ha riconosciuto che si tratta del primo caso del genere e ha deciso di non richiedere il recupero di questo aiuto.
Infine, secondo la Direttiva 97/13/CE, definire le condizioni di attribuzione delle licenze Umts è compito esclusivo degli Stati membri.
La Commissione ha quindi respinto la denuncia di Bouygues Telecom relativa a presunti vantaggi ottenuti da Orange e SFR nell¿ambito della concessione delle licenze di terza generazione, poiché lo Stato non avrebbe commesso discriminazioni.
Alla luce della stangata decisa da Monti, si preannuncia un braccio di ferro con il governo francese e la società tlc, che aveva già annunciato la sua decisione ¿di non versare un centesimo¿ e di fare ricorso.
“Nel caso di una decisione negativa per France Télécom ¿ aveva infatti riferito un portavoce della compagnia telefonica ¿ la società si difenderà in tutti i modi portando il caso alla Corte di Giustizia”.
France Télécom, infatti, si ritiene addirittura vittima di un¿imposizione fiscale eccessiva per 1,7 miliardi di euro.
Sta di fatto che, nel periodo preso in esame, l¿operatore ha pagato tasse per 7,2 miliardi di euro, quando avrebbe dovuto pagarne 8,3 miliardi.
La differenza di 1,1 miliardi è stata dunque considerata come aiuto di Stato, ma il montante preciso del rimborso verrà deciso entro il prossimo novembre.
La Commissione, tuttavia, non si fa illusioni sull¿eventuale restituzione del mal tolto: un portavoce di Mario Monti ha infatti dichiarato che ¿In questo genere di questioni, che hanno già riguardato diverse grandi imprese pubbliche europee, non abbiamo mai ottenuto alcuna restituzione effettiva, ad eccezione della Deutsch Post che ha reso 900 milioni di euro al governo tedesco, seppur con 8 mesi di ritardo¿.
Tant¿è. La multa, di sicuro, è la più alta mai comminata dall¿Antitrust Ue, superiore anche alla multa record per 497 milioni di euro imposta alla Microsoft per violazione delle norme sulla concorrenza.
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France Telecom ancora nel mirino della Ue. Probabile risarcimento per oltre 1 mld di euro
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