Italia
¿Dallo spazio alle reti, dalla Tv al broadband, i nuovi modelli della convergenza digitale¿, questo il tema del Forum, organizzato da Sat Expo, svoltosi venerdì 2 luglio a Milano.
Nel corso del Forum, il presidente di Sat Expo Paolo Dalla Chiara e il presidente di Smau Antonio Emmanueli hanno annunciato un”alleanza tra fiere hi-tech per promuovere la cultura digitale nei settori business e consumer, mentre Giuseppe Viriglio, Direttore dei Programmi della Unione Europea e Industriali dell ”ESA, ha annunciato i nuovi grandi programmi dell”Agenzia Spaziale Europea.
Al centro dei dibattiti, la nuova rivoluzione digitale, quella terrestre:
¿Con il digitale, spiega Dalla Chiara, il satellite ha moltiplicato per dieci l”offerta televisiva in soli otto anni. Le prospettive per il terrestre sono molto promettenti, anche grazie a un valore aggiunto, quello dei servizi utili e interattivi¿.
I canali Tv digitali in lingua italiana trasmessi oggi via satellite sono 150, oltre a una decina multilingue che comprendono l”italiano.
Il grande interesse attorno alle potenzialità della Tv digitale, è stato dimostrato dal ¿colpo¿ messo a segno da Mediaset che ha acquisito i diritti di trasmissione con la nuova tecnica delle partite di Milan, Inter e Juventus.
Interesse confermato non solo dalle grandi realtà televisive italiane, ma anche dai canali locali: Fabrizio Berrini, presidente di Aeranti-Corallo, associazione di categoria delle radio e delle Tv locali italiane, ha annunciato nel corso dell¿incontro la possibile nascita se non del terzo polo televisivo italiano, almeno del secondo polo e mezzo.
Il tutto grazie al digitale.
¿Abbiamo sconsigliato ai nostri associati di vendere le proprie frequenze a Rai, Mediaset e Telecom Italia ¿ dice Berrini – perché le Tv locali possono fare molto con il digitale terrestre in virtù della loro diffusione sul territorio. Le Tv locali stanno stringendo accordi con i comuni, le province e le regioni per offrire servizi vicini al cittadino e stiamo sviluppando l”interattività. Siamo un network nazionale di Tv locali e abbiamo ribadito al governo il concetto, recepito dalla legge Gasparri, che i grandi gruppi nazionali non possono diversificare le trasmissioni per zone. E” questo il nostro approccio al mercato, che non esclude il satellite¿.
Il satellite rimane infatti il grande protagonista della rivoluzione digitale, di cui può essere considerato l¿origine.
¿I bouquet televisivi ad alta definizione via satellite oggi nel mondo sono cinque¿, spiega Arduino Patacchini di Eutelsat: ¿Tre negli Stati Uniti, uno in Giappone e uno in Australia. L”Italia, con il Centro Ricerche RAI, è stata pioniere della tecnologia con una sperimentazione storica in occasione dei campionati del mondo di Italia ”90. Allora gli strumenti costavano cifre astronomiche, oggi costano appena il 30% in più rispetto a quelli standard. Si può perciò dire che la Tv ad alta definizione via satellite sia matura per il lancio commerciale: lo testimoniano i prezzi americani, che con 1.000 dollari permettono di acquistare insieme l”abbonamento, il monitor e il decoder. Eutelsat e Tps lanceranno l”anno prossimo l”alta definizione in Francia”.
Tecnologie in frenetico fermento, dunque, ma la grande sfida è quella dei contenuti. Da qui l¿accordo tra i due principali saloni tecnologici italiani, Smau e Sat Expo.
La cultura digitale, infatti, deve essere sostenuta e promossa con iniziative adeguate poiché, se si esclude la grande diffusione dei telefonini, lo scenario italiano è ancora molto modesto.
¿L”orizzonte fieristico italiano si avvia a uno scenario di forte e aggressiva competitività, che rischia di diventare suddivisione di una piccola torta ¿ dice Emmanueli – La nostra sfida è quella di camminare assieme, portando avanti assieme progetti e argomenti. Lavoreremo a Budapest in uno dei dieci paesi tra i più vitali, poi in Cina e a Singapore¿.
Grande fermento anche attorno alle attività italiane ed europee in ambito spaziale, in vista della messa in opera del progetto Galileo, il sistema di radionavigazione satellitare che dovrebbe rendere l¿Europa pienamente indipendente dagli Stati Uniti.
Galileo, con la sua costellazione di 30 satelliti, diventerà operativo nel 2008: il GPS targato Europa avrà una precisione di 1-2 metri, contro i 10-20 del GPS statunitense.
“Inoltre – spiega Sergio Greco di Galileo Industries ¿ i sistemi oggi esistenti, GPS e Glonass, essendo militari, non danno clausole di sicurezza per applicazioni vitali di uso civile” che Galileo potrà invece consentire e garantire, come ad esempio la navigazione aerea.
La Commissione Europea e l”Agenzia Spaziale Europea hanno avviato la gara da 880 milioni di euro per i primi quattro satelliti che saranno costruiti nei prossimi anni. La cifra include lo sviluppo e il dispiegamento della parte di terra e di controllo. La flotta completa sarà composta da 30 satelliti in orbita, di cui 27 operativi e 3 di riserva, più 8 satelliti di riserva a terra.
“Galileo avrà anche ricadute di carattere regionale”, conclude Dalla Chiara, ¿e sarà un altro grande tema del SAT Expo di quest”anno¿.
Giuseppe Viriglio, dell¿ESA, ha illustrato dunque i nuovi progetti europei nello spazio: “I nostri impegni prevedono lo sviluppo di una grande piattaforma satellitare da 18 kW di potenza, contro i 9-10 disponibili sui satelliti oggi prodotti. E” un passo necessario per rendere la banda larga realmente disponibile in Europa, ad uso tanto dei governi che dei privati. Satelliti di questo tipo peseranno fino a 9 tonnellate, contro le 4-5 attuali, quindi il loro sviluppo creerà la domanda anche per una nuova generazione di lanciatori. Confermiamo il nostro impegno anche sul digital divide, con un piano europeo per l”abbattimento, con tecnologie satellitari, delle problematiche di accesso legate allo sviluppo della società dell”informazione”.
La prossima edizione del Salone Internazionale dello Spazio e delle Tecnologie Avanzate per le Telecomunicazioni si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre alla Fiera di Vicenza.
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