Europa
La telefonia mobile di terza generazione comincia a muovere i primi passi verso la diffusione di massa dei nuovi servizi multimediali – che includono l¿accesso a Internet e il download di immagini e video – ma già da molto tempo si discute su come affrontare il problema dell¿accesso, da parte dei minori, ai contenuti per adulti.
Il primo operatore a dare una risposta concreta al problema è stato Vodafone, che ha appena annunciato di aver messo a punto un sistema in grado di bloccare l¿accesso dal telefonino ai siti pornografici, ma anche a quelli di scommesse o ai forum di discussione poco adatti a minorenni.
Per accedere a materiale per soli adulti, gli utenti dovranno provare di possedere una carta di credito: in un primo tempo l¿accesso ai servizi è bloccato tramite un filtro che intercetta le parole più spesso utilizzate per la ricerca di questi siti.
Per sbloccare l¿acceso, quindi, il cliente dovrà fornire alla società i dettagli della propria carta di credito, passaggio che potrà essere completato direttamente dal telefonino o anche da Internet o in un punto vendita Vodafone.
Sicuramente la soluzione non è definitiva: l¿operatore parte dal principio che solo gli adulti possano essere titolari di carte di credito, ma ammette anche che il sistema non è perfetto, poiché i minori possono sempre usare i dati di mamma e papà.
In ogni caso il filtro è già attivo e la Gran Bretagna si dimostra ancora una volta la prima a cercare di intervenire con soluzioni concrete per frenare l¿esposizione dei minori ai contenuti per adulti, e degli adulti a contenuti vergognosi, come quelli pedopornografici.
Già all¿inizio di quest¿anno, gli operatori britannici hanno sollevato il problema e hanno deciso di darsi codice di autodisciplina per classificare i contenuti disponibili per gli utenti adulti.
Il mese scorso, poi, BT ha dichiarato guerra alla pedopornografia su Internet, annunciando l¿arrivo sul mercato di una nuova tecnologia capace di bloccare l¿accesso a siti che contengono immagini di bambini ripresi in atteggiamenti sessuali.
I dettagli relativi al sistema censorio ¿ per una volta il termine è benvenuto ¿ non sono ancora stati resi noti. Quello che la società ha comunicato è che verrà bloccato l¿accesso ai siti Web contenenti materiale pedopornografico, siti già catalogati in una lista nera compilata dall¿ Internet Watch Foundation(IWF).
A chiunque tenterà di accedere su uno di questi siti comparirà un messaggio di errore 404, che indica che la pagina non è raggiungibile.
Il progetto, conosciuto come Cleenfeed, ha preso il via a metà giugno e BT ha reso noto che la tecnologia verrà presto messa a disposizione degli altri ISP, molti dei quali si sono già detti interessati a implementarla.
Infine, per confermare la volontà dell”intera industria di intervenire per risolvere il problema dei contenuti pornografici fruibili attraverso il telefonino, la GSM Association ¿ associazione che riunisce 630 operatori mobili mondiali – ha fatto sapere che entrerà a far parte dellaInternet Content Rating Association(Icra) l¿associazione che si fa carico del filtraggio e della classificazione dei contenuti digitali potenzialmente pericolosi.
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