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La sfida aperta tra Mediaset e Sky Italia sui diritti Tv calcio, ha scatenato un vespaio, com¿era del resto prevedibile. Troppi i punti di discussione e troppi gli interessi in gioco, è il caso proprio di dirlo, su questo controverso accordo, cha ha immediatamente determinato prese di posizione e puntato l¿attenzione sugli strani rapporti tra il mondo del calcio e quello della Tv, digitale o satellitare.
Con questo accordo da 86 milioni di euro, Mediaset si è aggiudicata i diritti per la trasmissione a pagamento in Tv digitale terrestre, cavo e Adsl delle partite interne della Juventus, dell¿Inter e del Milan.
I che vuol dire che Mediaset vuole acquisire contenuti dal mercato per poi negoziarli con i possessori di altri canali e piattaforme.
Si vocifera già che potrebbe rivendere i diritti per la trasmissione via cavo a Fastweb e via Adsl a Telecom Italia.
L”operazione si affianca ai già annunciati progetti di canali gratuiti per lo sviluppo dei contenuti per il digitale terrestre.
I diritti di Juventus, Milan e Inter, spiega Mediaset, verranno utilizzati a titolo sperimentale nella stagione 2004-05, per testare il modello di business, le tecnologie e il gradimento da parte del pubblico della modalità pay-per-view.
L”offerta commerciale al pubblico potrà quindi essere formalizzata a partire dalla stagione 2005-2006.
Il sistema vuole favorire la diffusione del digitale terrestre, che sta incontrando qualche difficoltà e introdurrà un innovativo metodo di pagamento, mediante carte prepagate acquistabili in tabaccheria, come succede per le carte telefoniche.
Si tratta di un brutto colpo per Sky, che si troverebbe in una situazione non delle migliori, a causa degli eterni problemi con le card taroccate, fenomeno che neanche i nuovi sistemi di codifica sono riusciti a bloccare. Una situazione critica cui l¿emittente da satellite sta cercando di far fronte con una aggressiva campagna abbonamenti.
Sono stati infatti ceduti a Mediaset anche i diritti di prima negoziazione e prelazione sui diritti criptati a pagamento a partire dalla stagione sportiva 2007-2008. Ovvero i diritti per la trasmissione satellitare, il che sta facendo sobbalzare l¿intero gruppo dirigente di Sky Italia.
La situazione sta naturalmente preoccupando i vertici di Sky, perché la nuova tecnologia potrebbe avere una diffusione rapida da fine 2006 con la cessazione del sistema analogico.
Ma è sull”acquisto dei diritti Tv che si disputerà la partita più dura tra Mediaset e Sky.
E così il tycoon Rupert Murdoch sembra che stia puntando ad accelerare gli accordi con le società di calcio ancora mancanti.
In tutto questo tran-tran ci siamo chiesti dove fosse finita la Rai. Ed ecco che arriva rapida e precisa la replica da Viale Mazzini.
¿In merito ai commenti relativi ai diritti Tv per la televisione digitale terrestre a pagamento, si deve ricordare che la Rai come Servizio Pubblico opera con i vincoli concessori fissati dalla Convenzione e dal Contratto di Servizio, che prevedono esclusivamente la trasmissione terrestre in chiaro¿.
Insomma la Tv pubblica ha alzato e mani, come a dire ¿non è affar nostro¿.
L¿azienda spiega che non hatitolo abilitativo a creare una Pay TV per il digitale terrestre, proprio per il suo ruolo di Servizio Pubblico e a differenza dei concessionari privati non può richiederlo fino a quando non saranno modificati la Convenzione e il Contratto di Servizio.
La Rai però sostiene che sulla questione dei diritti Tv è stata avviata una verifica complessiva per valutare l”impatto delle novità sul valore dei contratti stipulati con l”obiettivo di salvaguardare in pieno i diritti acquisiti dalla Rai.
Il costo dei diritti sportivi è infatti una delle voci di spesa più alte.
In merito al contratto siglato da Mediaset, è intervenuto anche il segretario generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, che ha dichiarato: ¿La Legge Gasparri trionfa producendo effetti che vanno oltre ogni negativa previsione. L”acquisto da parte di Mediaset dalle maggiori società di calcio dei diritti televisivi criptati per il digitale terrestre aggrava le preoccupazioni e rappresenta l”ennesimo effetto degenerativo della legge¿.
Per Serventi Longhi l”assenza di veri limiti antitrust di settore l”unico soggetto forte presente sul mercato, Mediaset, ¿¿mentre la Rai sotto il controllo governativo si ritaglia un ruolo residuale per non dare troppo fastidio alla concorrenza¿.
E ha ancora commentato che con questo accordo, ¿Mediaset scende in campo nel digitale terrestre, acquista diritti di Juve, Milan e Inter, prenota un aumento indiscriminato delle sue già cospicue risorse pubblicitarie. Murdoch, illuso dall”attuale monopolio satellitare, rischia la crisi e sarà probabilmente costretto a scendere a patti con Mediaset per restare in Italia sperando in un rinvio del digitale terrestre¿.
¿Il quadro della Gasparri è completo ¿ conclude Serventi Longhi ¿ (¿) dal 2008 Mediaset di fatto controllerà sia l”analogico sia il digitale terrestre, potrà espandere la raccolta della pubblicità in base al Sic, mentre si determinerà un ruolo residuo e di sudditanza per Rai, Sky e La7. Il far west dell”etere, con il previsto prevalere dell”azienda del presidente del Consiglio schiaccia il mercato dell”informazione e ogni forma di concorrenza e di pluralismo. I giochi del conflitto d”interessi sono fatti¿.
Ma il Ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, non è della stessa opinione.
¿Penso proprio che non vi sia il rischio di un monopolio Mediaset sul digitale¿, ha commentato a riguardo.
Quello che sta accadendo, ha detto il ministro, ¿è un motivo di interesse, un fatto positivo, chi ci mette i soldi, chi investe avrà più successo, chi non fa nulla…¿.
Ma non è questo il caso della Tv pubblica che, ha sottolineato ancora Gasparri, ¿ha fatto uno sforzo, creando canali nuovi, ogni operatore fa le sue scelte. Per esempio – ha proseguito – La7 sta facendo accordi con gli enti locali. La Rai ha creato canali nuovi, la vedo impegnata a fare nuove proposte. Per esempio ha predisposto un canale dedicato agli europei, poi l”Italia ha pensato bene di farsi eliminare… certo l”ascolto ne risentirà¿.
Quello che sta succedendo, a giudizio del ministro, dimostra che sulla nuova tecnologia si fanno investimenti.
””Qualcuno – ha detto Gasparri – pensava che il digitale terrestre fosse una sorta di stazione dove non passano i treni, invece i treni cominciano a passare e più sono confortevoli e moderni più passeggeri avranno…¿.
Dalla sua, il presidente dell¿Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Enzo Cheli ha assicurato che se ¿verificheremo più in là qualche anomalia siamo pronti ad intervenire anche fino alla ferie estive¿.
Per il sindaco di Roma Walter Veltroni l¿attuale accordo torna a riproporre l¿irrisolto problema del conflitto di interesse.
Veltroni, come riporta il Corriere della Sera attacca: ¿L¿accordo sui diritti per il digitale terrestre è la prova provata di come un inaccettabile conflitto di interessi ha pervaso anche il mondo del calcio, modificandone gli equilibri e rischiando di falsare in modo irreparabile le vicende di questo sport così amato ma che mai era caduto così in basso¿.
Il Consiglio comunale di ieri si è detto pronto a studiare un ricorso all¿Antitrust e alla Commissione europea.
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Per ulteriori approfondimenti, consulta:
Mediaset Pigliatutto. Dalla concorrenza fra tv alla competizione tra piattaforme
Mediaset, da broadcaster a fornitore di contenuti. Si annunciano scontri. Rai alla finestra
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