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Microsoft ha annunciato che autorizzerà, per la prima volta, tutti i produttori che dispongono di una licenza a modificare e a conservare le innovazioni che apporteranno a Windows CE, l¿ultimo sistema operativo destinato agli apparecchi elettronici.
Questa decisione dovrebbe soddisfare i clienti della società di Redmond che utilizzano Windows CE su diversi apparecchi, dai bancomat ai telefonini.
Il cambio di posizione di Microsoft, va interpretato alla luce della lotta crescente tra Microsoft e il sistema operativo Linux, che può essere liberamente condiviso, copiato e modificato, e che permette di funzionare praticamente su tutti i tipi di materiale.
Fino a oggi, solo alcuni clienti di Microsoft, come i governi e le università, avevano accesso al codice sorgente (base di tutti i programmi informatici) del proprio sistema operativo, preziosamente protetto.
D¿ora in poi, tutti coloro che utilizzeranno il nuovo Windows CE 5.0, la cui uscita è prevista il 9 luglio, potranno accedervi liberamente.
¿Concretamente, questo permetterà a tutti i partner, titolari di una licenza, di innovarsi rispetto alla concorrenza, di conservare le modifiche apportate senza aver bisogno di un¿autorizzazione¿, ha dichiarato Ya-qin Zhang, vicepresidente della divisione mobile di Microsoft.
Spesso il colosso dell¿informatica è stato redarguito dall¿avere atteggiamenti che possano nuocere alla libera concorrenza sul mercato dei software. E la società è coinvolta in numerose cause che la vedono contrapposta agli altri operatori del settore, che lamentano il comportamento poco corretto di Microsoft.
Il Gruppo si è infatti spesso caratterizzato per una politica strategica che mette in difficoltà i concorrenti e le ha permesso di ritagliarsi una posizione di primato sul mercato di settore.
Proprio ieri però, il Gruppo di Bill Gates ha ottenuto un¿importante vittoria nel caso Antitrust regolamentato dalla Commissione Ue.
La Commissione ha annunciato di aver deciso di sospendere l¿applicazione delle misure imposte a Microsoft per ristabilire la concorrenza sul mercato dei software, in attesa della decisione della Corte di Giustizia Ue sul nuovo ricorso avviato dal Gruppo americano.
¿La Commissione ha informato il tribunale di prima istanza della Corte di Giustizia europea che, nell¿interesse di una buona amministrazione della giustizia, ha deciso di sospendere l¿applicazione delle sanzioni decise il 24 marzo, intanto che la domanda di Microsoft (¿) rimane in corso d¿esame¿, questo, quanto si legge in un comunicato di Bruxelles.
I tre mesi di tempo concessi dalla Ue a Microsoft per offrire una nuova versione del sistema operativo Windows senza il lettore multimediale Media Player e di comunicare le informazioni tecniche che permettano ai prodotti dei concorrenti di interfacciarsi correttamente con Windows, è stata congelata.
Nella nota della Commissione si legge che si ritiene scorretto applicare i rimedi previsti dalla sentenza sul caso, prima che il presidente del tribunale di prima istanza valuti la richiesta di Microsoft e prenda delle misure temporanee.
Il Gruppo ha depositato venerdì sera presso il tribunale una richiesta che mira a ottenere la sospensione della sentenza pronunciata dall¿Antitrust Ue per mettere fine all¿abuso di posizione dominante che l¿esecutivo europeo rimprovera al Gruppo.
Secondo i servizi del Commissario Ue alla Concorrenza Mario Monti, Microsoft ha sfruttato la sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi per imporsi anche nel settore dei software multimediali.
Il colosso americano aveva depositato lo scorso 8 giugno un primo ricorso davanti al tribunale per ottenere l¿annullamento della condanna per abuso di posizione dominante e l¿annullamento della multa record di 497 milioni di euro che Bruxelles gli ha inflitto il 24 marzo scorso.
La Commissione comunque ha tenuto a precisare che quanto deciso ieri non rimetterà in discussione le misure decise contro Microsoft, e quindi ¿l¿obbligo¿ per il Gruppo di metterle immediatamente in atto ¿se il presidente del tribunale di prima istanza dovesse decidere di respingere¿ il nuovo ricorso depositato venerdì.
L¿esecutivo europeo ha riaffermato la propria convinzione e commentato di ritenere i ¿rimedi ragionevoli, equilibrati e necessari per restaurare la concorrenza sul mercato¿.
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