Italia
L¿ex monopolista delle tlc britanniche, BT, ha raggiunto un accordo di massima per rilevare dai soci italiani le quote della società di telecomunicazioni Albacom.
Il gruppo britannico si accollerà i debiti della società italiana ¿ pari circa 700 milioni di euro ¿ e procederà con ogni probabilità alla fusione con l¿altra controllata I.Net, appena Albacom raggiungerà l¿utile operativo.
Albacom è attualmente controllata al 35% da Eni, al 26% da BT, al 19,5% dal gruppo bancario BNL e al 19,5% dal gruppo televisivo Mediaset.
Venerdì scorso, però, sia Eni ¿ il maggiore gruppo petrolifero italiano ¿ che Mediaset, controllata dalla famiglia del premier Silvio Berlusconi, avevano fatto sapere di aver avviato delle trattative con British Telecom per la cessione delle loro quote.
“Proveremo a trovare la soluzione migliore per tutti”, aveva riferito un portavoce Mediaset, mentre la mossa del gruppo petrolifero si inquadrerebbe nella strategia di Eni, volta alla focalizzazione sul settore energetico.
Albacom ha chiuso il 2003 con una perdita netta di 286 milioni di euro, in gran parte dovuta a rettifiche di valore di natura straordinaria.
L¿Assemblea ha quindi deliberato l¿azzeramento del capitale sociale per la copertura di dette perdite e la ricostituzione del capitale attraverso la conversione in conto capitale di circa 88 milioni di euro di finanziamento Soci oneroso.
A marzo 2004 il gruppo ha invece riportato un fatturato di 317 milioni di euro. L”Ebitda si è attestato a 12,809 milioni di euro, mentre l”Ebit ha segnato una crescita del 63% a -18.584 euro, contro i -51.751 euro del periodo precedente.
Il gruppo telefonico conta attualmente 219 mila clienti, contro i 150 mila clienti del primo semestre 2002-2003.
La rete di Albacom è composta da circa 45.000 chilometri di fibra ottica a livello europeo e da 3.000 chilometri di rete proprietaria nazionale, oltre a un sistema di reti satellitari e ponti radio in grado di coprire le zone non raggiunte dai cavi.
Nei giorni scorsi, la società si è aggiudicata il bando di gara per la fornitura dei servizi di telecomunicazione per le dieci sedi dell¿Università di Parma, superando i principali competitor per la qualità della soluzione progettuale presentata.
L”Ateneo ha infatti deciso di sviluppare servizi innovativi a supporto della propria attività (videoconferenza, teledidattica, formazione a distanza) rendendo omogenei tutti i punti di accesso alla rete mediante la realizzazione di un network a banda larga.
In questo contesto, Albacom.Amps ha reso disponibile la propria rete metropolitana in fibra ottica e i servizi “local loop” per offrire una larghezza di banda pressochè illimitata migliorando così la qualità del servizio e incrementando la flessibilità e la scalabilità della rete.
Il contratto che avrà una durata triennale prevede un controvalore di 1.470.000 euro.
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Per ulteriori approfondimenti, leggi:
Eni e Mediaset in trattative per la cessione della quota in Albacom