Tim: dubbi sul blocco degli sms Vodafone. Intanto in Brasile si avvicina la fusione tra Maxitel e TIM Celular

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Brasile



Ha destato qualche perplessità la decisione del gruppo Tim di bloccare i messaggi di testo provenienti dai telefonini della britannica Vodafone,  in seguito a una disputa relativa a presunti “sms spam“.
Tim ha infatti confermato di aver sospeso i servizi di testo della divisione britannica di Vodafone fino alla fine del mese, per permettere controlli tecnici dopo avere ricevuto numerosi messaggi ingannevoli sulle proprie reti.

 

“La rete tornerà alla normalità il primo di luglio”, si legge nei messaggi ricevuti da alcuni clienti.

 

La ricezione di spam anche sul telefonino è un problema che comincia a impensierire gli operatori mobili mondiali, dopo che un¿escalation del fenomeno si è già registrata sui mercati asiatici.

La decisione di Tim, secondo gli analisti, è da attribuirsi al fatto che gli operatori vogliono, come dire, mettere le mani avanti e dimostrarsi capaci di bloccare immediatamente lo spam, a differenza di quanto accade invece per la posta elettronica.

 

Un portavoce di Vodafone UK ha riferito che la società sta già conducendo una  “indagine approfondita”, dopo la quale potranno essere ristabiliti i collegamenti con gli utenti italiani.

 

Intanto, è iniziata ieri una due giorni di incontri tra l’operatore mobile italiano Tim e la comunità finanziaria internazionale in Sud America.

 

Agli incontri parteciperanno più di cento tra analisti finanziari e investitori istituzionali, con l’obiettivo di garantire una maggiore conoscenza delle strategie e delle attività del Gruppo in tale area.

 

Il Sud America rappresenta un¿area di grande interesse per gli operatori mobili mondiali, alla luce dell’enorme potenziale di crescita del mercato latino: anche l’amministratore delegato di Tim, Marco De Benedetti, ha infatti sottolineato il crescente contributo ai risultati del Gruppo derivante dallo sviluppo delle attività internazionali e, in particolare, del Sud America.

 

A marzo 2004 erano 9.123 mila le linee gestite da Tim in Brasile, in crescita del 10% rispetto a fine 2003, 680 mila in Perù, 1.192 mila (+3,4% rispetto a fine 2003) in Venezuela.

 

A livello dei ricavi consolidati, il peso del Sud America ha superato nel primo trimestre del 2004 il 15% del totale, rispetto al 13% dell’intero esercizio 2003.

 

In base ai target economico-finanziari del triennio 2004-2006, comunicati al mercato nell’ambito del Telecom Day dello scorso marzo, tale incidenza dovrebbe raggiungere, al 2006, il 20% dei ricavi consolidati, mentre a livello di Margine Operativo Lordo, il contributo delle attività sudamericane del Gruppo si prevede in crescita da circa il 6% del primo trimestre 2004 a circa il 17% del 2006.

Importanti anche gli investimenti industriali programmati dal Gruppo nell’area: dei circa 7 miliardi di euro che il Gruppo TIM prevede di investire nel triennio 2004-2006, circa il 30% sarà destinato all’area sudamericana.

 

Con riferimento al Brasile, sono stati confermati gli importanti obiettivi di crescita per il triennio 2004-2006: una crescita media dei ricavi pari a circa il 25% (superiore al 30% se depurata dall’effetto dei cambi), una crescita media del Margine Operativo Lordo pari a circa il 90% (superiore al 100% se depurata dall’effetto dei cambi), raggiungendo al 2006, una redditività (Margine Operativo Lordo/Ricavi) superiore al 40%.

 

Il Paese è infatti interessato da una forte accelerazione nello sviluppo del mercato e dall’incremento nella penetrazione delle linee mobili.

L’amministratore delegato di TIM Brasil, Mario Cesar Pereira de Araujo, ha confermato la propria strategia di crescita focalizzata sul valore dei clienti acquisiti.

I risultati di tale strategia sono già oggi molto importanti, come conferma il valore medio dei ricavi per cliente (ARPU), superiore rispetto ai competitor su scala nazionale. Tale risultato è stato conseguito grazie al rapido avvio del servizio GSM, al forte riconoscimento ottenuto dal brand TIM e ad un’offerta completa di servizi innovativi.

 

La strategia del Gruppo sul territorio sudamericano, punta a sfruttare le opportunità di sviluppo collegate sia alla tecnologia GSM, adottata dal Gruppo in tutte le società partecipate, sia all’applicazione della strategia Plug&Play con l’Italia.

I principali driver di tale strategia sono rappresentati dalla possibilità di offrire un portafoglio avanzato di servizi a valore aggiunto (VAS) con una sensibile riduzione del time to market ed una maggiore efficienza operativa in termini di riduzione dei costi e degli investimenti.

 

In relazione al processo di semplificazione societaria delle partecipate del Gruppo TIM in Brasile, Marco De Benedetti ha confermato l’obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti delle società coinvolte, in un contesto di trasparenza e di tutela degli interessi del mercato.

Nell’ambito di questo processo, iniziato nel corso del 2002, Tim ha di recente approvato l’avvio dell’operazione di fusione per incorporazione delle due holding Tele Celular Sul e Tele Nordeste Celular, entrambe controllate da Tim Brasil Serviços e Participações (100% TIM International).

Entrambe le società sono quotate presso la Borsa Valori di San Paolo (Bovespa) e presso il New York Stock Exchange (NYSE) attraverso ADR (American Depositary Receipts).

 

L’operazione, che porterà alla creazione di una delle principali società quotate in Brasile nel settore delle telecomunicazioni mobili, consentirà di beneficiare delle sinergie operative e finanziarie derivanti dall’integrazione delle due società.

 

Il processo di semplificazione proseguirà con il conferimento, da parte di TIM Brasil, dell’intera partecipazione in Maxitel, società operante nelle aree di Minas Gerais, Bahia e Sergipe interamente controllata dal Gruppo TIM, in favore di TIM Celular, società che opera esclusivamente con tecnologia GSM nel nord.

 

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Alessandra Talarico

 

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