Italia
Il gruppo petrolifero italiano Eni starebbe discutendo la cessione della sua quota del 35% nella società di telefonia fissa Albacom, specializzata nei servizi tlc alle piccole e medie imprese.
Lo ha reso noto l¿amministratore delegato del colosso italiano, Vittorio Mincato, pur senza precisare a chi e per quale cifra sarà ceduta la partecipazione.
Albacom ¿ oltre al 35% detenuto da Eni ¿ è controllata al 26% dall¿ex monopolista britannico Bt, al 19,5% dal gruppo bancario BNL e al 19,5% dal gruppo televisivo Mediaset.
Anche Mediaset ¿ controllata dalla famiglia del premier Silvio Berlusconi – da canto suo, ha fatto sapere di aver avviato delle trattative con British Telecom per la cessione della sua quota.
Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa, Bt sarebbe comunque pronta a rilevare le quote dei soci italiani.
“Proveremo a trovare la soluzione migliore per tutti”, ha comunque riferito un portavoce Mediaset.
La mossa del gruppo petrolifero, si inquadrerebbe invece nella strategia di Eni, che vuole concentrarsi sul settore energetico.
La società ha infatti il suo interesse per le stazioni di servizio che il gruppo anglo-olandese Royal Dutch/Shell ha messo in vendita in Spagna e Portogallo.
Albacom ha chiuso il 2003 con una perdita netta di 286 milioni di Euro, in gran parte dovuta a rettifiche di valore di natura straordinaria.
L¿Assemblea ha quindi deliberato l¿azzeramento del capitale sociale per la copertura di dette perdite e la ricostituzione del capitale attraverso la conversione in conto capitale di circa 88 milioni di euro di finanziamento Soci oneroso.
A marzo 2004 il gruppo ha invece riportato un fatturato di 317 milioni di euro. L”Ebitda si è attestato a 12,809 milioni di euro, mentre l”Ebit ha segnato una crescita del 63% a -18.584 euro, contro i -51.751 euro del periodo precedente.
Il gruppo telefonico conta attualmente 219 mila clienti, contro i 150 mila clienti del primo semestre 2002-2003.
La rete di Albacom è composta da circa 45.000 chilometri di fibra ottica a livello europeo e da 3.000 chilometri di rete proprietaria nazionale, oltre a un sistema di reti satellitari e ponti radio in grado di coprire le zone non raggiunte dai cavi.
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