Europa
Nei prossimi giorni, Microsoft depositerà il secondo ricorso davanti la Giustizia europea, questa volta per chiedere la sospensione dei rimedi imposti dalla Commissione europea dell¿ambito dell¿inchiesta per abuso di posizione dominante contro il Gruppo americano dei software. I concorrenti di Microsoft riuniti nella Computer and Communications Industry Association (CCIA) hanno, dalla loro, annunciato di voler intervenire a sostegno della Commissione nella battaglia che si preannuncia come lunga e dura davanti ai giudici della Ue. ¿La CCIA riempirà una domanda per intervenire nella procedura davanti al Tribunale di prima istanza della Corte di giustizia Ue¿, ha dichiarato in un comunicato l¿associazione, che riunisce alcuni Gruppi come gli americani di Sun Microsystems e Oracle. La CCIA “sosterrà fermamente la decisione della Commissione e si opporrà all¿appello di Microsoft¿. L¿associazione, che è stata molto attiva contro il gigante dei software nell¿ambito di tutta l¿inchiesta dei servizi Antitrust della Ue, ¿si opporrà in particolare ai tentativi di Microsoft di ottenere una sospensione della decisione della Commissione¿ in attesa di un giudizio a riguardo. Microsoft ha depositato un primo ricorso contro la Commissione davanti al Tribunale di prima istanza della Corte di Giustizia Ue lo scorso 8 giugno. Il ricorso mira a ottenere l¿annullamento della condanna dell¿Antitrust per abuso di posizione dominante e della multa che è stata inflitta. Il rischio è che il procedimento richiederà diversi anni, prima di concludersi. Il secondo ricorso che il Gruppo si appresta a depositare, invece, dovrebbe essere regolamentato molto più rapidamente e avrà come obiettivo di permettere a Microsoft di non applicare, in attesa che l¿indagine sia conclusa, i rimedi imposti da Bruxelles per risolvere i problemi della concorrenza. Per ottenere una tale sospensione, che spesso il Tribunale ha accordato in altri procedimenti, Microsoft dovrebbe provare che l¿applicazione immediata dei rimedi imposti, ¿gli comporterebbe dei danni gravi e irreparabili¿. Nel marzo scorso, a termine di un¿inchiesta durata più di cinque anni, la Commissione Ue aveva condannato Microsoft a una multa record di 497 milioni di euro per abuso di posizione dominante. Oltre alla sanzione finanziaria, Bruxelles aveva imposto alla società di Bill Gates di mettere sul mercato una nuova versione del proprio sistema operativo Windows senza Media Player, il proprio software d¿accesso ai file audio-video. Bruxelles aveva inoltre intimato al Gruppo di rendere pubbliche le informazioni necessarie per rendere compatibile Windows con i sistemi operativi degli altri operatori.
Tom Brookes, portavoce di Microsoft, ha dichiarato che nei prossimi giorni, sarà avviato il secondo ricorso, senza tuttavia confermare la data di venerdì, come invece aveva riferito il Financial Times.
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