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Il download di giochi, video e musica sul telefonino e le videochiamate sono opzioni già utilizzabili dai consumatori, che però ancora stentano ad accoglierli tra le loro attività preferite.
Ecco perché alcuni tra i maggiori operatori mobili mondiali, da Vodafone a Tim, da Orange a NTT DoCoMo hanno dato vita a una nuova alleanza globale volta a indirizzare lo sviluppo di telefonini capaci di stimolare gli utenti a utilizzare in modo attivo i nuovi sevvizi multimediali della terza generazione.
La nuova alleanza ¿ a cui partecipano anche altri grossi nomi del settore come Telefonica Moviles, T-Mobile, Smart e mmO2 ¿ vuole appunto coinvolgere maggiormente i costruttori di apparecchi e gli sviluppatori di software per la telefonia mobile nel processo di progettazione di telefonini più facili da usare.
La Open Mobile Terminal Platform Alliance è stata ratificata oggi e avrà sede a Londra.
Molti altri grandi player del mercato ¿ da 3 a SFR, da Telenor a KPN – hanno già espresso la loro intenzione di entrare nell¿alleanza, la cui nascita viene considerata un segno forte dell¿impegno dell¿industria verso lo sviluppo congiunto di standard globali nei telefonini di nuova concezione.
Obiettivo del gruppo OMTP è la definizione di requisiti per la piattaforma necessari affinché i dispositivi di telefonia mobile possano fornire interfacce standard aperte che garantiscano agli utenti una più efficace e potenziata “user experience” su differenti terminali, permettendo al tempo stesso ai singoli operatori ed ai fornitori di differenziare e personalizzare la propria offerta.
Alcuni software attualmente montati sui nuovi apparecchi non riescono a gestire la miriade di funzioni per cui sono stati concepiti, anche quelle più semplici come collegare la rubrica ai messaggi con foto, e così, nonostante la grande diffusione dei telefonini dotati di fotocamera, alcune applicazioni come ad esempioil picture messaging non hanno preso piede e gli utenti fanno fatica a inviare le loro foto ad apparecchi di marche differenti o che utilizzano reti diverse.
Man mano che telefonini sempre più sofisticati si affacciano sul mercato, infatti, il sistema operativo diventa parte essenziale dell¿apparecchio e senza il supporto di costruttori del calibro di Nokia e Samsung o di sviluppatori come Microsoft e Symbian ogni sforzo di raccogliere i frutti degli ingenti investimenti nella terza generazione appare vano.
Gli operatori vogliono anche incoraggiare l¿interazione dei sistemi operativi non proprietari con i linguaggi di programmazione aperti quali Java, sempre più utilizzato ad esempio per i giochi, nonché una maggiore competizione nel mercato dei sistemi operativi, per evitare uno strapotere di Microsoft o Symbian (la cui quota più sostanziosa è in mano a Nokia).
Nel mese di aprile, il Financial Times aveva già fiutato la creazione dell¿alleanza e aveva riferito che gli operatori avevano contattato Savaje Technologies, una società sviluppatrice di software aperti per la telefonia mobile, controllata da Vodafone e Orange.
La notizia era stata prontamente smentita dagli operatori interessati, che tutt¿oggi dichiarano che l¿alleanza non mira a favorire un particolare sistema operativo né è intesa come un esclusivo club di acquisto riservato agli operatori di telefonia mobile.
Il gruppo è nato dunque come un tentativo degli operatori di far sentire la propria voce in modo tale che gli sviluppatori di software e apparecchi recepiscano alcuni dei requisiti da loro proposti e gli utenti possano finalmente utilizzare in modo semplice tutte le funzionalità della nuova generazione.
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