Convergenza fisso-mobile: debutto ufficiale in Corea

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Si chiama One-Phone, ed &#232 il nuovo servizio per comunicazioni fisse e mobili lanciato dall¿operatore Korea Telecom. Attivo gi&#224 dalla prossima settimana, One-phone conferma il trend mondiale del mercato tlc, che muove in direzione di un piena convergenza fra telefonia fissa e mobile.

L¿ex incumbent coreano ha infatti colto la sfida del momento, ampliando la propria offerta commerciale tradizionalmente wireline, proponendo ai propri utenti la possibilit&#224 di utilizzare un apparecchio unico per effettuare, senza distinzione, le chiamate su rete fissa e quelle su rete mobile. Il tutto ad una velocit&#224 di connessione dieci-venti volte superiore a quella mobile attuale.
Ogni volta che l¿utente sar&#224 fuori casa, le telefonate in arrivo su linea fissa verranno convogliate su terminale mobile, ma la fatturazione delle due tipologie di conversazione rimarr&#224 ovviamente separata. Ci&#242 non toglie che, a conti fatti, dalla convergenza dei due servizi non possa derivare anche un risparmio economico. Anzi, secondo il gestore tale risparmio osciller&#224 fra il 20 ed il 30% rispetto ai costi standard, tipici del doppio utilizzo dei due servizi separati.

In concomitanza con il lancio di One-Phone sar&#224 disponibile sul mercato anche il terminale unico studiato da Samsung per supportare il nuovo servizio.

Temendo di generare un ¿effetto monopolio¿ il governo coreano aveva finora esitato a concedere la licenza d”uso a KT, che non solo gestisce il 90% del comparto delle linee fisse ma anche la quasi totalit&#224 del mercato internet, in quanto oltre ad occupare il 50% di questomercatocol proprio marchio, vi &#232 presente anche attraverso la controllata Freetel, secondo operatore mobile coreano, della quale possiede il 46,7%.
Per questo motivo, il governo coreano ha vietato a KT di lanciare offerte combinate che leghino il servizio One-Phone ad altre soluzioni per l¿accesso a Internet o per le comunicazioni se rete fissa.

D¿altro canto, considerata l¿innegabile crisi della telefonia fissa, era impensabile che si ponessero delle barriere troppo ferree al progresso tecnologico nella convergenza dei servizi di tlc, foriera in ogni caso di una ripresa economica in un comparto che ha assoluta necessit&#224 di essere trascinato in salita da soluzioni innovative, e non soltanto legate all¿accesso internet a banda larga.

In quest¿ottica, la scorsa settimana la Corea aveva gi&#224 annunciato il suo ingresso nella ”Fixed-to-Mobile Convergence Alliance”, costituita dai principali gestori mondiali di tlc al fine di promuovere e favorire la convergenza dei servizi fissi e mobili, per compensare la migrazione sempre pi&#249 marcata da parte degli utenti verso i secondi servizi a scapito dei primi.

In realt&#224, gli operatori sembrano restii a pubblicizzare il proprio coinvolgimento in questo settore, probabilmente perch&#233 i differenti interessi spesso rischiano di accavallarsi gli uni con gli altri.Certo &#232 che la tecnologia &#232 ormai matura per consentire questo nuovo passo.

Per KT, cos&#236 come per gli altri operatori del fisso, l¿obiettivo &#232 quello di rinverdire il proprio segmento tradizionale. Per quelli del mobile, invece, di promuovere lo sviluppo di tecnologie che portino al lancio sul mercato di nuovi terminali abilitati alla doppia funzionalit&#224, e che diano quindi uno scossone ad un mercato che sembra ormai quasi saturo di dispositivi troppo simili l¿uno all¿altro.

Nonostante le promesse di mantenere ben separate le fatturazioni dei due differenti servizi, &#232 lecito ipotizzare che i gestori premano in direzione di una tecnologia che possa portare, non troppo in l&#224 nel tempo, ad una sorta di ¿convergenza¿ anche delle tariffe in bolletta.
In realt&#224, i gestori promettono s&#236 bollette uniche, ma anche costi agevolati e, soprattutto, molti vantaggi grazie ad un unico apparecchio.

Promossa da NTT DoCoMo e BT Group, l¿Allenza vede al momento, oltre a KT, la partecipazione di Swisscom, Brasil Telecom, Telstra, il provider inglese Eurotel e l¿operatore del cavo canadese Roger.

Fuori da gruppo, invece, Cegetel, Orange e la grande assente Vodafone, che ha per&#242 lanciato un¿iniziativa similare: ¿Blue Phone¿.

Quel che &#232 certo &#232 che la convergenza dei servizi di tlc si sta rivelando, per l¿intero comparto, un¿importante area di investimento, oggi emergente ma destinata, a medio termine, ad espandersi significativamente.

Fortuna vuole che anche il mercato si mostri favorevole ad una soluzione “un solo telefono e un solo numero”.

Certo, parlare di convergenza fisso-mobile per i diversi playersignifica prendere in considerazione diversi punti di vista.

In termini tecnici significa consentire un accesso allo stesso set di strumenti gestiti da interfacce interoperabili, indipendente dal tipo di terminale utilizzato. Concetto che implica una core network convergence.

In termini pratici e commerciali vuole piuttosto dire ¿integrazione¿, ma ancora non certo fusione dei servizi.

Pensiamo a Telecom Italia, che nei giorni scorsi ha lanciato la video-chiamata su rete fissa, un progetto analogamente pensato per risollevare le sorti del comparto alzando i profitti. Assieme alla conversione delle reti al protocollo IP, infatti, l¿operatore ha scelto di adottate una strategia di rilancio dei servizi wired a valore aggiunto, primo fra tutti il VoIP.

In Italia, una particolare forma di convergenza fisso-mobile &#232 stata lanciata a suo tempo da Wind, che ne ha fatto un punto focale della propria strategia. Ora Telecom Italia sta puntando su una nuova accezione del concetto.

In un altro senso ancora, infine, bisogna considerare la convergenza cos&#236 come la intendono i produttori di terminali, come Samsung, per i quali questa nuova tendenza potrebbe significare un driver di sviluppo di tutto rispetto, in tutti i mercati mondiali.


&#169 2004 Key4biz.it

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