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Spagna: il governo Zapatero più morbido sugli obblighi di copertura 3G

Europa



Gli operatori spagnoli della telefonia mobile hanno concluso con il governo un nuovo accordo di copertura del territorio, pur confermando gli investimenti per circa 11,2 miliardi di euro in 10 anni nelle reti mobili di terza generazione.

Questa nuova serie di impegni presi col governo socialista di Zapatero, ammorbidisce quelli presi col precedente esecutivo in materia di copertura del territorio, ma conferma gli obiettivi d¿investimento e aggiunge la promessa di creare 16 mila nuovi posti di lavoro in cinque anni.

Dei quattro concessionari delle licenze Umts in Spagna – Telefonica Moviles, Vodafone, Amena e Xfera ¿ soltanto i primi due operatori hanno cominciato a commercializzare i servizi e i telefonini 3G.

Telefonica Moviles, che rivendica una quota di mercato del 52% nella telefonia mobile spagnola, ha previsto, al momento del lancio dei servizi, che l¿implementazione massiccia dei servizi sul territorio iberico non avverr&#224 prima della fine dell¿anno prossimo.

Le licenze 3G in Spagna sono state assegnate a marzo del 2000 e prevedevano la copertura delle citt&#224 con pi&#249 di 250 mila abitanti entro la fine del 2001.

Ovviamente cos&#236 non &#232 stato e, come &#232 successo in molti altri paesi europei, i termini del contratto non sono stati rispettati.

Anche in Italia la situazione &#232 ancora tutta da definire.

Dei 5 operatori concessionari – Tim, Vodafone, Wind, H3G e Ipse – soltanto H3G ¿ che dichiara di aver raggiunto il 65% della popolazione – sembra avere assolto gli obblighi, che prevedevano la copertura di tutti i capoluoghi di regione entro il 30 giugno 2004.

Entro il 2006, poi, dovranno essere coperti anche tutti i capoluoghi di provincia.


Ecco lo scenario sul mercato italiano: Ipse 2000 (controllata da Telefonica) di fatto non &#232 mai partita ¿ analoga situazione anche per Xfera in Spagna – mentre Wind non ha ancora annunciato con precisione una data di partenza.

Tim e Vodafone, da canto loro, hanno coperto ciascuno il 30% circa della popolazione e dichiarano comunque di essere a posto con i termini della licenza.

I primi due operatori del mercato italiano hanno entrambi lanciato le prime offerte 3G da poche settimane, ma potrebbero incontrare difficolt&#224 a posare le infrastrutture in alcune citt&#224, dal momento che alcune amministrazioni non vogliono rilasciare le dovute autorizzazioni per l¿istallazione delle antenne.

H3G, che &#232 partita a marzo 2003 con i servizi 3G al mercato consumer, sta cominciando a tirare le prime somme, dopo aver superato diversi ostacoli burocratici e tecnici.

Perch&#233 l¿Umts entri davvero nel vivo, dunque, ci vorr&#224 almeno un altro anno.

Il 2004, tuttavia, ha davvero segnato il debutto della tecnologia ¿ che promette di cambiare il mondo delle comunicazioni mobili e le abitudini degli aficionados del telefonino.

Secondo le stime degli analisti, in tutta Europa il numero di utenti 3G dovrebbe restare sotto i 7 milioni per la fine del 2004, una cifra pari al 2% di tutti i telefonini in circolazione.

Per quanto riguarda in particolare l¿Italia, la migrazione massiccia ai servizi di terza generazione ¿ che spaziano da Internet ad alta velocit&#224 allo sport, dall¿informazione alla musica e ai giochi ¿ avverr&#224 tra il 2005 e il 2006, quando gli utenti arriveranno a quota 11 milioni.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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