Italia
Rinnovato, in una nota rilasciata a Puntoit, l”impegno dell”on. Gabriella Carlucci per la modifica dei tre punti controversi del decreto Urbani: la locuzione “trarne profitto” , il cosiddetto “bollino blu“ e la questione relativa al compenso del 3% sul software di masterizzazione. Nelle scorse settimane abbiamo avuto modo di manifestare il nostro apprezzamento per l¿impegno della Carlucci,oltre che nel merito, anche nel tentativo di trovare una soluzione bi-partisan con i rappresentanti delle opposizioni. Riportiamo con piacere il testo dell¿intervento di Gabriella Carlucci. “La grande mobilitazione del “popolo della rete”, unitamente alla mia azione parlamentare, hanno portato il ministro Urbani a rivedere alcuni aspetti del Decreto che, al termine del dibattito parlamentare, erano risultati più controversi e mi riferisco agli ormai famosi 3 punti: 1. Locuzione “trarne profitto” 2. Bollino blu 3. Compenso del 3% sul software di masterizzazione. Le modifiche tese ad abrogare questi 3 punti e ad istituire presso la Presidenza del Consiglio una commissione di esperti, hanno ricevuto il via libera della Commissione Bilancio del Senato, ed arriveranno in Commissione Cultura, sempre del Senato, la settimana prossima. Per accelerare l”approvazione del provvedimento si è scelta la sede legislativa, cioè il Decreto verrà discusso ed approvato direttamente nella VII Commissione, senza passare dall”Aula, e ciò al fine di consentire la più rapida approvazione possibile. Posso quindi stimare il via libera del Senato entro giugno, la calendarizzazione alla Camera entro i primi di luglio, dove dovrebbe essere approvato con il medesimo procedimento di urgenza entro la metà di luglio. In questo modo nel breve volgere di un mese e mezzo circa, si porrà rimedio alle imperfezioni scaturite dal testo del DL Urbani. Se siamo tra i primi Paesi a disciplinare un settore così complesso e totalmente nuovo e se siamo tornati in brevissimo tempo sui nostri errori, si deve anche ad un approccio libero e scevro da condizionamenti con cui si è affrontata una materia su cui non si avevano precedenti. La Rete consente di eliminare le barriere e le distanze tra cittadino ed istituizioni. Del resto la Camera ha un sito bellissimo, pieno di informazioni, dove è possibile seguire e, perché no, controllare l”attività parlamentare. La discussione sul DL Urbani in Parlamento è stata seguita da un milione di persone, risultando il maggior esempio finora conosciuto di eDemocracy. Sicuramente sarebbe auspicabile un coinvolgimento più diffuso ed articolato di deputati e senatori in materia di internet, ma avere un sito e, soprattutto, aggiornarlo, non è semplice e poi è come avere la porta di casa propria sempre aperta: permette a chiunque di guardarci dentro… Mi preme sottolineare come intorno al Decreto, nonostante, ripeto, le sue imperfezioni, vi sia stato un consenso pressoché unanime, solo 12 voti contrari alla Camera e come, con la stessa condivisione, si sia arrivati alle modifiche in tempi ristrettissimi. Insomma internet unisce !!!
On.Gabriella Carlucci
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