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Si susseguono a ritmi incalzanti le riunione di vertice per decidere il futuro assetto della holding editoriale Rcs MediaGroup, su cui tutto il mercato nazionale e internazionale ha gli occhi puntati. A destare l¿attenzione degli addetti ai lavori è, in particolare, il Corriere della Sera.
Ormai si dovrebbe essere in dirittura d¿arrivo e vicini all¿accordo definitivo sulla nuova organizzazione del polo editoriale. Il round finale potrebbe giocarsi proprio oggi.
I vertici della società si sono riuniti ieri fino a tarda sera nella sede di Mediobanca con i gli avvocati e gli advisor messi in campo per definire le condizioni e le modalità tecniche per la scissione delle attività libri, che dovrebbe passare a Gemina (Gruppo della famiglia Romiti).
A Gemina dovrebbe andare una quota di Rcs Libri che la stampa indica intorno al 30%. La partecipazione di in Rcs MediaGroup (9,6% circa di cui 9,2% sindacata) potrebbe essere in parte oggetto di uno swap con il pacchetto di Rcs Libri e in parte essere ceduta pro quota agli altri azionisti del patto.
Per Matteo Bonizzoni, analista di Kepler Equities, la metà della quota di Gemina, che dovrebbe essere oggetto dello swap, vale circa il 20% dei libri. La valutazione, fa notare l”analista, dipende comunque anche dall”allocazione del debito.
Gli accordi dovrebbero prevedere anche un ridimensionamento del ruolo dei Romiti all¿interno di Rcs MediaGroup.
Secondo il Wall Street Journal sul bilancio dei Romiti pesano i debiti di Impregilo.
In passato, ricorda il quotidiano nella rubrica Breaking News, Rcs ha “mostrato una cattiva performance sotto la guida del figlio di Cesare, Maurizio Romiti“. E gli azionisti sono stati costretti a lungo “a subire” questa gestione, mentre “adesso le cose potrebbero cambiare“.
Effettivamente da tempo ormai la holding è insoddisfatta della gestione Romiti. Alcuni giorni fa una fonte ha dichiarato che da quando la gestione del Gruppo è passata nella mani dei due figli di Cesare Romiti, ¿I risultati finanziari della società non hanno cessato di andare giù¿.
Nel 2001, Rcs ha registrato 232 milioni di euro di perdite, contro un utile di 39 milioni nel 2000, e di 105,7 milioni nel 1997.
Nel primo trimestre dell¿esercizio in corso, la società ha registrato un utile pretasse in rialzo, ma sempre negativo a ¿4,4 milioni di euro.
Lo scorso anno, il perimetro del Gruppo è stato privato anche delle due società del tessile, Valentino e Fila, l¿una venduta al Gruppo Marzotto e l¿altra a degli americani.
Due anni fa si fece una gran parlare di questa storia, e del futuro che avrebbe avuto la società così ridimensionata. Qualcuno aveva anche considerato che la Fiat potesse farsi indietro per concentrarsi sulle proprie attività core. Ma la famiglia Agnelli non ha voluto rinunciare al Corriere della Sera.
Restano le critiche all¿amministrazione Romiti, che sicuramente da tempo ormai non brilla.
Di fronte a questa situazione, l¿ipotesi della scissione, di cui si sta facendo un gran parlare, potrebbe essere una soluzione elegante per dividersi questo piccolo mondo, con, da un lato, gli azionisti che si sono sbarazzati del loro nemico, e dall¿altro, una famiglia che manterrà un piede nella propria casa, aprendo però la porta a delle new entry.
Intanto si susseguono le voci sui possibili successori di Maurizio Romiti alla guida di RcsMediaGroup. Accanto a quello più gettonato dell¿Ad di Vodafone Italia Vittorio Colao, si sono fatti adesso anche i nomi di Ernesto Mauri, attuale Amministratore delegato di Cairo Editore, e di Paolo Dal Pino, ex Ad di Seat.
Rimane ancora da definire il futuro ruolo che avrà nella nuova compagine l¿ex direttore del Corsera Ferruccio De Bortoli, oggi Amministratore delegato della Rcs Libri e che, in base alle trattative delle ultime ore dovrebbe lasciare il posto a Maurizio Romiti, visto che la divisione libri – Rizzoli, Fabbri, Bompiani in Italia, Flammarion in Francia – confluirà in una nuova società la Rcs2, successivamente quotata in Borsa.
Non trova invece conferma l¿ipotesi della soluzione che vedrebbe l”attuale presidente Guido Roberto Vitale affiancare Maurizio Romiti come Ad del Gruppo.
“Proposte e progetti, non appena definiti, verranno sottoposti al Cda per la valutazione e quindi saranno oggetto delle dovute comunicazioni al mercato”, ha commentato nella mattinata di ieri la Rcs a seguito delle indiscrezioni di stampa che davano fra l”altro imminente la convocazione di un Consiglio di amministrazione per varare il riassetto.
Al momento però non risulta ancora convocato. Il Gruppo ha poi confermato di aver “messo allo studio, anche avvalendosi di consulenti, iniziative ed operazioni, alcune di carattere societario, allo scopo di individuare modalità di accelerazione e miglioramento degli obiettivi di redditività previsti dal piano industriale”.
In ogni caso, la presenza alle riunione dei legali, intrattenutosi fino a tardi, lascia presumere che si stia ormai redigendo una bozza di accordo. Secondo un¿indiscrezione, proprio oggi potrebbe essere la giornata definitiva, visto che risultano ormai superate le parti più complicate dell¿operazione.
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