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I reality show piacciono sempre più ai telespettatori, secondo quanto riporta lo studio ¿Tendenze Internazionali¿ di Eurodata TV, co-prodotta da Médiamétrie e IMCA.
La ricerca, presentata proprio ieri, riguarda la stagione televisiva settembre 2003 ¿ aprile 2004 negli Stati Uniti, in Australia, Italia, Germania, Francia Gran Bretagna, e Paesi Bassi. Gli analisti hanno considerato 1.501 nuove trasmissioni, parliamo di un incremento del 20% rispetto allo scorso anno per la categoria Entertainment e Fiction.
Per una parte della stagione, lo studio tiene conto per la prima volta anche della Svezia.
Una serie di nuovi format di reality show stanno sbarcando in Tv, e propongono ai partecipanti di ¿cambiare tutto¿: donna, look, lavoro, la vecchia vettura con un bolide¿ come hanno spiegato, nell¿occasione della presentazione dei dati alla stampa, Amandine Cassi, a capo del prodotto NOTA (News on the air) per Médiamétrie, e Christine Hodanger che si occupa delle ricerche per IMCA.
I candidati accettano di modificare il loro aspetto in Extreme makeover (Rai2 in Italia, Yorin nei Paesi Bassi), I want a famous face (MTV) o ancora in The Swan (il cigno) sull¿emittente americana Fox, dove i concorrenti si mettono in gioco per riuscire a modificare il loro fisico, sottoponendosi a diete, sport, chirurgia, senza potersi vedere allo specchio per tre mesi.
Il mondo degli affari non si tira indietro. The Apprentice, la trasmissione in cui il miliardario Donald Trump mette alla prova i concorrenti per decidere chi tra questi sarà scelto per fare il manager di una delle sue società (NBC) con uno stipendio iniziale di 250mila dollari l¿anno, raccoglie in media 20 milioni di telespettatori.
Il reality show ha trovato una nuova spinta con i twists o variazioni sullo stesso tema, dove i concorrenti credono di conoscere le regole del gioco.
In There”s something about Miriam, diffusa sulle reti di diversi Paesi, un gruppo di uomini si contendono i favori di una bellezza esotica che si rivela poi un uomo.
In The Joe Schmo show, un concorrente crede di trovarsi in un classico reality show, ma gli altri candidati sono invece degli attori, che recitano i più diversi ruoli, dalla donna viziosa al gay.
Ma laddove la produzione trasforma i concorrenti in marionette, il pubblico ha poco interesse a seguire la trasmissione, sottolinea lo studio, citando ad esempio Exhausted (A bout de forces su M6) o ancora Masterplan su Yorin nei Paesi Bassi in cui, per guadagnare una notevole somma, un candidato deve accettare qualsiasi ordine provenga dalla produzione, come lasciare la propria fidanzata o cambiare lavoro.
Le trasmissioni che vanno in cerca di nuovi talenti funzionano sempre. E si va dalla danza, la teatro, allo sport (Strictly dancing su ABC in Australia, Born to win su BBC1 in Inghilterra, Saranno Famosi in Italia). Ma anche gli animali fanno la loro parte, come in Celebrity Dog School su BBC1.
Lo studio sottolinea poi la ¿consacrazione dei giornali dedicati al benessere¿ e l¿incontro del documentario con l¿entertainment e la fiction, per offrire ¿docu-fiction¿ o ¿docutainment¿, che si mandano in onda in prima serata, la fascia che registra l¿audience più importante.
Insomma a quanto pare, quando credevamo di non aver più nulla da imparare in termini di televisione, ci rendiamo conto di aver sbagliato. Ci rendiamo conto che tra sesso, palestre, beauty farm, soldi a gratis, e balli e balletti, i telespettatori preferiscono il reality allo show.
Il voyeurismo incalza, e tutti vorrebbero spiare tutti, anche se non lo si fa più dal buco della serratura, ma comodamente sbracati sulla poltrona di casa, con in una mano il telecomando e nell¿altra i popcorn.
Azzardo a dire che forse il reality fa sentire protagonista la gente comune, non importa di che cosa.
E quelli che invece vorrebbero un po¿ di sana televisione, magari di qualità, se non è chiedere troppo, a quelli chi ci pensa?
Io salvo solo i ragazzi dei format come Saranno Famosi, almeno lì c¿è gente che qualcosa la sa fare, e qualche volta veramente bene.
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