VoIP: saranno gli operatori incumbent a dominare il mercato?

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Brutte notizie per chi sperava che la telefonia su Internet avrebbe contribuito a far fiorire una vivace competizione tra player alternativi ai soliti vecchi incumbent del mercato.
Pare infatti ¿ secondo una ricerca di Mercer Consulting ¿ che gli utenti che intendono usare la Rete per effettuare telefonate non siano tanto ben disposti verso i nuovi entranti del mercato, come Vonage e Skype, per intenderci.
Messi di fronte alla scelta, soltanto il 30% dei 1.000 utenti sottoposti al sondaggio preferirebbe infatti affidarsi ai fornitori di servizio alternativi.

Non &#232 propriamente una percentuale da buttare via, ma i risultati dell¿indagine deludono i pi&#249 ferventi tecno-utopisti che speravano che il VoIP avrebbe rimpiazzato le infrastrutture PSTN degli incumbent con network alternativi.

Attualmente, il VoIP attrae in misura maggiore quelli che Mercer definisce diplomaticamente ¿consumatori molto sensibili ai costi¿ e i cosiddetti ¿technology geek¿, ovvero i maniaci del computer.

Soltanto queste due categorie infatti sarebbero pronte a mettere da parte la qualit&#224 delle chiamate per una bolletta meno pesante. Cos&#236 non &#232 per chi col telefono deve lavorare, quindi le aziende, che pure stanno cominciando a interessarsi alle tecnologie IP.

Secondo il rapporto, dunque, i new entrant dovrebbero migliorare la qualit&#224 e l¿affidabilit&#224 del servizio per poter spodestare in maniera definitiva gli operatori tradizionali di rete fissa.

I fornitori alternativi, poi, dovrebbero concentrarsi esclusivamente sulle chiamate vocali, lasciano per un po¿ da parte i servizi secondari come ad esempio la TV interattiva.

Gli incumbent, da canto loro, partono avvantaggiati per il fatto che possono gi&#224 contare su una solida base utenti, su risorse economiche molto pi&#249 cospicue e su una struttura normativa che sicuramente li favorisce.

Le promesse del VoIP, sottolinea la societ&#224 di consulting, si basano su due miti universali.

Il primo &#232 l¿idea che il business sia una meritocrazia in cui l¿intelligenza batte la stupidit&#224: chi non vorrebbe Davide sempre vincente su Golia?

Questo concetto si fonda sulla convinzione che il mercato sia il maggiore emblema del rinnovamento sociale.

L¿altro mito &#232 che la tecnologia abbia il potere di cambiare la societ&#224, piuttosto che il contrario.

Su questo assunto, ad esempio, si basa la filosofia di Linus Torvalds e del software aperto Linux.

Non si tratta di una scelta binaria, spiegano gli analisti, ma di una scelta dinamica: saranno i consumatori a cambiare la forma delle offerte VoIP oppure sar&#224 il VoIP a orientare i consumatori verso nuove abitudini?.

Il dubbio &#232 amletico: quello che &#232 certo &#232 che i consumatori vogliono telefonare e faranno una scelta razionale basata sull¿offerta migliore in termini di qualit&#224-prezzo.

Perch&#233 questo accada, per&#242, i provider VoIP dovranno offrire quanto di pi&#249 simile a un servizio telefonico tradizionale. Usare qualcosa di ¿rivoluzionario¿ non far&#224 la differenza, insomma.

Gli incumbent, del resto, sono lanciatissimi sul VoIP, tanto che l¿ex monopolista britannico, BT, ha annunciato la scorsa settimana che entro il 2008 le sue reti saranno trasformate in reti basate sul protocollo IP.

L¿operazione richieder&#224 investimenti per 3 miliardi di sterline e consentir&#224, quando il nuovo network sar&#224 a regime, risparmi per circa un miliardo di sterline l¿anno.

In Francia, inoltre, France Telecom ha lanciato un¿offerta riservata agli abbonati Wanadoo che consente di telefonare dal Pc verso i numeri fissi. L¿operatore ha anticipato che l¿offerta verr&#224 resa reversibile nei prossimi mesi, per consentire agli utenti del servizio di poter anche ricevere delle chiamate.

Secondo Mercer, entro il 2007 il 30% delle famiglie potrebbe aver scelto per telefonare un servizio VoIP, ma tutto dipende dalla qualit&#224 del servizio, su cui devono puntare soprattutto i nuovi player che vogliono conquistare non una nicchia ma una porzione significativa del mercato.

In base ai dati di un¿altra societ&#224 di ricerca, la Juniper Research, entro il 2009 la telefonia VoIP produrr&#224 profitti per 32 miliardi di euro, pari al 12% dei profitti totali del settore della telefonia.

Ian Cox, Broadband Specialist di Juniper, ha dichiarato che ¿La penetrazione della banda larga &#232 cresciuta a livelli esponenziali tanto che l¿industria si trova sull¿orlo di una rivoluzione, mentre il VoIP rappresenta il mezzo economicamente pi&#249 attraente per offrire servizi a valore aggiunto al mercato di massa¿.

Secondo Cox, ¿Il VoIP generer&#224 nuovi profitti, combinando i servizi vocali alle altre applicazioni IP. Questo ridefinir&#224 l¿intero settore della telefonia, portando servizi nuovi di zecca¿.

Il motivo di una tale attrazione e di cos&#236 ottimistiche previsioni intorno al fenomeno VoIP &#232 da ricercare nella potenziale riduzione in termini significativi del costo delle comunicazioni vocali a lunga distanza.

Quando si usano le tradizionali linee telefoniche, infatti, si paga al gestore della rete una tariffa dipendente dalla durata della conversazione: pi&#249 tempo si parla e pi&#249 si paga. Inoltre &#233 possibile parlare soltanto con una persona alla volta.

Al contrario, con la tecnologia VoIP si pu&#242 parlare tutto il tempo che si vuole e su qualsiasi distanza pagando solo il costo di connessione alla rete e con la possibilit&#224 di parlare con pi&#249 persone contemporaneamente (la cosiddetta video-conferenza).

In pi&#249 la telefonia IP apre la strada a nuovi e avanzati sistemi in aggiunta alla comunicazione verbale quali il Video conferencing, l”application sharing, e il white-boarding, capaci di rivoluzionare l”interazione e l”operativit&#224 a tutti i livelli.

Dietro l¿acronimo VoIP (Voice over Internet Protocol) si nasconde un concetto molto semplice, che designa le tecnologie che consentono di digitalizzare la voce scomponendola in pacchetti, un po¿ come avviene per i dati trasmessi su Internet.

Gli impianti telefonici tradizionali, progettati per il traffico vocale, sono basati sulla tecnologia a commutazione di circuito (circuit switching). Quando si fa una telefonata il circuito di commutazione cerca una connessione fisica dal telefono del chiamante a quello del ricevente.

Nella commutazione di pacchetto (packet switching) invece non si realizza un circuito fisico tra trasmettitore e ricevitore: quando il trasmettitore ha un blocco di dati da spedire (nel caso del VoIP, voce), lo divide in blocchi pi&#249 piccoli (pacchetti) che vengono trasmessi indipendentemente, uno alla volta, alla destinazione.

Il Voice Over IP, quindi, si concretizza nel trasferimento di conversazioni vocali sulla rete IP: la telefonata viene instradata via Internet attraverso un semplice server applicativo dell”azienda che, a quel punto, la inoltra sulla LAN/Wan aziendale oppure direttamente sulla tradizionale linea telefonica fino alla postazione dell¿utente destinatario.

Dunque, per poter effettuare una chiamata tramite VoIP, &#232 sufficiente collegarsi al web, tramite il proprio fornitore d”accesso, utilizzare una cuffia con microfono incorporato o una cornetta specifica per PC e connettersi al Server IP, mediante un apposito software user-friendly.

Certo, la qualit&#224 della conversazione non &#232 ancora delle migliori, ma trattandosi di un servizio a costo relativamente basso (quello della connessione alla rete) la gente e le imprese sembrano essere pronte a rischiare.

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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Presieduto da Maurizio D&#232cina, (Professore ordinario di Telecomunicazioni POLITECNICO di Milano-CEFRIEL ), &#232 composto da Giancarlo Capitani (Amministratore Delegato e Partner NetConsulting), Adriano De Maio ( Rettore Universit&#224 LUISS “GUIDO CARLI”), Sandro Frova (Professore ordinario di Finanza Aziendale UNIVERSITA” BOCCONI di Milano), Luigi Gambardella (Presidente PUNTOIT), Bruno Lamborghini (Presidente EITO – European Information Technology Observatory), Sergio Mariotti (Professore ordinario di Economia del Cambiamento Tecnologico Politecnico di Milano), Elserino Piol (Presidente PINO PARTECIPAZIONI S.p.A. – PINO SGR – ELITEL S.p.A.), Luigi Prosperetti (Professore ordinario di Economia Industriale UNIVERSITA” di Milano BICOCCA), Guido Salerno (Direttore Generale FONDAZIONE UGO BORDONI), Raffaele Barberio (Direttore Responsabile Key4biz.it).

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