Telecinco chiarisce il prezzo dell¿Ipo e dispone gli investimenti per il digitale terrestre

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L¿emittente spagnola privata Telecinco ha deciso di mantenere su livelli bassi il valore della sua Ipo prevista per la fine del mese, con l”obiettivo di cercare di far salire le sue azioni dopo il lancio. Lo ha riferito l¿Amministratore delegato della Tv Paolo Vasile.

La pi&#249 grossa emittente televisiva presente sul mercato spagnolo, controllata al 52% da Mediaset, ha infatti sorpreso gli analisti del settore marted&#236 scorso annunciando un prezzo inferiore alle attese.

Il range di prezzo &#232 stato fissato tra 9,35 e 10,15 euro, per un ammontare complessivo tra i 694 e i 753 milioni di euro. In base alla forchetta indicativa di prezzo la capitalizzazione della societ&#224 sar&#224 dunque compresa tra 2.306,1 e 2.503,4 milioni di euro, e non 3 miliardi di euro come ritenevano gli analisti.

Prezzo ritenuto corrispondente a quello che aveva pagato Mediaset nel marzo 2003 per mettere le mani su una tranche del 12% del capitale.

Ma, cosa ancora pi&#249 importante, offrir&#224 un leggero abbattimento rispetto agli standard europei del settore.

Il prezzo massimo sar&#224 deciso il 16 giugno mentre il debutto avverr&#224 il 24 del mese.

E” uno sconto ai rivali europei, compreso il concorrente spagnolo Antena 3 che ha visto salire le sue azioni di circa la met&#224 da quando si &#232 quotata ad ottobre.

In una intervista rilasciata all¿agenzia Reuters, l¿Ad Vasile ha dichiarato che “E” la prima volta che vedo gente preoccupata perch&#233 il prezzo &#232 troppo basso”.

Aggiungendo ¿Non stiamo cercando di commettere un omicidio. Stiamo cercando una lunga ed eccitante corsa per i nostri azionisti, altrimenti questa relazione potrebbe diventare poco piacevole“.

Vasile ha detto che il Consiglio d¿amministrazione ha osservato la quotazione della compagnia immobiliare spagnola Fadesa il 30 aprile, che ha visto le sue azioni scendere sotto il prezzo fissato dall”Ipo solo sei giorni pi&#249 tardi.

Questo &#232 un fattore che conferma che dobbiamo essere cauti sul prezzo“, ha detto Vasile, notando la differenza tra le due compagnie. “Psicologicamente, ha avuto un”influenza (…) Per noi sarebbe impensabile, sarebbe molto triste se le nostre azioni scendessero”.

L¿Ad ha riferito che il Gruppo punta ad un aumento del prezzo delle azioni, che per&#242 non deve essere immediato. “Questo &#232 un buon momento per le Ipo, un buon momento per il settore media in Spagna”.

Nel corso dell”offerta pubblica &#232 prevista la cessione di parte del 25% della quota di Dresdner Bank (attraverso Hetha Erste Beteiligungsgesellshact) e del 10% che fa capo a Ice Finance.Mediaset conserver&#224 la propria quota di maggioranza.

Vasile non ha voluto commentare le prospettive per quel che riguarda il mercato pubblicitario televisivo in Spagna, l¿Ad ha detto che comunque rimane valido il piano per limitare l”aumento dei costi del 2-3% previsto per il 2004.

Telecinco ha degli argomenti di peso da far valere sul mercato mediatico europeo: &#232 una delle Tv private pi&#249 produttiva con dei tassi di margini operativi (26,4%) da far impallidire i propri competitor.

Nei primi tre mesi del 2004, la raccolta pubblicitaria &#232 cresciuta ad un ritmo sostenuto, registrando un incremento dell¿21,2% rispetto al primo trimestre 2003.

In crescita anche gli ascolti, in Prime Time Telecinco ha conquistato il ruolo di prima televisione spagnola con il 23,9% di share (22.5% nello stesso periodo dell¿anno precedente).

Nelle 24 ore Telecinco ha ottenuto il 22,1% (21,4% nel primo trimestre 2003, rispetto al 23,4% della tv di stato TVE 1 e il 19,5% di Antena 3) consolidando la propria leadership tra le televisioni commerciali e avvicinando l¿emittente pubblica TVE 1, in flessione rispetto ai primi tre mesi 2003.

Sul target commerciale Telecinco ha rafforzato l¿indiscusso primato sia nel prime Time (28,3%) che nelle 24 ore (25,2%).

Vasile ha poi confermato che la promessa di pagare il 50% dei suoi profitti in dividendi &#232 in linea, mentre il resto andr&#224 in investimenti, come per esempio l”adattamento al digitale terrestre previsto in Spagna entro il 2012.

Per il momento, l¿Ad ha escluso che l¿emittente abbia in programma l¿espansione su altri mercati, sostenendo per&#242 che il Gruppo &#232 alla ricerca di diversificazioni.

Vasile infine ha posto l¿accento su una situazione privilegiata di cui gode la Tv pubblica spagnola TVE, che ha gli stessi diritti pubblicitari dei canali privati e beneficia anche dei sussidi di Stato.

“Anche le persone a TVE ammettono che non &#232 giusto“, ha spiegato l¿Ad di Telecinco, aggiungendo che per&#242 il Gruppo aveva deciso per una tregua, visto l¿arrivo del nuovo governo. Ma si capisce bene che molto presto si torner&#224 a parlare di questo argomento scottante, tenuto anche conto degli annunciati cambiamenti che presto interverranno sul mercato mediatico di Spagna.

Il nuovo governo socialista ha infatti rimesso nelle mani di un comitato di ¿esperti¿ le sorti della RTVE (radiotelevisione pubblica spagnola), dall¿altra parte, &#232 in atto una riorganizzazione dei media privati, vicini alle posizioni dell¿ex premier Jos&#233 Maria Aznar.

Dalla vittoria di Jos&#233 Luis Zapatero, il 14 marzo scorso, tutta l¿attenzione &#232 rivolta al futuro della televisione pubblica.

Questa istituzione, creata sotto il regime franchista, &#232 schiacciata dai debiti da una decina di anni ormai.

Nel prossimo esercizio finanziario, i debiti, che si sono quadruplicati in otto anni, dovrebbero arrivare a 6,8 miliardi di euro.

Agli occhi del governo, si tratta di una situazione divenuta insostenibile, che potrebbe mettere in pericolo la stabilit&#224 finanziaria del Paese.

Entro otto mesi, i cinque membri scelti per dotare i media pubblici di una struttura destinata a renderli indipendenti dal potere politico e per trovare una soluzione al loro finanziamento, dovranno presentare le loro proposte.

Se la prima televisione pubblica viene privatizzata, tutto il panorama audiovisivo spagnolo potrebbe essere modificato.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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Presieduto da Maurizio D&#232cina, (Professore ordinario di Telecomunicazioni POLITECNICO di Milano-CEFRIEL), &#232 composto da Giancarlo Capitani (Amministratore Delegato e Partner NetConsulting), Adriano De Maio (Rettore Universit&#224 LUISS “GUIDO CARLI”), Sandro Frova (Professore ordinario di Finanza Aziendale UNIVERSITA” BOCCONI di Milano), Luigi Gambardella (Presidente PUNTOIT), Bruno Lamborghini (Presidente EITO – European Information Technology Observatory), Sergio Mariotti (Professore ordinario di Economia del Cambiamento Tecnologico Politecnico di Milano), Elserino Piol (Presidente PINO PARTECIPAZIONI S.p.A. – PINO SGR – ELITEL S.p.A.), Luigi Prosperetti (Professore ordinario di Economia Industriale UNIVERSITA” di Milano BICOCCA), Guido Salerno (Direttore Generale FONDAZIONE UGO BORDONI), Raffaele Barberio (Direttore Responsabile Key4biz.it).

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Per ulteriori approfondimenti, leggi:

Il governo Zapatero pronto a privatizzare la Tv pubblica spagnola?

Telecinco, il 24 giugno in Borsa. Prezzo inferiore alle attese

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