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L¿industria della telefonia mobile è cosciente dei pericoli derivanti dalla fruizione di contenuti per soli adulti attraverso i cellulari di nuova generazione.
Per questo, la GSM Association ha fatto sapere che entrerà a far parte della Internet Content Rating Association (Icra) l¿associazione che si fa carico del filtraggio e della classificazione dei contenuti digitali potenzialmente pericolosi.
Nel tentativo di prevenire il ripetersi del boom della pornografia su Internet, la GSM Association ha dichiarato di voler stabilire dei nuovi sistemi che permettano ai Service Provider e ai loro clienti di limitare il tipo di contenuti fruibili dai dispositivi di comunicazione mobile.
Il gruppo, che riunisce 630 operatori mobili mondiali, ha firmato per diventare membro a pieno titolo dell¿Icra, constatando che la nuova generazione di dispositivi mobili permetterà di fare dal telefonino le stesse identiche cose che si fanno dal computer di casa, incluso visualizzare contenuti inadatti ai minori.
Pertanto, dice Tom Pillips della GSMA, ¿¿la condivisione delle esperienze, sulla lezione imparata nell¿ambito di Internet fisso, sarà preziosa per tutti gli operatori mobili mondiali alla ricerca di un metodo per creare un ambiente Internet mobile il più sicuro possibile¿.
Secondo l¿Icra, lo scopo di questa unione è di creare degli standard di classificazione dei contenuti in modo tale che il pubblico possa capire in modo certo che tipo di contenuti vengano offerti dai diversi siti accessibili dal telefonino.
¿Il supporto della GSMA è di grande importanza per lo sviluppo e la classificazione di contenuti Internet responsabili e per aiutare i genitori a proteggere i propri figli dall¿esposizione a materiali inadatti alla loro età¿.
E mentre l¿Icra dichiara che l¿associazione non emette giudizi di valore sui contenuti ¿ cosa che spetta di fatto agli ISP ¿ fa anche sapere che si trova pienamente d¿accordo con i top manager della GSMA che hanno da subito messo in allarme sui pericoli derivanti dalla pornografia per il buon nome dell¿industria della telefonia mobile.
¿Dobbiamo agire all¿unisono per proteggere i nostri clienti su questioni molto delicate come i contenuti per adulti¿, ha dichiarato infatti Arun Sarin, numero uno del colosso britannico Vodafone.
Secondo gli ultimi dati della Commissione europea, la pornografia genera un giro d¿affari superiore a quello dell¿industria degli armamenti. Ogni anno, il settore dei contenuti per adulti sviluppa un fatturato che va dai 5 ai 7 miliardi di dollari, cifra che supera la spesa militare mondiale e comporta il traffico di quattro milioni di persone, per lo più ragazze e donne, ai fini dello sfruttamento sessuale.
E le previsioni per il futuro sono ancora più preoccupanti: secondo l¿istituto di analisi Visiongain, nel 2006 il fatturato dovrebbe raggiungere i 4 miliardi di dollari. Secondo i distributori di materiale pornografico anche le applicazioni di mobilità porteranno a un aumento dell¿impulso agli acquisti.
Ad approfittare di questa orribile mercificazione, che vede coinvolti in primo luogo bambini e donne extracomunitarie, potrebbe ritrovarsi anche l¿industria della telefonia, che potrebbe tentare di risollevarsi dal proprio stato di forte indebitamento pubblicizzando e fornendo materiale pornografico sulle veloci reti di nuova generazione.
¿Il 3G – dice l¿europarlamentare Marianne Eriksson, – è una nuova tecnologia, che consente di inviare e ricevere materiale visivo mediante la telefonia mobile. Per molti operatori di telefonia mobile, la rete 3G e le relative licenze comportato costi molto elevati, per cui la maggioranza degli operatori europei cerca ora di finanziare gli investimenti trattando il materiale pornografico, tramite accordi tra i produttori di materiale pornografico e i gestori di telefonia mobile¿.
I contenuti a sfondo sessuale rappresentano insomma uno dei metodi più facili per recuperare parte degli ingenti investimenti affrontati per sviluppare le reti di terza generazione.
Ma Sarin ha dichiarato che gli operatori mobili devono stare attenti ai ¿dollari facili¿ ottenibili dai contenuti al limite della legalità.
Già all¿inizio di quest¿anno, gli operatori britannici hanno sollevato il problema dei contenuti pornografici via cellulare, decidendo di darsi codice di autodisciplina per classificare i contenuti disponibili per gli utenti, anche ¿ o soprattutto – per fare in modo che non intervengano le istituzioni a imporre le proprie regole e, di conseguenza, a privarli di parte dei guadagni derivanti da mms, chat erotiche e via dicendo.
Tra i punti chiave del Code of Practice: la classificazione dei contenuti per adulti; una procedura per verificare l¿età degli utenti prima di distribuire il materiale richiesto; una struttura di classificazione indipendente simile a quella usata dall¿industria dei media; il monitoraggio delle chat room e strumenti per il controllo dei dispositivi da parte degli adulti.
Virgin Mobile ha anche creato all¿interno del proprio management una specifica carica denominata ¿direttore dei servizi per adulti¿, che fa capo a John Colon.
L¿operatore ha anche fatto sapere che non lancerà i servizi fino a quando non verranno prese le opportune precauzioni a difesa dei minori.
Vodafone, da canto suo, ha riferito di vere in mente una stretta collaborazione con le banche per verificare i dati delle carte di credito degli utenti, partendo dal presupposto che gli under 18 non le possiedono.
La società sta anche lavorando per introdurre filtri che permettano ai genitori di bloccare la ricezione di materiale per adulti sul cellulari dei figli.
L¿Icra è un¿organizzazione non-profit indipendente che lavora assieme agli ISP e altri attori dell¿industria per sviluppare un sistema di filtraggio e classificazione dei contenuti digitali attraverso cui i genitori possano monitorare la navigazione dei propri figli.
L¿impegno della GSMA non fa che confermare come anche gli operatori della telefonia mobile sono sensibili al problema, che comunque si potrebbe benissimo risolvere semplicemente non regalando ai minori telefonini capaci di connettersi ad Internet.
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