Italia
Nella tarda serata di ieri, domenica 13 giugno, si è conclusa la riunione per il patto di sindacato di Rcs MediaGroup. Ma da questo importante incontro non è venuto fuori niente di nuovo, anche se si fa sempre più forte l¿ipotesi che la holding editoriale sia ormai prossima a uno spin-off.
Sul tavolo delle trattative si starebbe infatti valutando, con sempre maggiore insistenza, la scissione del comparto libri dal resto del Gruppo, comunque la decisione definitiva è attesa per i prossimi giorni.
La riunione era stata preceduta da un summit tra Cesare Romiti, Marco Tronchetti Provera e Corrado Passera che mirava a riavvicinare le posizioni e spingere verso la soluzione più gradita alla famiglia Romiti, ossia la scissione di Rcs libri, sulla quale però non si trovano d¿accordo i soci forti, quali Fiat e Mediobanca.
All”accordo attuale partecipano Fiat con il 10,2%, Mediobanca con il 9,4%, Gemina con il 9,2%, il Gruppo Pesenti con il 4,8%, Generali con il 2,5%, Pirelli, Intesa, la Sinpar di Luigi Lucchini, la Finint di Roberto Bertazzoni, Edison e Mittel con quote sotto il 2%.
Al termine della riunione di ieri, durata oltre tre ore, ospitata nel quartiere generale di Banca Intesa a Milano, uno dei componenti del patto di sindacato di Rcs MediaGroup ha commentato ¿Stiamo lavorando, non c”é ancora nulla di definitivo”.
I soci stabili di via Rizzoli, impegnati nel rush finale delle trattative per il riassetto societario e azionario, hanno rispettato all”uscita la consegna al silenzio. “Ci siamo lasciati con il solenne giuramento – ha spiegato il presidente di Edison, Umberto Quadrino – che non avremmo rilasciato dichiarazioni“.
Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha lasciato Banca Intesa insieme al presidente di Mediobanca Gabriele Galateri, a bordo di una Alfa Romeo, guidata dal presidente di Telecom Italia e Pirelli, Marco Tronchetti Provera.
Cesare Romiti ha recentemente proposto ai propri azionisti di scindere il Gruppo Rcs in due unità distinte.
Da quel momento è iniziato un vero e proprio braccio di ferro tra gli azionisti per sapere quali asset usciranno e chi possiederà cosa. Fiat ha preso una posizione molto forte insieme a Mediobanca per osteggiare queste modifiche.
I Romiti vorrebbero separare le attività della stampa ¿ Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, El Mundo e altre riviste ¿ da quelle che riguardano l¿editoria – Rizzoli, Fabbri, Bompiani in Italia, Flammarion in Francia ¿ per dar vita a due società separate, prevedendo poi la quotazione in Borsa della società scissa, Rcs2.
Le indiscrezioni a riguardo sostengono che la famiglia Romiti stia considerando l¿ipotesi di in un primo Gruppo, Rcs1 (stampa) che sarebbe finito nella mani degli attuali azionisti, e di un¿altra unità, Rcs2 (editoria, compresa la quota di El Mundo), che toccherebbe alla società Gemina e ad altri azionisti Rcs, da Tronchetti Provera a Pesenti, da Generali a Edison.
Secondo i rumor di questi gironi, la famiglia Romiti vorrebbe prendere il controllo della maggioranza di Rcs2, conservando però delle quote in Rcs1.
Il piano in realtà non convince alcuni membri del patto, in particolare la Fiat. L¿azienda automobilistica si sarebbe alleata con Mediobanca, Generali, Pirelli e con la famiglia Pesenti per difendere la tesi di una società Rcs2 interamente consacrata all¿edizione, quindi senza le partecipazioni di El Mundo.
Questi stessi azionisti si oppongono anche all¿ipotesi che i Romiti mantengano un piede anche dentro Rcs1.
Le voci dell¿ultima ora, riferiscono che l¿uscita di Gemina dal patto di sindacato di Rcs MediaGroup potrebbe avvenire in due fasi. Entro fine giugno Gemina potrebbe escludere dal patto poco più della metà della sua quota favorendo l”ingresso dei tre nuovi candidati (Diego Della Valle, Salvatore Ligresti e Francesco Merloni). La quota residua resterebbe vincolata al sindacato, ma con una opzione di cessione ai soci oppure a disposizione qualora dovesse tornare l”ipotesi di scissione della Rcs Libri.
Attualmente, da quanto si apprende, resta confermata la strada, già imboccata dai soci legati dall”accordo parasociale, per arrivare prima della scadenza di fine giugno all”ampliamento del patto stesso con l”ingresso di Diego della Valle e di Salvatore Ligresti (appare al momento più incerta l”entrata di Francesco Merloni), senza superare di molto l”attuale quota nel complesso vincolata (44,8%).
In un secondo momento, secondo la bozza finora emersa, si profila il disimpegno di Gemina con l”attribuzione alla famiglia Romiti, tramite una scissione, del settore Libri (e non di El Mundo). L”intesa alla quale si lavora dovrebbe inoltre fissare – secondo fonti del patto – i tempi per l”uscita dell”Amministratore delegato Maurizio Romiti.
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