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Il cinema si avvicina sempre di più a Internet. Visto il successo che stanno ottenendo gli ormai numerosi siti legali di musica online, i grandi studios hollywoodiani ha ben pensato di darsi alla Rete.
La galoppante pirateria ha messo a rischio anche il mercato del cinema. Le connessioni a banda larga permettono di scaricare in pochi minuti qualunque film, anche le prime visioni, mettendo in allarme gli operatori di settore, che temono le conseguenze che per la musica ha avuto la diffusione dell¿utilizzo del Web e delle connessioni veloci.
E quale migliore soluzione, se non quella di combattere il proprio nemico con le sue stesse armi? Da qui l¿idea di mettere a disposizione degli appassionati del Web, musica e film dietro pagamento e nel pieno rispetto della normativa sul diritto d¿autore.
Una trovata che sembra stia funzionando bene, basta guardare i risultati ottenuto dall¿iTunes Music Store di Apple, jukebox virtuale che è diventato punto di riferimento dei giovani, e meno giovani, appassionati di musica e di Internet.
E adesso anche il cinema sembra lanciarsi a pieno ritmo in questa nuova avventura.
Uno dei pionieri del settore è stata la jointventure Movielink, che permette di scaricare le copie digitali dei film, anche a breve distanza di tempo dalla loro uscita sul grande schermo.
A lanciare l¿iniziativa sono state le divisioni cinema dei grandi Gruppi di media: Sony, Time Warner, Vivendi Universal, Viacom, alle quali si è aggiunto lo storico studios cinematografico Metro-Goldwyn-Mayer.
Ultimo in ordine di tempo a lanciarsi in quest¿avventura, è lo Starz Encore Group, uno dei più grossi player del cavo statunitensi.
In accordo con RealNetworks lancerà un servizio chiamato Starz Ticket on Real Movies che distribuirà i film già passati nel circuito cable del Gruppo.
Dietro pagamento di un abbonamento mensile di 12,95 dollari, gli utenti potranno scaricare fino a 100 film attraverso il lettore multimediale targato Real.
La novità di questa iniziativa sta proprio nel sistema di pagamento a tariffa flat.
CinemaNow e Movielink, hanno infatti finora preferito optare per la soluzione pay per view.
Secondo l¿Amministratore delegato di Starz, John J. Sie, quella ad abbonamento è l”impostazione vincente: “Il mondo – spiega Sie al New York Times – vuole la televisione on demand ma non è disposto a pagare tariffe per le transazioni”.
Senza contare, fanno notare gli analisti, che il sistema ad abbonamento mensile, già sperimentato con Rhapsody, il servizio di musica online di RealNetworks, consente margini di guadagno superiori rispetto al pagamento per il singolo film.
Il Cinema si spinge quindi verso il mondo virtuale del Web, ma rimangono i tradizionali dubbi delle major del cinema per le tecnologie che mettono a rischio i diritti di proprietà intellettuale. E poi rimane anche da colmare il deficit della velocità. Investire in una library virtuale significa anche accorciare il più possibile i tempi del downloading dalla Rete.
L¿autorevolezza dell¿impresa, lascia intendere che in queste iniziative, che vedono insieme Internet e il cinema, avranno una forza e un¿immagine capaci di dissuadere altri operatori ad investire nel settore.
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