Italia
Mediaset nel mirino dell¿Antitrust. Avviato un procedimento contro il Gruppo della famiglia del premier Silvio Berlusconi, dopo la richiesta avanzata daAdiconsume dalMovimento Difesa del Cittadino.
Al centro dell¿inchiesta, gli spot di promozione della Tv digitale terrestre mandati in onda su Canale5, Italia1 e Rete4.
Analogo provvedimento è stato avviato nei confronti delle società Nokia e Mediaset per la promozione dei modelli di decoder.
Secondo il Movimento, la pubblicità degli spot Mediaset che invitano all¿acquisto dei decoder per la televisione digitale terrestre è ingannevole innanzitutto perché non si dice ai telespettatori che a fronte dell¿acquisto dell¿apparecchio non si ha un servizio garantito e completo nella fruibilità nell¿immediato, ma soltanto la possibilità di aderire alla sperimentazione della televisione in tecnica digitale terrestre e della conseguente interattività, che si concluderà a luglio 2005; si omette di indicare che i cosiddetti ¿servizi interattivi¿ dipenderanno dalla utilizzazione della linea telefonica e quindi saranno onerosi e non gratuiti; e infine non si precisa che il contributo governativo di 150 euro ¿non è riconosciuto per tutti i decoder ma solo per alcune tipologie, dalle quale sono esclusi i modelli più economici che permettono solo la ricezione dei programmi senza permettere l¿interattività¿.
Già da diversi mesi l¿associazione aveva denunciato l¿insufficienza e la poca trasparenza dell¿informazione pubblicitaria effettuata da Mediaset sulle tre reti per queste apparecchiature che dovrebbero essere acquistate da tutte le famiglie italiane, in vista del passaggio dalla televisione analogica a quella digitale, che ai sensi della Legge Gasparri dovrebbe avvenire entro il 2006.
Nella nota dell¿Associazione si legge che ¿Il governo con la Finanziaria 2004 ha lanciato una operazione di facilitazione dell¿acquisto mettendo a disposizione 700.000 bonus di 150 euro a partire dallo scorso gennaio. Ma le vendite vanno molto a rilento: a fine maggio erano meno di 200.000 i contributi erogati, anche perché gli apparecchi sono di non facile istallazione e arrivano alle associazioni di consumatori le proteste di cittadini frustrati e irritati per un acquisto costoso che in molti casi resta inutilizzato¿.
Intanto da Mediaset si prosegue con il proprio business plan e per oggi è previsto che l”emittente televisiva Telecinco, di cui il Gruppo italiano detiene una quota di maggioranza, annunci i termini della prevista Ipo fino al 35% del capitale. A rivelarlo all¿agenzia Reuters sarebbe stata una fonte vicina al dossier.
Telecinco sta aspettando il via libera formale al prospetto per l”Ipo da parte dell¿Autorità di regolamentazione dei mercati finanziari spagnoli (CNMV – Comisión Nacional del Mercado de Valores). I controlli finali dell”Autorità hanno spostato la pubblicazione del prospetto di un paio di giorni, ha spiegato la fonte.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa il via libera all”Ipo era atteso per la fine della scorsa settimana. Rinvii dell”ultimo minuto nelle Ipo spagnole non sono tuttavia insoliti – ha detto la fonte – in quanto l”Autorità spesso rimanda indietro il prospetto per chiarire alcuni dettagli.
Il 45-50% dell”offerta sarà destinato a investitori istituzionali internazionali, il 20-25% a istituzioni spagnole e il 25-30% agli investitori retail. Con l”Ipo sarà collocato il 35% del capitale di Telecinco.
L”Ipo consentirebbe a Mediaset di ricavare cospicue plusvalenze, il valore di mercato di Telecinco è di circa tre miliardi di euro.
Telecinco è controllata per il 52% da Mediaset per il 25% da Dresdner Bank che ne cura il collocamento per il 13% da Vocento e per il 10% da Ice Finance.
La notizia dell¿Ipo di Telecinco circolava già da tempo sul mercato. Sulla decisione ha pesato anche l¿avvenuta quotazione dell¿altra Tv commerciale spagnola Antena 3, controllata dal Gruppo De Agostini e da Planeta, che insieme possiedono il 27,6%, e guidata da Maurizio Carlotti (ex Ad di Telecinco) dal giugno scorso. Dall¿ingresso in Borsa la Tv sta infatti ottenendo dei buoni risultati.
Telecinco, che ha 1.124 dipendenti, opera con un canale televisivo e dispone di 13 studi Tv e 46 strutture di post-produzione. Per quanto riguarda la programmazione, nel 2002 ha prodotto 2.032 ore di news e ha trasmesso 466 film.
La possibilità della quotazione era stata prospettata dalla stessa Mediaset dopo aver assunto il controllo della Tv spagnola con l”acquisto, nel dicembre 2002, del 12% di Telecinco e di Plubiespana, cui fanno capo rispettivamente le attività Tv e pubblicitarie del Gruppo Telecinco, dal Gruppo editoriale Correo.
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Per ulteriori approfondimenti, leggi:
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