Italia
Presentato oggi a Roma il nuovo servizio di telefonia mobile di terza generazione (UMTS) di Vodafone per l¿Italia. Vodafone lancia così il proprio servizio 3G su un mercato nazionale di grande importanza europea come quello italiano, finora riservato al first mover 3 di H3G.
Alla presentazione era presente tutta la prima linea di Vodafone Italia, da Luca Rossetto, direttore generale (che da quando Colao è a Londra impegnato sulla scena europea, è il reale capo-azienda), Carlo Fornaro, capo degli Affari Generali, Laura Cioli, direttore commerciale business, infine Paolo Bertoluzzo, direttore commerciale consumer.
Il 3G di Vodafone è invece già pronto, funzionante e avvantaggiato dalle opportunità di roaming con tutti i Paesi nei quali il nuovo servizio è stato attivato.
¿Per noi esser pronti vuol dire esser pronti ¿ ha sottolineato Luca Rossetto ¿ nell¿ultimo anno abbiamo fatto oltre 400 milioni di € di investimenti in tecnologie. Vuol dire che ci siamo e che vogliamo andare avanti. D¿altronde per noi l¿UMTS produce già ricavi da mesi. Abbiamo scelto volutamente una strategia di ingresso non strillato. I fatti, siamo convinti, ci daranno ragione¿.
Quindi da oggi, in Italia, non più solo 3. Una nuova condizione competitiva che può solo far bene sia a 3 che a Vodafone.
Potrebbe addirittura perdere di impatto anche la campagna promozionale del doppio telefonino, che è stato per la prima il cavallo di battaglia di questi mesi, tipica di un mercato acerbo e ¿unico¿. Anche l¿interconnessione di Vodafone con 3 è già funzionante.
Certo a 3 il merito di aver rischiato, di aver affrontato un mercato tutto da costruire, quindi una condizione dura, che oggi può però definitivamente decollare con beneficio di entrambi i due attori. Sullo sfondo Tim, che sembra aver perso, al momento, la battuta. Ma, come si sa, questi processi hanno bisogno di tempi lunghi.
¿Nuovi servizi, nuovi telefoni, nuove possibilità di connessione; ma – tiene a precisare Luca Rossetto – la stessa affidabilità e cura dei rapporti con il cliente che ha reso Vodafone (e ancor prima, Omnitel) un brand apprezzato dal mercato¿.
L¿offerta business rappresenta il segmento di mercato prevalente di questo lancio di Vodafone. E¿ un percorso partito già nel dicembre 2003 con la Connect Card, una realtà che è stata posta con successo al servizio dei manager e delle aziende, con l¿obiettivo di funzionalità capaci di far risparmiare, di far contenere i costi in un momento caratterizzato ancora per tutti da incertezze e contrazioni, infine di garantire efficienza e produttività.
La copertura UMTS di Vodafone oggi raggiunge 140 città (pari al 30% della popolazione, con l¿obiettivo di raggiungere il 70-80% della popolazione entro 2-3 anni), consentendo anche il roaming internazionale con 7 Paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Svezia e Olanda) e con il Giappone. Altri 3-4 Paesi si aggiungeranno entro alcune settimane, assicurando così efficienza del servizio e copertura della rete anche a livello internazionale.
Da qui un quadro complessivo più orientato quindi, in questa fase del mercato, al segmento business ed alle applicazioni aziendali, strizzando l¿occhio al sistema produttivo e finanziario del Paese.
Infine i contenuti. Dalla rete si è infatti passati ai contenuti.
¿L¿Umts di Vodafone rappresenta la naturale evoluzione di Vodafone Live! ¿ ha sottolineato Paolo Bertoluzzo – i video servizi già disponibili, che traslocheranno sulla nuova piattaforma, più veloce e robusta¿.
La telefonia di terza generazione si basa, come si sa, sull¿offerta di contenuti multimediali, quindi l¿attenzione è concentrata sul valore aggiunto che tali contenuti possono conferire.
L¿offerta di Vodafone è suddivisa in due grandi aree: da una parte i canali televisivi (presenti ad oggi 24ore.Tv, Rai-News-24 e Coming Soon), dall¿altra i video clip, divisi per argomenti (news, calcio, music & fun, viaggi).
I canali televisivi sono gratuiti fino al 30 settembre, mentre i video-clip si pagano di volta in volta in base al contenuto, con cifre certe e soprattutto comunicate con chiarezza al cliente.
Ma sui contenuti multimediali, i nodi fondamentali rimangono quelli dei diritti d¿autore (innanzitutto in campo musicale, oltre che in ambito sportivo) e delle esclusive sui maggiori eventi. A proposito di quest¿ultimo aspetto, ¿¿Vodafone Italia – hanno sottolineato i suoi rappresentanti – non ritiene utile per il sistema la logica delle esclusive¿. Tra i grandi eventi dell¿estate, gli Europei di calcio in Portogallo e le Olimpiadi di Atene.
Ma qui in futuro, ci sembra di dover osservare, qualcosa si dovrà decidere, dal momento che i fornitori di contenuti tendono a duplicare pedissequamente i contratti con tutti i fornitori di servizi (in questo caso di telefonia multimediale) e tale processo tenderà inevitabilmente ad uniformare le offerte, indebolendo il mercato.
Al momento il servizio deve crescere e le parole d¿ordine di Vodafone per il lancio del suo Umts sono connettività totale (sempre e ovunque) e semplicità (l¿utente deve entrare a contatto con le nuove tecnologie senza dover fare nulla di più di quello che faceva in precedenza con il sistema Gsm-Gprs).
Una Killer application per il 3G? Forse, ma per Vodafone la forza del nuovo servizio non è nei contenuti ma nella relazione che l¿operatore, in questo caso Vodafone, è riuscito a tessere con gli utenti.
Infine i telefonini disponibili. Già reperibile sul mercato il Samsung Z105, mentre tra qualche giorno si potrà optare anche per il Sony Ericsson Z1010. Nell¿uno e nell¿altro caso con un costo variabile tra 550 e 650 euro.
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