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La finlandese Nokia si conferma come leader del mercato device nel primo trimestre 2004, ma il gap che la divide dalle altre compagnie ¿ come PalmOne e HP ¿ comincia a ridursi, specialmente fuori dai Paesi EMEA.
La quota di mercato Nokia all¿interno dell¿EMEA nel primo trimestre è del 48%, ma globalmente raggiunge solo il 28%.
Nei Paesi dell¿Europa, Medio Oriente e Africa, Nokia domina il segmento degli smartphone, con una quota del 73%, mentre PalmOne controlla soltanto l¿1%, dietro Motorola, SonyEricsson, Siemens e Orange.
Nell¿America del Nord, invece, la situazione si ribalta, con PalmOne che controlla il 37% del mercato e si lascia alle spalle Nokia (25%), Motorola (16%) e Samsung (15%).
Nell¿area Asia-Pacifico ¿ che rappresenta un terzo del mercato globale degli smartphone – la situazione della casa finlandese è simile, ma Nokia deve competere innanzitutto con Fujitsu (che utilizza i software Symbian), con Motorola in una posizione molto aggressiva.
Le evidenti differenze regionali possono avere un profondo impatto sulle future progressioni del mercato mondiale. È molto facile che le compagnie con una forte posizione di mercato in un dato territorio, diano per scontato il successo in altre regioni.
Un prodotto e un marchio accettato e diffuso in un Paese, però, potrebbero non ottenere lo stesso riscontro su mercati differenti per cultura ed economia.
Il settore degli smartphone e degli handheld in generale è tra quelli più critici anche in relazione agli accordi tra i diversi operatori.
È il caso della statunitense RIM, che solo dopo aver introdotto funzionalità come lo schermo a colori e aver esteso le partnership con operatori europei, è riuscita a entrare nella top ten dei vendor nel Vecchio Continente.
RIM, al primo trimestre 2004, si è piazzata al numero 4 della classifica mondiale, con l¿America del Nord a rappresentare l¿80% delle vendite, contro il 90% dello stesso periodo 2003.
La navigazione GPS ha dato nuovo impulso al mercato handheld nei Paesi EMEA, dove le vendite sono cresciute del 20% in un anno.
Allo stesso tempo, nel nord America e nell¿Asia Pacifico, le vendite sono crollate rispettivamente del 26% e dell¿11%.
Grazie a queste funzionalità, HP è riuscita a tenere testa a PalmOne per tre trimestri consecutivi.
A livello mondiale, però, PalmOne ¿ che ora dovrà affrontare l¿uscita di Sony dal settore ¿ continua a beneficiare di un ampio margine di distacco su HP, grazie alla sua solida posizione negli Usa.
¿E¿ importante ¿ spiega Rachel Lashford di Canalys ¿ che gli operatori tengano conto delle diverse tendenze regionali e diano sufficiente autonomia alle loro filiali per non risentire degli effetti negativi di decisioni prese da una società a livello centrale e poi applicate globalmente¿.
Canalys ha analizzato a fondo le differenze regionali nella diffusione dei cosiddetti ¿telefonini intelligenti¿: nel primo trimestre 2004, gli smartphone rappresentavano il 63% dei dispositivi mobili nell¿area EMEA, contro il 35% dell¿anno precedente, con gli handheld passati invece dal 40% al 29%.
Nella regione Asia Pacifico, la percentuale degli smartphone è cresciuta dal 30% al 69% in un anno, con gli handeld passati dal 53% al 27%.
Nel Nord America, invece, gli handheld ancora rappresentano gli apparecchi più venduti, ma sono lo stesso calati dall¿83% al 59%, con gli smartphone passati dal 10% al 23%.
Ad aggiungere fermento in un mercato già molto differenziato, anche l¿uscita di scena di Sony, che ha appena annunciato il ritiro dal mercato dei PDA Cliè, che continueranno ad essere venduti solo in Giappone.
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