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Le nuove sfide di Murdoch: il mercato dei media iracheno e i contenuti via Internet

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L¿Autorit&#224 provvisoria della coalizione (CPA – Coalition Provisional Authority) ha affidato uno studio sull¿avvenire dell¿audiovisivo iracheno a Tony Ball, uno dei principali luogotenenti di Rupert Murdoch.

La missione affidata dalla CPA all¿ex Direttore generale di BsksyB la Pay TV britannica di cui Murdoch &#232 azionista di maggioranza, &#232 chiara: esaminare le condizioni per la privatizzazione dell¿emittente televisiva irachena Al-Irakiya.

Per la CPA, c¿&#232 l¿urgenza di trasformare questo mezzo di propaganda al servizio dell¿amministratore civile americano, Paul Bremer, in una rete commerciale degna di questo nome.

Una fonte del governo britannico ha dichiarato che ¿La rete pubblica non potr&#224 sopravvivere solo con i finanziamenti pubblici. Per attirare degli investimenti, sar&#224 necessario guadagnarsi la fiducia del pubblico¿.

Ball, che ha lasciato i vertici della Pay TV per cedere il passo al figlio minore del tycoon, James Murdoch, &#232 rimasto consulente della News Corp.

Specializzato nella televisione satellitare, Ball era stato l¿artefice del successo della Pay TV, che conta oggi 7,3 milioni di abbonati.

Per rendere credibile la televisione irachena, Ball dovrebbe ispirarsi al modello di BSkyB, giudicata meno faziosa di Fox, la rete televisiva che la News Corp possiede negli Stati Uniti, molto vicina alle posizioni del presidente Usa George W. Bush.

Dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, il dipartimento di Stato ha creato l”Iraqi Media Network, che oltre alla televisione Al-Irakiya, conta anche due stazioni radio con sede a Baghdad e un quotidiano, Al-Sabah.

L¿operazione &#232 stata finanziata dal Pentagono. La societ&#224 di comunicazione Harris Inc., con sede in Florida, &#232 stata incaricata di gestire questo nuovo polo mediatico. Questa societ&#224, vicina al partito Repubblicano, viaggia in tandem con l”Office of Strategic Communications, l”organismo che si occupa della comunicazione della CPA.

Nel proprio lavoro di audit e di consulenza, Ball non potr&#224 fare a meno di non considerare le tensioni tra giornalisti iracheni e le forze americane e inglesi.

L¿iniziativa della designazione di Ball per questa missione proviene da Downing Street. C¿&#232 qualcosa dietro?

Per le elezioni, che dovrebbero tenersi nel 2005, Tony Blair spera sicuramente di poter contare sul sostegno di Rupert Murdoch, che controlla il 40% della diffusione della stampa quotidiana britannica.

Intanto negli Usa, &#232 in atto una nuova battaglia per Murdoch, molto pi&#249 piccola della grande sfida dell¿Iraq, ma non per questo meno importante.

Colui che ha trionfato nell¿era della televisione satellitare non intende farsi mettere da parte dal boom della banda larga. Attirato dalla prospettiva del downloading sotto tutte le forme, il grande pubblico sembra preferire sempre di pi&#249 l¿Internet broadband, che vanta una crescita in termini di abbonamenti che la Pay TV non pu&#242 che invidiare.

Rupert Murdoch, tuttavia, non appartiene sicuramente al genere di uomo che di fronte alla prima difficolt&#224 alza le braccia.

La News Corp &#232 il numero uno degli operatori della televisione via satellite negli Stati Uniti.

Da qui, a lanciarsi nell¿accesso Internet via satellite, per non perdere il posto di leader del mercato, il passo &#232 breve. Anche se questa tecnologia pone ancora delle grosse difficolt&#224.

News Corp &#232 ormai in concorrenza frontale con gli operatori del cavo e delle telecomunicazioni, che, anche se mantengono un ruolo forte nei centri urbani, restano di fatto molto pi&#249 deboli nelle zone rurali e periferiche.

Ed &#232 proprio qui, che la News Corp intende affermare il proprio primato.

Molto prudentemente, la societ&#224 ha cominciato a mettere a punto un sistema che pu&#242 essere utilizzato sia dalla televisione via satellite che dall¿Internet a banda larga.

Gli esperti del mercato sembrano tutti d¿accordo sulla necessit&#224 di accelerare il passo prima del 2005, visto che le domande di connessioni veloci sono in continuo aumento, anche se al momento, la pirateria di contenuti musicali e cinematografici falsa l¿interesse dei consumatori per la banda larga.

Ma sembra proprio che il futuro appartenga al video on demand.

Questa prospettiva non &#232 sfuggita a tycoon che si sta preparando a questo nuovo modo di consumo dei media.

Incominciando a sviluppare l¿Internet via satellite, la News Corp ¿ che possiede studios cinematografici e emittenti televisive ¿ si posizionerebbe sul mercato sia come fornitore di accessi che come fornitore di contenuti.

&#169 2004 Key4biz.it

Raffaella Natale

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