Europa
Da Parigi a Dublino, passando per Londra, questo fine settimana Internet è stato al centro di diversi avvenimenti scandalistici e drammatici, che hanno coinvolto insospettabili uomini d¿affari ma anche minorenni.
Partiamo dal fatto più clamoroso: la Gran Bretagna è ancora sotto choc per l¿incredibile verità venuta alla luce dopo un anno di indagini su quello che era sì considerato un caso anomalo, ma nessuno pensava così incredibile.
La vicenda ha per protagonisti due minorenni di Manchester, uno dei quali ha convinto l¿altro a ucciderlo, facendosi passare per una spia in quello che può essere considerato un caso di ¿suicidio su commissione¿.
I nomi dei protagonisti della vicenda sono stati ovviamente tenuti nascosti dalle autorità, quello che si sa è che i due si sarebbero incontrati in chat e uno di loro ¿ timido ma patito del web – avrebbe dato vita a un piano tanto macchinoso quanto seducente: fingendosi una spia dei servizi segreti britannici, infatti, è riuscito a coinvolgere l¿amico virtuale nel proprio omicidio-suicidio reale, tra l¿altro fallito per un pelo.
L¿incredibile vicenda si è svolta a Manchester nel giugno dello scorso anno, ma solo ora gli inquirenti sono riusciti a sbrogliare la matassa: l¿organizzatore ¿ che ora ha 17 anni – si era infatti finto un agente segreto donna per convincere l¿altro ¿ 15 anni – ad accoltellare una presunta spia in una galleria di Altringham.
La persona da uccidere era però lui stesso.
Subito dopo aver inflitto due coltellate alla vittima designata e aver pronunciato le parole ¿Ti voglio bene, fratello¿ così come gli era stato ordinato, l¿omicida ha telefonato alla polizia per confermare di aver mantenuto l”impegno, ma i colpi inferti non erano mortali e così le cose si sono un po¿ complicate.
Gli agenti non hanno creduto alle versioni della vittima e del carnefice e, attraverso il controllo delle immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso e degli oltre 58 mila messaggi scambiati dai due in rete, sono risaliti alla terribile verità.
I due hanno confessato e sono stati condannati rispettivamente a tre e due anni di affidamento.
Le altre vicende di questi giorni hanno invece come protagonisti business men insospettabili, finiti al centro delle cronache giudiziarie per storie che coinvolgono Internet e pornografia.
Il mondo dell¿alta finanza irlandese ha assistito sgomento alle dimissioni di Michael Soden, direttore generale della Bank of Ireland ¿ la seconda banca commerciale del Paese ¿ travolto dall¿onta per aver navigato su siti pornografici.
Soden ha ammesso di aver visitato, dal suo computer personale, ¿siti Internet il cui contenuto infrange la politica del gruppo su questa materia. Il contenuto di questi siti non era illegale, ma conteneva dei link a materiale per soli adulti¿.
Grande imbarazzo, dunque, e consapevolezza del fatto che il comportamento del direttore generale, oltre che poco consono a una carica così in vista nel mondo finanziario irlandese, ha violato la politica della Banca d¿Irlanda.
La decisione è maturata con ¿enorme dispiacere¿ e comunque in considerazione che ¿¿gli alti dirigenti devono essere giudicati secondo le norme più severe¿.
Diverso Paese ma scenario simile per la caduta nella polvere di Xavier Niel, presidente della società francese di Internet Iliad.
Niel è stato infatti arrestato con l¿accusa di frode e coinvolgimento in un giro di prostituzione.
Il presidente di Iliad avrebbe utilizzato fondi della società per investire in un ¿peep show¿ di Strasburgo che era la vetrina di un giro di prostituzione.
Iliad è stato quotato in Borsa con gran successo lo scorso gennaio, ma in seguito all¿annuncio del coinvolgimento di Niel nello scandalo ¿sexy¿, i titoli del gruppo – casa madre del provider Free, dell¿operatore fisso One.Tel e di Kertel – perdevano il 9,37% a 18,77 euro.
L¿affare, comunque, non coinvolgerebbe nessun altro dirigente della società, che nel frattempo ha nominato presidente ad interim Cyril Poidatz.
Da sottolineare, però, che Niel detine il 70% delle azioni del gruppo.
Infine, Internet è protagonista anche in Italia di una storia quanto mai attuale: una coppia infatti è naufragata perché il marito passava troppe ore davanti al computer, intrattenendo, tra l¿altro, diverse relazioni ¿virtuali¿ con altre donne.
Con questa motivazione, una donna di Cremona ha chiesto la separazione, stanca delle infedeltà telematiche di un marito che ¿ si legge negli atti depositati in Tribunale ¿ è stato completamente trasformato dal nuovo, costoso, ¿hobby¿.
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