Italia
Dalla Food Valley alla Silicon Valley, il passo è più breve di quanto si possa immaginare.
A un anno di distanza dall¿inaugurazione dell¿impianto di San Benedetto Belbo, in Piemonte, il progetto di rete wireless si consolida e si amplia, passando dalla fase sperimentale di una piccola cittadina di 190 abitanti, alla realizzazione di un progetto che abbraccia l¿intera Comunità Montana dell¿Alta Langa, con il coinvolgimento di 21 Comuni, a cui si aggiungono alcune frazioni.
La piccola comunità che non raggiunge i duecento abitanti si trova nella parte più remota della cosiddetta Food Valley.
L¿impianto ¿ che verrà inaugurato il prossimo 7 giugno – consiste in una infrastruttura abilitante una moltitudine di servizi, tra i quali larga banda, comunicazione dati, videosorveglianza, fonia e videocomunicazione, teleassistenza e protezione civile.
La Comunità Montana dell¿Alta Langa si è fatta carico della necessità di un adeguamento verso i più sofisticati e moderni servizi di telecomunicazione per un area che altrimenti rimarrebbe destinata all”isolamento culturale ed economico, riuscendo così ad integrare i vantaggi legati alla qualità di vita garantita da un piccolo centro con le innovative risorse tecnologiche della città. Un progetto di grande portata sociale.
L¿impianto dell¿Alta Langa vanta numerosi primati, il principale dei quali è l¿impiego su larga scala di soluzioni tecnologiche di avanguardia al servizio dei cittadini, nell¿ambito di una vera e propria strategia di sviluppo dalle immediate e vaste ricadute nella vita di tutti i giorni delle persone che risiedono nell¿area interessata dal progetto.
L¿innovazione tecnologica, che è alla base dell¿impianto, è garantita dall¿alto livello di flessibilità della rete, realizzata secondo uno schema destrutturato che consente di modificare la rete con grande agilità, e da una scalabilità illimitata, almeno a livello teorico: all¿aumento del numero dei client corrisponde infatti un incremento delle prestazioni generali, evitando un collasso del centro dati.
Si tratta di uno dei primi esperimenti al mondo di struttura wi-fi su modello ad hoc, un particolare tipo di rete magliata dove, a differenza della rete gerarchica, i dati fluiscono liberamente, con una diffusione dell¿accesso alle informazioni direttamente proporzionale all¿aumento delle connessioni. Diviene così possibile raggiungere tutti gli utenti garantendo pari costi e condizioni.
Rivoluzionario anche l¿utilizzo dell¿open source: una rete realizzata interamente con software libero, con tutti i vantaggi che questo comporta in termini di risparmio delle licenze, di flessibilità, poiché non è vincolata ad un hardware particolare, e di interoperabilità, grazie all¿utilizzo combinato con una vasta varietà di elementi, proprietari e non, che il codice aperto consente.
La rete copre una superficie di oltre 200 km quadrati e conquista il primato della più estesa distanza tra due punti interconnessi: infatti i due Comuni più lontani distano oltre 32 km, una distanza record per i ponti radio wi-fi 802.11b specie considerando le caratteristiche morfologiche dell¿area interessata.
Questa avanguardia tecnologica è assicurata dall¿utilizzo di una rete ibrida, ovvero un sistema che si avvale di più tecnologie – radio (wi-fi 802,11 b), satellitari bidirezionali (in due modalità, come ponte verso Internet e come rete punto-punto), e via cavo – cogliendo da ciascuna il massimo vantaggio offerto rispetto alla situazione particolare di impiego.
L”impianto realizzato si distingue inoltre per la sua completezza: la rete dati si affianca alla ridistribuzione della connettività Internet ed a un”impianto di videosorveglianza territoriale integrato ed automatico; inoltre abilita servizi di fonia su IP, video comunicazione e tutte le possibili gestioni documentali, come firma elettronica e sportelli informatici.
L¿impianto inoltre può dirsi ¿ecologico¿ in quanto l¿utilizzo dei ponti radio consente di evitare i lavori di scavo (talvolta deturpanti); inoltre le piccole potenze radio impiegate consentono l¿utilizzo di antenne dalle dimensioni molto ridotte, assolutamente non invasive, tali da non incidere negativamente sul paesaggio.
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