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Montano oltremisura i prezzi delle suonerie dei telefonini, grazie al successo riportato dai ringtones di qualità hi-fi.
Il lievitamento dei prezzi si spiega con le grosse percentuali, tra il 25-55%, trattenute dalle case discografiche sul prezzo di vendita al dettaglio.
Sul mercato della musica online attualmente l¿interesse è catalizzato dalla sfida tra i siti di downloading legali (iTunes, Napster, Rhapsody, Virginmega o OD2) e quelli gratuiti (KaZaA eCie). Ma presso il pubblico, al momento sono proprio le suonerie musicali per i telefonini che stanno avendo maggior successo.
Nel 2003, le entrate mondiali generate dai ringtones sono state stimate in 3 miliardi di dollari, che potrebbero arrivare a 5 miliardi nel 2007, secondo uno studio dell¿istituto di ricerca londinese Informa.
Cifre un po¿ sovrastimate, riferiva Gilles Babinet, presidente di Musiwave, a margine di una recente intervista, ma che dovrebbero rapidamente raggiungere l¿equivalente del 10% del mercato discografico, che nel2003 pesava 28 miliardi di dollari.
Le suonerie per i cellulari restano troppo costose. In Europa occidentale, il loro prezzo può variare da 1,15 euro sul sito F1-Live in Belgio, fino a 6euro su T-Mobile in Inghilterra, come rileva Informa.
Sul sito Virginmega.fr, è possibile comprare un ringtone via SMS per 1 euro. ma le maggiori vendite sono quelle che riguardano le suonerie mono o polifoniche.
Con l¿arrivo delle suonerie hi-fi, i prezzi lieviteranno ulteriormente e potranno essere fino a tre-quattro volte più alti dei brani venduti in Rete.
Per Informa, questi prezzi galoppanti sono determinati dall¿ingresso delle major discografiche nella cerchia degli aventi diritto.
Fino a oggi, gli autori, compositori e produttori, i soli ad avere dei diritti sulle suonerie mono o polifoniche, trattenevano circa il 10% delle vendite, cosa che lasciava una margine considerevole ai rivenditori.
Ma con le suonerie hi-fi, realizzate dai master (registrazioni originali), le case discografiche avranno un ruolo di primo piano, e sicuramente non si accontenteranno di una piccola percentuale sul prezzo dei vendita.
Secondo Informa, il 25-55% del prezzo di vendita al dettaglio delle suonerie hi-fi torna nuovamente nelle casse delle major discografiche.
Da evidenziare, che esiste un divario incredibile tra il prezzo di un ringtone e quello del downloading dei titoli all¿unità.
L¿interesse che si è sollevato intorno al business delle suonerie, può apparire smisurato, visto che comunque non si tratta altro che di prodotto derivato dalla fantasia, un mezzo promozionale, alternativo alla radio e la televisione e maggiormente mirato.
Cosa ancora più importante, il nascente mercato delle suonerie hi-fi non rischia di mettere in pericolo la gallina dalle uova d¿oro, svalorizzando la vendita della musica sul Web, già soggetta alla guerra dei prezzi?
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