Italia
In attesa di annunciare ufficialmente il lancio del 3G in Italia e in Spagna, il gruppo Vodafone ha pubblicato i risultati finanziari relativi al primo trimestre 2004.
La capogruppo ha registrato un utile in crescita del 19% e un fatturato di 33,5 miliardi di sterline e ha reso noto che l¿anno prossimo verserà agli azionisti 3 miliardi di sterline (4,48 miliardi di euro) nell¿ambito del programma di riacquisto delle azioni, lanciato a novembre 2003.
Vodafone Italia ha chiuso il primo trimestre 2004 con ricavi totali per 7.596 milioni di euro (+12% rispetto a marzo 2003) grazie all¿incremento del +13% dei ricavi da servizi pari a 7.218 milioni di euro a seguito dell¿aumento della base clienti e dei volumi di traffico, in particolare dei servizi dati, e nonostante l¿impatto dell¿intervento regolatorio sulle tariffe di interconnessione.
I ricavi dalla vendita dei telefoni cellulari e altri proventi sono pari a 378 milioni di euro.
I ricavi da Dati e Multimedia (SMS, MMS) della divisione italiana sono aumentati complessivamente del 34% attestandosi a 962 milioni di euro, con un¿incidenza pari al 13.3% dei ricavi da servizi (rispetto all¿ 11.3% del 31 marzo 2003).
Tale risultato, spiega la società in un comunicato, è riconducibile al successo degli SMS e al positivo contributo del traffico GPRS grazie ai servizi Vodafone Live! e alla Mobile Connect Card Umts.
I ricavi da traffico voce sono cresciuti del 10% a 6.256 milioni di euro.
A conferma del positivo andamento della gestione, l¿EBITDA (utili prima degli oneri finanziari, ammortamenti e tasse) è cresciuto del 19.7% raggiungendo i 4.025 milioni di euro.
La redditività sui ricavi totali (EBITDA margin) è quindi cresciuta dal 49% al 53%.
Vodafone Italia ha raggiunto i 21.137.000 clienti (+9% rispetto al 31 marzo 2003). Il 92% della customer base è costituta da clienti prepagati.
Il churn rate totale (tasso di abbandono dei clienti) è in leggero calo al 16.7% dal 17.3% dello scorso anno.
I telefoni Vodafone Live! hanno superato quota 1 milione, con un ARPU (ricavo medio per cliente) passato da 347 a 361 euro (+4%) annui sui dodici mesi al 31 marzo.
Tale risultato è dovuto alla crescita sia nel segmento abbonamenti (ARPU da 818 a 900 euro), sia nel segmento delle carte prepagate (da 298 a 309 euro).
¿Vodafone Italia ¿ si legge nella nota diffusa dalla compagnia – risponde alla crescita della competizione nel mercato italiano rafforzando gli investimenti nella catena di negozi e nel programma di loyalty Vodafone One che conferma il suo successo oltrepassando quota 9.6 milioni di iscritti, con una continua attenzione ai clienti ad alto valore e a quelli business. Queste azioni hanno permesso di ridurre il churn accrescendo al contempo l¿ARPU¿.
Tale risultato beneficia per 1.6 punti percentuali del positivo impatto della sentenza della Corte di Giustizia Europea in merito all¿illegittimità della norma istitutiva del contributo sui ricavi da servizi di telecomunicazioni, art. 20 L. 448/98.
L¿ulteriore miglioramento è dovuto alla riduzione dell¿incidenza dei costi di acquisizione e di retention sui ricavi da servizi scesa nell¿anno dal 3.4% al 2.8% e alle efficienze operative che sono riuscite a compensare l¿incremento dei costi di interconnessione dovuti all¿aumento dei volumi e del traffico roaming internazionale.
Il gruppo, intanto, dovrebbe lanciare entro questa settimana i servizi di terza generazione in Italia e in Spagna, dove le reti Umts sono aperte dallo scorso febbraio solo per la connessione via Pc portatile.
Vodafone sta cercando infatti di giocare d¿anticipo sui concorrenti in entrambi i Paesi, dopo aver cominciato a vendere ¿ alcune settimane fa – i primi telefonini 3G in Germania e Portogallo.
L”annuncio ufficiale, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe arrivare oggi a Londra, nell¿ambito della presentazione ufficiale dei dati di bilancio del gigante delle telecomunicazioni, guidato dal CEO Arun Sarin.
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