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L¿azienda americana che gestisce il database MATRIX, ha fornito al governo americano una lista di 120.000 potenziali terroristi. La notizia è arrivata da un¿organizzazione di difesa dei diritti civili.
Seisint, questo il nome della società incaricata di creare questo database, in alcuni documenti ufficiali, consultati dall¿American Civil Liberties Union (ACLU), attesta che questa lista ha già permesso di effettuare numerosi arresti.
L¿azienda ha messo a punto questo sistema subito dopo l¿attentato terroristico alle Twin Towers dell¿11 settembre 2001, apparentemente di propria iniziativa, secondo quanto dichiara l¿ACLU.
L¿organizzazione ha chiesto al governo di identificare le persone autorizzate ad accedere a questa lista di 120.000 nomi, e di chiarire le modalità d¿uso di questo tipo d¿informazioni.
L¿ACLU ritiene che questo sistema violi la privacy, consentendo alla polizia di investigare su milioni di cittadini a loro insaputa.
Barry Steinhardt, direttore del programma ACLU sulla vita privata e le tecnologie, ha dichiarato che ¿Le persone che si trovano su questa lista hanno ragione di preoccuparsi¿. Spiegando che ¿Essere semplicemente associati a una lista legata al terrorismo sarà sufficiente a nuocere¿ a questa gente.
Non è stato possibile contattare Seisint nell¿immediato per avere un commento. La specialità di quest¿azienda è la creazione di prodotti che permettono di analizzare rapidamente miliardi di dossier informatici per estrarne delle informazioni utili.
Secondo l¿ACLU, i criteri utilizzati per comporre questo database si basano sui profili dei terroristi dell¿11 settembre, e comprendono l¿età, il sesso, l¿etnia, i dati che figurano sulle patenti di guida, gli eventuali brevetti di volo, i precedenti in materia di credito e la prossimità con degli indirizzi e dei numero telefonici già noti alle forze dell¿ordine.
Seisint ha fornito alle autorità federali la lista delle persone ¿sospettate¿, dopo aver verificato la corrispondenza dei dati raccolti nei propri dossier con questi criteri di scelta delle informazioni e, secondo i documenti consultati dall¿ACLU ¿ per ottenere l¿autorizzazione si è dovuta richiamare alle leggi sulla libertà di informazioni ¿ l¿azienda in questione si vanta d¿aver contribuito anche a numerosi arresti.
Lo scorso anno, Seisint è stata incaricata di gestire un programma pilota per la messa in comune di informazioni sui terroristi, il MATRIX, che permette alle forze dell¿ordine di condividere milioni d¿informazioni e di passare al setaccio miliardi di dossier digitali per riuscire a individuare eventuali criminali.
L¿ACLU però mette in luce un aspetto alquanto inquietante del sistema: MATRIX non distingue tra le varie informazioni raccolte, sia che riguardino documenti pubblici, come le sentenze legali, o le informazioni legate alla patente di guida, o che si tratti dei precedenti in materia di credito e dei dati forniti dalla polizia, cosa che, secondo l¿associazione, può arrecare danno alle persone schedate.
Steinhardt ha ricordato che ¿Un principio base del diritto americano, è quello di non indagare sulle persone a meno che non vi sia ragione di farlo per fondati sospetti¿.
MATRIX è stato lanciato nel 2002 in 13 Stati, che raccolgono più della metà della popolazione americana, ma molti Stati hanno deciso di abbandonare il programma, per via dei costi troppo elevati e delle riserve che riguardano il rispetto della privacy.
Attualmente solo cinque stati continuano a utilizzarlo: la Florida, la Pennsylvania, il Connecticut, il Michigan e l”Ohio, che non rappresentano che il 19% circa della popolazione statunitense.
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