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La Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), il celebre studio cinematografico di Hollywood, famosa per il suo leone che ruggisce, festeggerà questo fine settimana il suo 80esimo compleanno.
La più celebre ¿fabbrica dei sogni¿ del mondo, che possiede una library di film impressionante, con cui si è guadagnata 200 premi Oscar e vanta un cenacolo di star prestigiose da Judy Garland, a Greta Garbo e a Elizabeth Taylor, festeggerà sabato i propri 80 anni, in una festa che a detta dei più sarà eccezionale, e che avverrà in concomitanza alla chiusura della 57esima edizione del festival di Cannes.
Fiore all¿occhiello del cinema americano e regina della commedia, la MGM è nata nel 1924 dalla fusione di tre società: Metro Picture Corporation (1915), Goldwyn Picture Corporation (1917) e Louis B. Mayer Pictures (1918).
Lo studio adottò come motto Ars Gratia Artis (L”arte per l”arte) e per emblema il leone “Leo” nel 1928.
La MGM che appartiene dal 1969 al miliardario Kirk Kerkorian, 87 anni, si è da sempre dedicata alla produzione e distribuzione di film, ma anche di serie televisive, alla musica a ai prodotti interattivi.
La filmacoteca è il proprio tesoro, sostengono gli esperti. Comprende più di 4.000 titoli, in particolare tutta le serie di ¿James Bond¿, la ¿Pantera rosa¿ e dei classici come ¿Il mago di Oz¿, ¿Casa Blanca¿, ¿La contessa scalza¿.
¿Il leone che ruggisce è divenuto uno dei loghi più noti e più preziosi del mondo¿, ha dichiarato, Marty Grove, giornalista di settore.
Sotto il pugno di ferro di Louis B. Mayer, primo direttore, e del capo della produzione Irving Thalberg, la MGM diventa il più potente studio dell¿industria cinematografica.
Negli anni ¿30, la MGM produce numerosi classici tra i quali “Grand Hôtel” che vince l¿Oscar come miglior film nel 1932, i primi ¿Tarzan¿.
Star come Greta Garbo, Joan Crawford, Clark Gable, Jean Harlow, Judy Garland, Mickey Rooney, Katharine Hepburn, James Stewart o ancora Spencer Tracy sono stati sotto contratto con la MGM.
Tra il 1936 e l¿inizio della Seconda Guerra Mondiale, la MGM produce tra gli altri ¿Via col vento¿ e il ¿Il Mago di Oz¿.
Nel 1945, un¿adolescente di 13 anni dagli occhi color ametista fa la sua apparizione sugli schermi di mezzo mondo con un film MGM: “National Velvet“. E¿ nata una stella, Elizabeth Taylor.
Il dopo guerra è l¿età d¿oro per la commedia musicale. I più grandi cantanti e ballerini entrano tra le file dello studio: Fred Astaire, Gene Kelly, Frank Sinatra.
Ma, tra gli anni ¿50 e ¿60, la MGM non viene risparmiata dalla crisi che colpisce i grandi studios.
La società cerca di mantenersi a galla producendo dei grandi cult della storia del cinema: “Ben-Hur“, “Il Dottor Zivago“, le varie serie di “James Bond” e la ¿Pantera rosa¿, cominciando a produrre dei programmi per la televisione.
I dirigenti si susseguono alla testa della compagnia senza riuscire a far seguire due anni consecutivi di utili.
Dopo gli anni ¿70, il ritmo della produzione di MGM si è considerevolmente rallentato. Uno degli ultimi successi del celebre studio è ¿La rivincita delle bionde¿.
Oggi, MGM rimane una preda ancora molto ambita. Lo studio, che al momento è alla ricerca di un acquirente, ha avviato trattative esclusive con Sony il gigante giapponese dell¿elettronica di consumo.
Sony, che ha confermato mercoledì il proprio interesse. Lo ha dichiarato il presidente della Sony Corporation of America, Howard Stringer, citato dal New York Times. La società avrà due settimane di tempo per la valutazione dell¿operazione.
In realtà la società giapponese ha già da tempo aperto alcune trattative informali con il Gruppo di Hollywood, e la sua offerta sarebbe sostenuta anche dai due operatori finanziari Providence Equity e Texas Pacific Group.
Una fonte, che ha chiesto di rimanere anonima, avrebbe confermato che la società giapponese, leader nell¿elettronica di consumo, avrebbe già affidato agli esperti l¿analisi dei bilanci della MGM.
Sony è già presente nel settore da anni, tanto che il business cinematografico conta per quasi il 10% del business complessivo del Gruppo.
Il Gruppo è infatti già proprietario dal 1989 della Columbia-Tristar, nota dal 1991 come Sony Pictures Entertainment, produttrice e distributrice di pellicole di successo.
Se confermata, una simile operazione avrebbe degli enormi vantaggi per il vecchio leone del cinema americano, che attualmente ha difficoltà a reggere la concorrenza sul mercato cinematografico.
L¿operazione è stimata in 5 miliardi di dollari. ¿Al momento nessun studio può paragonarsi a ciò che era nei suoi anni d¿oro, ma il leone continuerà a ruggire ancora per molto tempo¿, ha dichiarato Grove.
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