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Il Consiglio di amministrazione dell¿Isp paneuropeo Tiscali ha approvato ieri i risultati del primo trimestre 2004. In assemblea nella veste di nuovo CEO (Chief Executive Officier) Ruud Huisman, al posto di Renato Soru, che ha deciso di lasciare il suo incarico per candidarsi alla presidenza della Regione Sardegna alle prossime elezioni.
La società ha registrato 267,1 milioni di euro di ricavi, in crescita del 26% rispetto al primo trimestre 2003.
I ricavi totali di Tiscali nel primo trimestre 2004 sono stati pari a 267,1 milioni di euro, in crescita del 26% rispetto al primo trimestre 2003 e del 7% rispetto al trimestre precedente.
Archiviato il trimestre con un ebitda pari a 23,9 milioni di euro, il 9% dei ricavi, in crescita del 53% rispetto ai 15,6 milioni del primo trimestre 2003.
L¿ebitda risulta in flessione rispetto al dato del quarto trimestre 2003, pari a 27,6 milioni, a causa del momentaneo peggioramento del gross margin spiegabile con la forte crescita degli utenti Adsl principalmente in modalità wholesale.
In forte miglioramento anche l¿ebit (-27,2 milioni di euro), più che dimezzato il
risultato negativo del trimestre precedente.
Il primo trimestre 2004 è stato caratterizzato dalla crescita – esclusivamente organica – dei ricavi, sostenuta dalla forte evoluzione degli utenti della banda larga (+33.000 nuovi clienti a settimana), come ci informa la società in un comunicato.
In larga crescita il numero dei clienti Adsl. Nel trimestre ci sono stati 400.000 nuovi clienti.
Al 31 marzo sono stati raggiunti i 1.240.000 clienti, (+48% rispetto al trimestre scorso) con un tasso medio di 33.000 nuovi abbonati a settimana.
La crescita è continuata nel mese di aprile, i nuovi abbonati sono stati 80.000, per un totale di 1,32 milioni di abbonati Adsl. Gli utenti attivi dial-up sono 6,8 milioni.
Il successo dell¿offerta unbundling in Olanda e Danimarca ha consentito di raggiungere oltre il 50% e oltre l¿80%, rispettivamente, dei clienti Adsl in modalità unbundling, con una marginalità di circa il 70%, sostanzialmente più elevata rispetto alla modalità wholesale.
Il Gruppo prevede di beneficiare anche degli effetti dell¿offerta unbundling che dovrebbe essere lanciata entro la fine dell¿esercizio anche in Italia e Francia, dove sono in corso investimenti in rete e infrastrutture.
I ricavi generati dal segmento accesso, pari a 180,9 milioni di euro (68%,dei ricavi) crescono del 22% rispetto al primo trimestre 2003 e dell¿11% rispetto al
trimestre precedente.
I ricavi Adsl nel trimestre ammontano a 68 milioni di euro (38% dei ricavi accesso) quadruplicati rispetto al risultato registrato nel primo trimestre 2003, pari a 24 milioni di euro e al 16% dei ricavi.
I ricavi derivanti da servizi alle imprese, pari a 52,1 milioni di euro (20% dei ricavi) crescono del 52% rispetto al primo trimestre 2003 a fronte dell¿ampliamento del perimetro di consolidamento e delle sinergie derivate dall¿integrazione delle attività acquisite durante l¿esercizio 2003.
La crescita rispetto al trimestre precedente è del 4%. La società afferma che tale area di business si conferma come la seconda fonte di ricavi di Tiscali, fortemente sinergica con l¿area consumer. I ricavi da servizi voce, pari a 20,9 milioni di euro (8% dei ricavi) crescono del 34% rispetto al primo trimestre 2003 e sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente.
L¿evoluzione del fatturato dai servizi voce è dovuta alla crescita esterna generata dall¿acquisizione di npower nel Regno Unito consolidata a partire dal secondo semestre 2003.
In leggera contrazione (-5%) i ricavi da portale, pari 11,4 milioni di euro (4% dei ricavi), sia rispetto al primo trimestre 2003 che al quarto trimestre 2003 (-8%).
Questo risultato riflette gli effetti della rinuncia alla vendita di spazi pubblicitari legati ai cosiddetti dialler (i sistemi di connessione a Internet su numeri a tariffazione maggiorata nascosti dietro banner pubblicitari, che molto spesso generano aumenti incontrollati delle spese di connessione).
La società ci spiega che questa corrisponde a una precisa scelta di Tiscali sul fronte della sicurezza e tutela dei propri utenti.
I costi operativi ammontano a 103,7 milioni di euro. In valore assoluto, sono in leggera crescita rispetto al trimestre precedente (+3%) ma diminuiscono di un punto percentuale sui ricavi (39% vs 40%).
La società ci spiega che la crescita, rispetto al primo trimestre 2003, è principalmente dovuta a un incremento dei costi di marketing, pari a 40,5 milioni di euro, in funzione della crescita dei ricavi.
La perdita lorda nel periodo si è attestata a 52,1 milioni di euro, in forte miglioramento (+39%) rispetto alla perdita registrata nel primo trimestre 2003, pari a 85,3 milioni di euro e +35% rispetto alla perdita lorda del trimestre precedente pari a 80,3 milioni di euro.
Gli investimenti nel primo trimestre 2004 sono stati pari a 27,5 milioni di euro, di cui circa 20,2 milioni di euro imputabili a investimenti materiali e 7,2 milioni di euro in investimenti in beni immateriali.
Per l¿implementazione dell¿infrastruttura necessaria all¿offerta Adsl in modalità ULL in Olanda, Francia e Italia, sono stati effettuati investimenti pari a 12 milioni di euro.
Al 31 marzo 2004, Tiscali poteva contare su disponibilità finanziarie pari a 253,7 milioni di euro, mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 341,1 milioni di euro.
Infine, il Cda ha deliberato di nominare Ruud Huisman Amministratore Delegato del Gruppo, successivamente al suo ingresso nel Consiglio deliberato dall¿assemblea dello scorso 6 maggio.
Il Consiglio ha inoltre dato mandato al presidente Renato Soru di convocare un”assemblea straordinaria, per approvare un aumento di capitale da 150 milioni, per dotare la società di ulteriore flessibilità finanziaria nell”accesso a fonti di finanziamento disponibili sul mercato del capitali.
I risultati finanziari di Tiscali sono andati al di sotto delle attese degli analisti, che puntavano su un Mol in salita di oltre il 60%, proprio grazie al forte aumento degli abbonati alla larga banda. L”ebitda era infatti stimato pari a 26 milioni di euro mentre le attese erano meno forti per quanto riguardava i ricavi.
Questa mattina, infatti, all¿apertura dei mercati finanziari il titolo cedeva già l”1,25% a 3,94 euro.
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