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Grazie alle nuove funzionalità, sempre più avanzate, il telefonino si appresta a diventare un supporto molto importante anche per i servizi televisivi.
L¿arrivo sul mercato di apparecchi dotati di schermi grandi e a colori e batterie molto resistenti, unitamente al lancio della TV digitale terrestre in diversi Paesi, faranno da traino per una nuova generazione di servizi che trasformeranno il telefonino in una mini TV portatile.
Perchè questa visione diventi realtà ci vorrà ancora un po¿ di tempo, ma sono già in atto una serie di accordi è progetti che saranno presto in grado di trasformare i telefonini in televisori.
Secondo un nuovo rapporto condotto da IMS Research, i servizi per la televisione sul cellulare saranno utilizzati da circa 120 milioni di utenti entro il 2010. Entro questa data, i saranno consegnati circa 56 milioni di telefonini capaci di supportare questa funzionalità.
In tutto il mondo, sempre secondo la ricerca di IMS, i servizi televisivi si diffonderanno maggiormente in quei Paesi che utilizzano lo standard CDMA piuttosto che le tecnologie basate sul GSM.
Inoltre, gli utenti con accesso alle tecnologie cdma2000 1xRTT dovrebbero essere i più entusiasti fruitori delle applicazioni di mobile TV.
I servizi basati sulle tecnologie satellitari e ISDB-T, secondo le proiezioni, dovrebbero incidere su una porzione significativa della base utenti durante l¿arco di tempo preso in considerazione dallo studio.
Per quanto riguarda invece la diffusione geografica, sarà l¿Asia a registrare la maggiore penetrazione dei servizi televisivi via cellulare, seguita America, Europa, Medio Oriente e Africa.
Il primo apparato trasmittente compatibile con la tecnologia DVB-H (Digital Video Broadcast ¿ Handheld) è stato presentato nel mese di aprile, nell¿ambito del NAB 2004 di Las Vegas, dal consorzio europeo responsabile dello sviluppo degli standard per le trasmissioni televisive in formato digitale (Digital Video Broadcasting Project – DVB).
Lo standard sta acquistando sempre più consensi anche in Europa sia per le sue affinità con il DVB-T del digitale terrestre, sia perché consente una gestione del segnale televisivo attenta al risparmio di energia.
Oltre a portare una nuova forma di intrattenimento multimediale, questa tecnologia apre infatti nuove opportunità di mercato per le aziende di telecomunicazioni, di broadcasting e di tutti i protagonisti del mondo mobile multimediale: content provider, content aggregator, operatori di rete e produttori di handset, nonché per i nuovi attori, gli IP Datacaster operator.
L¿obiettivo finale è quello di creare la vera convergenza fra la TV e mobile, creando servizi con capacità migliori e nuove forme di interattività per la trasmissione di contenuti multimediali.
Nokia, ad esempio, ha già annunciato la possibilità di rendere compatibile il proprio smartphone 7700 con il segnale DVB-H, attraverso il sistema Nokia Streamer, in arrivo nei prossimi mesi sul mercato europeo, mentre la sud coreana Samsung e alcune società nipponiche stanno lavorando alla creazione dei primi chip per la ricezione del digitale terrestre europeo.
La casa finlandese, leader mondiale nella produzione di telefonini, è convinta infatti che la trasmissione televisiva è la prossima ¿big thing¿ della telefonia mobile.
La domanda esiste ed è anche molto forte, ha spiegato il direttore generale di Nokia Ventures Organization Seppo Sutela, ¿¿I nostri clienti vogliono che la tanto familiare TV si muova con loro, visto che ci troviamo nell¿era della mobilità. Nokia ritiene che la tecnologia IP Datacast possa fornire questa funzione in maniera affidabile, efficiente ed economica”.
¿…E¿ ora che l¿industria finalizzi gli standard, crei reti e apparecchi adatti e introduca contenuti interessanti per trasferire la televisione sul telefono cellulare¿, ha concluso Sutela.
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