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¿Favoloso terzo trimestre¿ per la News Corporation del tycoon Rupert Murdoch. Questo, il commento di Richard Greenfield, analista di Fulcrum Global Partners. La società archivia il trimestre con utili in forte crescita, spinta dalle vendite di DVD e dai ricavi pubblicitari televisivi.
E¿ certo adesso che i vertici del colosso dei media ¿rialzeranno le proprie previsioni¿.
Greenfield non si è infatti sbagliato, la società ha già rivisto al rialzo l¿utile operativo per l¿esercizio 2003-2004, che si chiuderà il prossimo mese di giugno, e che si prevede dovrebbe aumentare del 17-19% rispetto al 2003, contro il 10% annunciato precedentemente.
Questa modifica è intervenuta all¿indomani della pubblicazione dei risultati finanziari del terzo trimestre (chiuso a fine marzo) dell¿esercizio fiscale 2004.
Gli analisti si aspettavano un utile per azione di 27 centesimi, il Gruppo ha invece registrato 31 centesimi, contro i 23 centesimi di un anno fa.
In generale, i profitti netti trimestrali sono cresciuti del 69% a 465 milioni di dollari, contro i 275 milioni dello scorso anno. Il fatturato è aumentato del 19% a 5,2 miliardi di dollari, da 4,4 miliardi. Gli analisti avevano previsto un turnover vicino ai 5,04 miliardi di dollari.
A permettere la realizzazione di una così buona performance è stata fondamentalmente la crescita delle entrate pubblicitarie, che ha riguardato in particolare i network televisivi del Gruppo, i cui principali programmi hanno registrato degli eccellenti risultati in termini di audience, specie American idol sui talenti emergenti trasmesso da Fox Tv che ha trainato una grande raccolta pubblicitaria.
Gli utili del settore televisivo sono aumentati del 25% sull¿intero anno. La divisione cavo della News Corp – Fox Tv e Fox News Channel ¿ ha registrato una crescita dell¿utile operativo (+51% a 143 milioni di dollari) grazie ad un inaspettato aumento in termini di audience dei propri canali.
Un aumento vicino a quello registrato dal settore della stampa – Sunday Times e il New York Post – (+53% a 176 milioni di dollari) che si spiega anche questo con nuove entrate pubblicitarie.
La holding Fox Entertainment Group, di cui possiede l¿80,6% e che copre gli interessi americani della News Corp nel cinema, nella televisione e nel cavo, ha registrato un utile di 299 milioni di dollari, circa il 31% per azione, contro i 276 milioni (31 centesimi) dell¿anno prima.
Il fatto che l¿utile per azione sia rimasto invariato si spiega con un maggior numero di azioni messe in circolazione.
Il fatturato è aumentato del 5% a 2,84 miliardi di dollari contro 2,71 miliardi.
Per Fox Entertainment, Murdoch precede una crescita del 20% dell¿utile operativo annuo prima delle svalutazioni e degli ammortamenti.
Infine, l¿utile operativo della divisione cinema è aumentato del 6,5% grazia alla distribuzione in Dvd di diversi film di successo.
Davanti a questi ottimi risultati, il presidente del Gruppo Rupert Murdoch ha ammesso di voler creare un nuovo canale televisivo Fox prima della fine dell¿anno, anche se al momento non ha voluto rivelare i contenuti dei programmi.
Durante una teleconferenza, Murdoch ha detto agli analisti, evitando di entrare nei particolari, che la società seguirà la propensione naturale che la porta a un¿espansione delle attività del marchio Fox.
Gli analisti credono comunque che si tratterà di un canale via cavo di informazioni finanziarie.
Il Gruppo di Rupert Murdoch ha anche ridotto le perdite della Pay TV italiana Sky Italia, passate a 25 milioni di dollari da 106 milioni.
Andrew Baker, analista di Cathay Financial, ha osservato che la crescita è stata generalizzata, e che alla società va un plauso per essere riuscita a ridurre le perdite della Pay TV italiana, di cui News Corp controlla l¿80% mentre il restante è di Telecom Italia, più velocemente del previsto.
La società ha chiuso una stagione di risultati che l¿ha vista balzare in vetta ai più grandi Gruppi di media.
News Corp, che detiene una partecipazione nell¿operatore di Tv satellitare DirecTv, lo studio cinematografico 20th Century Fox, nel quotidiano New York Post, ha recentemente dichiarato che conta di spostare entro l¿anno la propria sede sociale e la propria quotazione dall¿Australia agli Stati Uniti, nella speranza di ampliare il proprio azionariato istituzionale americano.
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