Europa
L¿operatore mobile francese Orange ha avviato oggi i primi test commerciali dei servizi di telefonia mobile di terza generazione a Lille, la seconda città pilota dopo Tolosa.
Per effettuarli, la società ha selezionato 1.400 clienti ¿ tra cui 500 imprese ¿ che valuteranno la validità dei servizi che dovrebbero essere estesi al grande pubblico entro la seconda metà di quest¿anno.
Orange sta dunque rispettando il suo calendario di implementazione dell¿Umts che prevede il lancio commerciale, con la copertura dei venti maggiori centri urbani francesi e britannici, entro la fine del 2004.
La società ha però preferito non fornire alcuna data sicura per il debutto del 3G a Parigi, Lione e Marsiglia.
Dopo gli eccessi degli anni scorsi, infatti, quando ogni occasione sembrava buona per annunciare il lancio immediato del 3G, gli operatori puntano ora su un dispiegamento a piccole dosi, che li aiuti a rendersi conto dell¿effettiva qualità dei tanto attesi servizi.
Il lancio dell¿Umts, spiega il direttore generale di Orange Didier Quillot, deve rispondere a tre imperativi: ¿¿lo sviluppo dei servizi, l¿esistenza di una rete perfettamente interoperabile con le attuali GSM, e la disponibilità di un numero sufficiente di terminali a prezzi convenienti¿.
La mancanza di questi fattori ha finora ostacolato il lancio del 3G, che permette, tra le altre cose, di connettersi a Internet a banda larga e di effettuare video chiamate.
Per i test a Lille, i clienti pagheranno 15 euro al mese oltre al loro abbonamento GSM per un forfait di tre ore di comunicazione vocale e video e un accesso illimitato ai servizi multimediali (sms e mms).
¿Si tratta di fare un¿offerta semplice perché i clienti selezionati utilizzino effettivamente i servizi e ci possano poi comunicare le loro impressioni¿si tratta in pratica di una logica di laboratorio¿.
Riguardo il prezzo dei terminali, se questo resterà sui valori attuali ¿ circa 500 euro ¿ ¿¿bisognerà aiutare i clienti¿, dice Quillot.
A gestire la rete di Lille saranno Alcatel, che fornirà la piattaforma dei servizi e l¿infrastruttura radio, ed Ericsson per la tecnologia core delle reti.
Prima della fine dell”estate i servizi Umts saranno messi a disposizione degli utenti di Orange in altre 9 città con l”obiettivo di coprire il 90% della popolazione entro il 2009.
Il secondo operatore mobile francese, SFR, lancerà le prime offerte commerciali 3G il prossimo 12 maggio, ma solo per le aziende.
Il debutto col grande pubblico dovrebbe avvenire a giugno.
L¿operatore ha adottato la strategia della controllante britannica Vodafone e ha aggirato l¿ostacolo della mancanza di telefonini proponendo l¿allacciamento alla rete solo ai portatili equipaggiati di Connect Card.
All¿inizio di marzo di quest¿anno, l¿Autorità francese di regolazione delle tlc ha approvato lo slittamento del lancio dei servizi mobili di terza generazione alla fine di quest¿anno, allungando al contempo di 28 mesi gli obblighi di copertura imposti a Orange e SFR.
La decisione, che sposterà l¿obbligo di coprire almeno il 58% del territorio alla fine del 2005, deriva dalla constatazione delle difficoltà degli operatori nel rispettare i vincoli imposti al momento della concessione delle licenze.
Secondo i termini stabiliti nel 2001, SFR avrebbe dovuto lanciare i servizi entro marzo del 2002 e coprire il 75% della popolazione entro agosto 2003, mentre Orange doveva aprire le proprie reti a giugno del 2002 con una copertura del 58% entro agosto 2003.
Il governo d¿oltralpe ha dunque posticipato il tutto, prendendo atto delle difficoltà tecnico-economiche incontrate dagli operatori sulla strada della terza generazione.
¿Questi fattori esterni ¿ dice l¿ART ¿ sono comuni a tutta l¿Europa e hanno reso obbligatorio lo spostamento, valutato tra i 24 e i 30 mesi, della messa a punto e dell¿attivazione dell¿Umts¿.
A rinfrancare lo spirito degli operatori arrivano però le stime degli analisti: secondo Merrill Lynch quest¿anno si chiuderà con un aumento del 12% nelle vendite di cellulari che arriveranno a 560 milioni di unità. Nel 2005 la crescita dovrebbe toccare il 6% a quota 595 milioni.
Sulla cifra influirà la tendenza alla sostituzione dei vecchi modelli con i nuovi, dotati di schermo a colori, fotocamera e funzionalità 3G.
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