Europa
Nokia non sembra più interessata a far parte del WiMax Forum, l”organismo che controlla la compatibilità e l”interoperabilità dello standard 802.16.
Il gigante finlandese infatti non ha rinnovato la quota di partecipazione al Forum, di cui è stato fra i fondatori.
La notizia di certo non coglie di sorpresa, dal momento che da molti mesi, Nokia ha ridimensionato il proprio entusiasmo nei confronti della tecnologia di accesso mobile a Internet a banda larga, da molti considerata antagonista della telefonia 3G, facendo intendere che l¿entusiasmo generato dal WiMax sarebbe eccessivo.
Il WiMax consente di collegare gli hotspot pubblici e privati che offrono agli utenti l”accesso wireless a Internet mediante Wi-Fi. Secondo le previsioni, le reti WiMax si estenderanno per tratte radio fino a 50 km e offriranno la possibilità di trasferire dati, voce e video a velocità fino a 75 Megabit al secondo utilizzando canali da 20 MHz.
La tecnologia 3G, nonostante sia decisamente più veloce della maggior parte dei normali telefoni cellulari GSM attualmente in commercio, è circa 30 volte più lenta del WiMax e ha una capacità di copertura di 10 volte inferiore.
¿All¿inizio ¿ spiega Seppo Aaltonen, direttore della divisione wireless technology marketing di Nokia ¿ eravamo molto interessati, ma possiamo dire che dopo aver analizzato le prospettive della tecnologia non lo siamo più. La nostra adesso è una posizione di monitoraggio. La nostra priorità a breve termine e di implementare le tecnologie Wi-Fi e 3G¿il WiMax non è abbastanza maturo da coinvolgerci troppo¿.
Aaltonen ha aggiunto che Nokia continuerà a seguire il Wimax ¿molto attentamente¿, ma la società non è convinta del potenziale a breve termine della tecnologia.
¿Attualmente la tecnologia è stata un po¿ gonfiata. Secondo noi il suo reale sviluppo è ancora abbastanza lontano. Anche se è eccitante, noi dobbiamo essere realisti a riguardo¿.
Il punto di vista di Nokia contrasta decisamente con quello dei concorrenti come Alcatel e Siemens che il mese scorso hanno svelato i loro piani per entrare nel mercato entro il 2005, utilizzando i chip al silicio di Intel.
La visione anticipata da Intel prevede la distribuzione di silicio basato su standard per il networking WLAN e l”hardware WMAN 802.16 interoperabile e a costi contenuti.
Il silicio 802.16 (che sarà certificato da WiMax Forum), verrà sviluppato e distribuito da un ecosistema in crescita di produttori di apparecchiature e service provider wireless.
Anche la statunitense Motorola è convinta delle potenzialità della tecnologia. Secondo il responsabile della divisione wireless, Adrian Nemcek, il WiMax è una tecnologia dirompente e una grossa opportunità per gli operatori di rete fissa.
¿Credo che sarà la realtà per molti consumatori entro tre o massimo quattro anni ¿ dice Nemcek – Se il 3G non riuscirà ad affermarsi in questo lasso di tempo, avrà vita breve¿.
Nei giorni scorsi, inoltre, importanti ISP del calibro di BT, France Telecom, Qwest Communications, Reliance Telecom e XO Communications hanno reso noto il loro ingresso nel WiMax Forum.
¿Crediamo che le tecnologie WiMax abbiano un importante potenziale come estensione delle nostre offerte a banda larga ¿ dice Mick Reeve, Group Technology Officer di BT Group ¿ e che l¿interoperabilità sia un fattore essenziale in questo settore. Entrando nel Forum avremo la possibilità di partecipare concretamente alla definizione delle tecnologie e al modo in cui verranno usate¿.
Attualmente, un ISP può impiegare anche fino a tre mesi per fornire una rete di connessione a Internet: con le tecnologie 802.16 l¿accesso potrà essere effettuato in pochi giorni e a un costo decisamente inferiore.
Secondo le ultime ricerche delle società specializzate, ci vorrà almeno il 2006 perché gli operatori possano lanciare le offerte basate sul WiMax, ma uno studio presentato da ABI Research conferma il grande interesse delle aziende di settore verso la tecnologia.
Nel 2008, secondo le stime del presidente di Intel Paul Otellini, il 70% dei cellulari sarà abilitato al Wimax.
La ratificazione finale dello standard è attesa per la fine di quest¿anno, mentre i primi prodotti certificati dovrebbero arrivare sul mercato tra circa un anno.
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