La società umbra TeleUnit sbarca all¿Aim di Londra

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L”operatore umbro di telefonia wireless a banda larga TeleUnit, ex Telephonica, si quoter&#224 sull”Aim (Alternative Investment Market) di Londra il prossimo 19 maggio.

Lo ha comunicato la stessa societ&#224 nel corso di un incontro con la stampa.

Teleunit – la prima societ&#224 italiana a sbarcare sul listino britannico dedicato alle piccole aziende ¿spera di raccogliere 20 milioni di euro (3 dei quali da investire nell¿acquisto delle licenze e 17 per hardware e infrastrutture) e di raggiungere una capitalizzazione di mercato pari a circa 100 milioni di euro.

L” operazione – destinata esclusivamente a investitori istituzionali e professionali – avverr&#224 tramite l¿offerta in sottoscrizione di azioni di nuova emissione.

Nel corso del 2003 la societ&#224 ¿ che ha cambiato il suo nome da Telephonica a Teleunit per evitare confusione con la spagnola Telefonica – ha sviluppato una licenza di WLL (Wireless Locale Loop) per risolvere il problema dell”ultimo miglio Telecom, collegando gli utenti finali alle centrali, grazie al sistema radio, una tecnologia che consente soluzioni personalizzate di telefonia, invio dati, video conferenza e VAS.

¿”Siamo fiduciosi nell” operazione ¿ ha dichiarato il fondatore e direttore generale della societ&#224 Francesco CimicaLa nostra clientela e” rappresentata principalmente dalle Pmi per cui prevediamo un aumento delle connessioni a banda larga dalle 300mila del 2003 a oltre 500mila nel 2007¿.

Secondo quanto dichiarato ai giornalisti, la quotazione potrebbe interessare circa il 5% del capitale di famiglia, ma il tutto dipender&#224 dalla valutazione complessiva della societ&#224

L” obiettivo della quotazione &#232 molto ambizioso: il gruppo che in pochi anni p&#232riuscito a piazzarsi al terzo posto tra gli operatori di accesso diretto nel mercato dellabanda larga dietro Telecom Italia eFastweb, mira a raccogliere liquidit&#224 sufficiente per espandersi nelle regioni del centro Italia.

E per farlo, il listino della City &#232 di importanza strategica, in primo luogo perch&#233 rappresenta una vetrina unica per far conoscere la societ&#224 a livello internazionale, ma anche perch&#233 il Gran Bretagna il percorso burocratico per accedere in Borsa e” pi&#249 semplice.

¿Il listino dell”Aim ¿ spiega Cimica – &#232 dedicato alle aziende in forte crescita e con progetti di espansione molto validi e concreti. Non si tratta dunque della copia anglosassone del nuovo mercato italiano¿.

A gestire l¿operazione per la clientela istituzionale in Italia sar&#224 Twice Sim, mentre Market Capital sar&#224 l¿advisor finanziario italiano dell”emittente.

Il collocatore e advisor a Londra sar&#224 Daniel Stewart.

Teleunit, di propriet&#224 della famiglia Cimica, &#232 stata fondata nel 1997 e conta attualmente un organico di 50 dipendenti.

Nel 2000, il gruppo ha acquisito la licenza nazionale di operatore nelle telecomunicazioni e dal 2002 ha esteso le proprie attivit&#224 prima nel mercato dei numeri ”premium” (generando in un anno ricavi pari a 30 milioni di euro) e poi nel WLL in Umbria.

A partire dal mese di ottobre 2003, infine, &#232 iniziata l”attivit&#224 di rivendita di traffico telefonico internazionale attraverso le carte pre-pagate, che ha generato ricavi per 1 milione di euro nel quarto trimestre 2003.

¿La liberalizzazione del mercato nel 1998 ¿ spiega Cimica ¿ ha favorito l¿ingresso di nuovi operatori che comunque nella maggior parte dei casi basano il proprio business sull¿affitto di linee Telecom e non danno una vera alternativa di collegamento nel cosiddetto ultimo miglio. Telephonica invece percorre l¿ultimo miglio attraverso un sistema di onde radio¿.

La societ&#224 mira in primo luogo a estendere il servizio anche all¿utenza domestica (sono previsti nel 2004 investimenti per oltre 20 miliardi di euro) e poi ad acquisire licenze per operare in Toscana, Marche, Emilia Romagna e Lazio a partire da oggi fino all” estate 2005.

Il gruppo ha chiuso il 2003 con un utile prima delle tasse di 3,8 milioni di euro (dai 3,2 dell” anno prima e 223 mila del 2001), un MOL di 5 milioni (contro i 4 nel 2002 e 188 mila nel 2001) e un giro d” affari di 44,3 milioni di euro (dai 37,5 del 2002 e dai 5,2 del 2001).

&#169 2004 Key4biz.it

Alessandra Talarico

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