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Il mercato mondiale della telefonia mobile continua la corsa iniziata alla fine del 2003. Al primo trimestre di quest¿anno si è registrata infatti una progressione del 40% su base annua, con 153 milioni di unità vendute.
Il dato più significativo che emerge dall¿ultimo rapporto della società di ricerca Strategy Analytics, è lo scivolone della finlandese Nokia che, nel corso dell¿ultimo trimestre, ha registrato un profondo calo sia in termini di quota di mercato che di profitti.
Nel tentativo di rimediare e recuperare il terreno perduto, la società ¿ che tuttora resta leader del mercato ¿ ha deciso di abbassare il prezzo dei telefonini fino anche al 25% per i cellulari di fascia bassa.
Secondo il Financial Times, che riferisce quanto riportato dai rivenditori di telefonini, Nokia ha nettamente abbassato i prezzi per affrontare la sempre più agguerrita concorrenza dei rivali che, approfittando del boom del settore, viaggiano invece a gonfie vele.
Tra questi, Samsung e SonyEricsson.
Nokia, con 44,7 milioni di cellulari venduti, controlla attualmente il 29,2% del mercato, contro il 34,8% sull¿insieme del 2003.
Nel corso del primo trimestre 2004, la società ha registrato un calo dei profitti del 2%, nonostante previsioni di crescita del 3-7 per cento, a causa della mancanza di modelli attraenti nella fascia di prezzo medio.
La decisione di abbassare i prezzi dei telefonini ¿ dicono gli osservatori ¿ pagherà sul breve periodo perché consentirà all¿azienda di dare nuovo impulso alle vendite e di riguadagnare quote di mercato al secondo trimestre, ma sul lungo termine potrà anche rivelarsi un boomerang.
Già nel primo trimestre di quest¿anno infatti i margini dei telefonini si sono ridotti al 25,6%, dal 28% del trimestre precedente e nei prossimi tre mesi si potrà verificare un ulteriore calo anche di cinque punti.
Nokia ha comunque fatto sapere che le carenze nel portafoglio prodotti verranno compensate dalla presentazione ¿ nel corso di quest¿anno ¿ di 40 nuovi modelli, sei dei quali sfrutteranno la passione mondiale per la forma a ¿conchiglia¿.
L¿azienda spera comunque che l¿introduzione sul mercato dei modelli di terza generazione le permetteranno di rialzare i prezzi e riacquisire margini.
Il mercato mondiale della telefonia mobile, ora più che mai, è caratterizzato da un¿aggressiva guerra dei prezzi, messa in atto dai fornitori asiatici che continuano a guadagnare forza grazie a telefonini molto competitivi sia in fatto di prestazioni che di prezzi.
Della crisi di Nokia, però,sembra aver approfittato anche l¿ex numero uno del mercato mondiale, la statunitense Motorola, spodestata proprio dalla finlandese nel 1998.
Motorola controlla attualmente il 16,5% del mercato ¿ con 25,3 milioni di apparecchi venduti ¿ contro il 14,5% dell¿insieme del 2003.
La forte crescita di Motorola è attribuibile alle eccellenti performance dei modelli Iden negli Stati Uniti e al rinnovamento portato avanti sui mercati europei.
Al terzo posto della classifica mondiale costruttori, la coreana Samsung, con il 13,1% del mercato al primo trimestre, contro il 10,8% di tutto lo scorso anno e il 12,1% del primo trimestre 2003.
Significativo anche il fatto che Siemens si conferma sì al quarto posto, ma con livelli di crescita piatti rispetto allo scorso anno: la quota del produttore tedesco al primo trimestre è rimasta pressoché invariata rispetto al 2003, mentre dietro ¿ a contendersi la quinta posizione ¿ SonyEricsoon e la coreana LG con una quota del 5,7% del mercato ciascuno.
Più in generale si può certamente affermare che il mercato dei telefonini è stato dopato dalla forte domanda di rinnovamento degli apparecchi sui mercati occidentali e dalla crescita della richiesta nei mercati emergenti.
Secondo Strategy Analytics, il 2004 continuerà all¿insegna della crescita dei volumi globali di vendita, con previsioni che parlano di 586 milioni di unità vendute su tutto l¿anno.
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