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Le tecnologie WiMax continuano a suscitare l¿interesse dell¿industria delle telecomunicazioni, con cinque grandi nomi che vanno ad unirsi all¿organizzazione che controlla la compatibilità e l”interoperabilità dello standard 802.16.
BT, France Telecom, Qwest Communications, Reliance Telecom e XO Communications hanno infatti reso noto il loro ingresso nel working group WiMax Forum.
Attraverso il lavoro del Forum, le economie di scala rese possibili dai prodotti interoperabili basati sullo standard, spingeranno costi e performance a livelli irraggiungibili da approcci di tipo proprietario. Di conseguenza, i service provider di tutto il mondo potranno fornire servizi dati, voce e video in modo più economico sia agli utenti residenziali che a quelli business.
¿Crediamo che le tecnologie WiMax abbiano un importante potenziale come estensione delle nostre offerte a banda larga ¿ dice Mick Reeve, Group Technology Officer di BT Group ¿ e che l¿interoperabilità sia un fattore essenziale in questo settore. Entrando nel Forum avremo la possibilità di partecipare concretamente alla definizione delle tecnologie e al modo in cui verranno usate¿.
La presenza nel Forum di service provider di tutto il mondo, rappresenta una grande opportunità per l¿accesso broadband nei maggiori mercati.
Con circa l¿85% del mercato dei fornitori e ora alcuni dei maggiori service provider impegnati nello sviluppo dello standard, è chiaro che il WiMax ha le carte in regola per poter fornire la banda larga a livello universale.
L¿ingresso di questi nuovi attori diventa fondamentale dal momento che i test per la certificazione e l¿interoperabilità dello standard stanno per essere avviati, in vista del lancio dei primi prodotti entro il 2005.
Come conseguenza dell¿ingresso di questi cinque service provider, il WiMax Forum ha dato vita al
Service Provider Working Group, una commissione che servirà come opportunità per le aziende che vogliono fornire il loro contributo ai vari prodotti e alle esigenze di spettro e per assicurarsi che i propri specifici bisogni siano supportati nei documenti tecnici del WiMax.
¿Il supporto dei fornitori di accesso è molto importante per accelerare la produzione e l¿entrata sul mercato di attrezzature certificate¿, spiega Dean Chang, che presiede il gruppo di lavoro dei service provider.
I service provider ora rappresentano il 25% dei 98 membri del WiMax Forum, che annovera tra i suoi membri le più importanti aziende hi-tech mondiali: da Alcatel a Siemens, da Fujitsu ad Aperto Networks.
Anche Intel ha annunciato che avrebbe incluso il WiMax in alcuni dei suoi chip a partire dalla seconda metà di quest¿anno, dicendosi convinta che lo standard arriverà sul mercato nel 2005.
Intel ¿ ha dichiarato Sean Maloney, general manager della divisione wireless di Intel – ha investito 300 milioni di dollari l”anno scorso sui chip Centrino, ottimizzati per il wi-fi e 4 miliardi di dollari nel settore delle comunicazioni senza fili. La società di Santa Clara, in California, ha testato l”efficienza della tecnologia Wimax connettendosi, a 7Mbit al secondo, con un ricevitore posizionato a 20 km di distanza, nelle colline vicino la Silicon Valley
Nel 2008, secondo le stime del presidente di Intel Paul Otellini, il 70% dei cellulari sarà abilitato al Wimax.
Secondo le previsioni, le reti WiMax si estenderanno per tratte radio fino a 50 km e offriranno la possibilità di trasferire dati, voce e video a velocità fino a 75 Megabit al secondo utilizzando canali da 20 MHz. Il raggio tipico delle celle radio arriva fino a 7,5 km, e lo standard permette anche la mobilità limitata del tipo ¿nomadico¿.
Le tecnologie WiMax, da molti considerate antagoniste del 3G, stanno comunque cominciando a interessare anche gli operatori mobili. Il gigante britannico Vodafone, ad esempio, ha reso noto recentemente reso noto che avrebbe ¿eventualmente¿ supportato lo standard nella sua linea di prodotti per la trasmissione dati.
Le reti WiMax, basate sugli standard IEEE 802.16, rappresentano dunque una grande opportunità sia per gli operatori del fisso che per quelli mobili che potranno così inserirsi in nuovi segmenti del mercato dell¿accesso a Internet, nonché offrire servizi in quelle aree dove non è possibile fare scavi per porre i cavi.
La tecnologia è considerata un supplemento estremamente pratico al DSL e all¿Umts dal momento che, appunto, consentirà di diffondere Internet ad alta velocità senza avviare dei cantieri per sotterrare migliaia di chilometri di cavi e fibre ottiche.
La diffusione della tecnologia, però, è ancora lontana dall¿essere realtà: attualmente, infatti, non esiste nessun prodotto certificato, nonostante molte aziende dicano di avere già a disposizione attrezzature aderenti allo standard.
¿A questo stadio ¿ dice un analista di Jupiter Research ¿ il WiMax è soltanto l¿ultima delle tecnologie di accesso all¿ultimo miglio¿.
C¿è ancora molto da fare e da aspettare, dunque,e sarebbe opportuno non pubblicizzare oltre la nuova tecnologia per evitare la creazione di una nuova bolla speculativa attorno a uno standard non ancora certificato.
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