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Sembra sempre più difficile ricomporre la situazione che si è creata ai vertici Rai. Ieri si è riunito il Cda dell¿azienda sotto la presidenza del consigliere anziano Francesco Alberoni, che ha approvato all¿unanimità il seguente ordine del giorno: ¿il Cda si rammarica dell¿incidente di ieri e ancor di più deplora l¿esibizione pubblica e la strumentalizzazione politica di colloqui e documenti, recando così grave danno alla Rai. Ciò avviene in una fase di positivo rilancio della Rai, riconosciuto dall¿intero Consiglio. Il Cda invita la Presidente a portare le controversie nella sede istituzionalmente competente, ovvero nel Consiglio, recuperando la sobrietà dei toni, la serietà dei gesti e la responsabilità dei ruoli¿.
Successivamente il Consiglio, come si legge in una nota che l¿azienda ha diramato alla stampa, ha preso atto ¿con viva soddisfazione¿ dei risultati della prima riprevisione trimestrale che, come sottolinea la delibera, ¿accrescono la solidità economico-finanziaria ed editoriale dell¿azienda¿.
La prima riprevisione del budget 2004 di Rai Spa, elaborata sulla base dei dati dei primi tre mesi dell¿anno, presenta un netto miglioramento dei risultati, anche rispetto al bilancio 2003. Il buon andamento degli ascolti ha portato un notevole incremento degli introiti pubblicitari (14% circa) che uniti agli interventi di ottimizzazione dei costi comportano un risultato netto di circa 27 milioni di euro, cioè 6.5 milioni di euro in più rispetto alla chiusura d¿esercizio 2003, pur in presenza di un impegno economico di 137 milioni di euro per l¿acquisizione dei diritti sportivi per Olimpiadi ed Europei di calcio.
Migliorano quindi ancora gli indicatori, come l¿Ebitda che sale a 428.1 milioni di euro, migliorando rispetto all¿analogo periodo del 2003, e l¿Ebit che sale da 81.9 a 135.1 milioni di euro.
Il Cda della Rai ha anche approvato all¿unanimità, su proposta del consigliere Marcello Veneziani, un ordine del giorno sulla necessità che nella programmazione Rai siano evidenziati gli aspetti positivi della vita italiana.
Nel documento si sottolinea l¿importanza che dai palinsesti Rai emerga più nettamente una strategia finalizzata ad un forte rilancio del ruolo culturale del servizio pubblico radiotelevisivo.
¿Questo Cda ¿ si legge nel documento – formato in larga parte da studiosi ed intellettuali, ha una ragione in più per sostenere la necessità di prevedere nuove iniziative e nuovi indirizzi per promuovere la creatività, la cultura popolare, l¿arte, la lettura, ossia tutto ciò che concorre alla crescita civile e culturale del Paese¿.
Questo significa non permettere che la Tv pubblica possa essere identificata con la Tv dei reality show, con il solo obiettivo di battere la concorrenza nella guerra degli ascolti.
Il Direttore Generale ha assicurato la piena adesione al documento.
Il Consiglio ha successivamente chiesto al Direttore Generale, per ovvi motivi di sicurezza, vista la delicata situazione internazionale conseguente anche alle richieste pervenute per il rilascio dei tre cittadini italiani ancora in ostaggio di gruppi terroristici in Iraq, di disporre affinché le manifestazioni e il concerto previsto per il primo maggio siano trasmessi in diretta-differita ¿¿in modo da cautelarsi contro l¿eventualità di fatti che possano mettere a repentaglio la vita dei tre ostaggi italiani, e anche per permettere il rispetto delle normative vigenti per la campagna elettorale¿.
Ci sarà quindi una ripresa integrale di quello che accade sul palco di piazza san Giovanni la cui messa in onda verrà posticipata, spiega la direzione generale Rai.
La differita “servirà ad avere un tempo minimo per eventuali correzioni tecniche“, dice il documento.
Ieri, in un video trasmesso dalla Tv Al Arabiya in cui appaiono i tre ostaggi, i rapitori hanno chiesto al popolo italiano di manifestare contro la politica del governo Berlusconi in Iraq, e hanno dato un ultimatum di cinque giorni.
La decisione non è però stata condivisa dalla federazione dei discografici FIMI.
¿Si tratta di un precedente molto grave¿, sostiene la Fimi in un comunicato, commentando la decisione della differita.
¿La Rai – dice Enzo Mazza, direttore generale della Fimi – impone un”inaccettabile misura restrittiva della libertà di espressione che punisce la musica italiana¿.
Riguardo alla polemica che riguarda invece più direttamente il presidente Lucia Annunziata e il Consiglio, ricordiamo che nasce dalla recente intervista di Paolo Bonolis al serial killer Donato Bilancia, mandata in onda nell¿ultima puntata di Domenica in.
La Annunziata non ha condiviso la scelta di ospitare una simile intervista, che ha sollevato diverse polemiche da parte delle famiglie e delle associazioni dei consumatori.
Il presidente è convinto che l¿intervista a Bilancia sia “sintomo di gravi disfunzioni aziendali“, e ¿rischia di essere un punto di non ritorno per le linee culturali dell”attuale Rai¿, esprimendo la propria contrarietà a che Domenica In ospiti nuovamente un¿intervista al noto serial killer che con lucida freddezza uccise nell¿arco di sei mesi, fra il 1997 e il 1998, ha commesso 17 omicidi e per questo è stato condannato a 13 ergastoli e 28 anni di reclusione.
A riguardo c¿è stato tra la Annunziata e il Direttore generale Flavio Cattaneo un duro scambio di battute.
Nella lettera inviata alla stampa, il presidente scrive: ¿Credo che il mio lavoro di presidente di garanzia si fermi al di qua dall”essere minacciata. Per cui informo te e il Consiglio che lascio l”edificio e farò ritorno solo se e quando qualche Autorità di questo Paese avrà la bontà di farmi capire per quali ragioni io devo sopportare tutto questo”.
Cattaneo ha prontamente replicato, ammettendo di aver esagerato con le parole, ma di non aver minacciato la Annunziata. Sono ¿scattato, al di là delle mie intenzioni, perché dopo un anno di continue provocazioni mi hai nuovamente offeso, affermando che io ”non sono in grado di gestire questa azienda¿¿.
La Annunziata riporta nella lettera anche alcune frasi che Cattaneo le avrebbe rivolto durante una telefonata, che i due si sarebbero scambiati proprio in occasione della polemica che ha seguito l¿intervista al serial killer Bilancia.
Il presidente Rai dice che Cattaneo al telefono le avrebbe detto: ¿¿tu non mi hai ancora visto incazzato, ti faccio vedere i sorci verdi e ti caccio a calci in culo¿.
Cattaneo ha risposto in una nota di non aver mai minacciato il presidente, ma di essere “scattato al di là delle mie intenzioni dopo un anno di continue provocazioni”.
Il Dg ieri ha fatto recapitare presso l¿abitazione della Annunziata 24 rose bianche, accompagnate da un biglietto dai toni distensivi con l”invito a superare i limiti delle rispettive caratterialità per il bene dell”azienda.
Ma pare che la Annunziata non abbia colto, ha infatti deciso di non presiedere la riunione del Cda di ieri.
Dalla parte della Annunziata si è schierata diversa gente. Ieri nella sede Rai di Viale Mazzini sono apparsi, nei corridoi e nelle bacheche, volantini anonimi di solidarietà a Lucia Annunziata.
A Flavio Cattaneo, invece, sono arrivate le telefonate di solidarietà di dirigenti della Rai e di esponenti politici della Cdl.
In merito alla vicenda è intervenuto anche il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza, Claudio Petruccioli, che ha scritto ai consiglieri Alberoni, Veneziani, Rumi e Petroni ricordando che ¿alla presidente è stato attribuito, fin dalla sua nomina nel Cda, particolare compito di garanzia, essenziale all”equilibrio e all”integrità dei vertici della Rai, soprattutto nella fase delicata di una campagna elettorale¿.
Petruccioli invita quindi i consiglieri ad assumere ¿anche posizioni volte a consentire alla presidente di riprendere il pieno esercizio delle sue funzioni con piena dignità e con la necessaria solidarietà¿.
Dopo aver osservato, infine, che ¿si deplora chi ha reso pubbliche le minacce ricevute e non chi le ha formulate¿, il presidente della Commissione di vigilanza rileva che ¿nell”ordine del giorno approvato oggi (leggi ieri, ndr) non trovo neppure l”equivalente del rammarico e delle scuse che mi sembrano implicite nell”omaggio floreale del dottor Cattaneo¿.
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