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Con l¿arrivo sul mercato di telefonini ¿intelligenti¿ dalle funzionalità molto complesse, si fa sempre più accesa la competizione tra i produttori di sistemi operativi adattati alla telefonia mobile.
I sistemi operativi costituiscono l¿interfaccia tra l¿apparecchio e l¿utente e hanno lo scopo di gestire le risorse del sistema di elaborazione e coordinare le operazioni nel modo più semplice e immediato.
Il mercato dei software per cellulari è ancora costituito al 98% da sistemi proprietari, concepiti e gestiti cioè dalle case costruttrici.
Il restante 2%, pari a circa 10 milioni di apparecchi ¿smart¿, è conteso in primis da Symbian, Microsoft e Linux.
Tra gli operatori e i costruttori, erano in molti a temere che l¿arrivo di Microsoft avrebbe contribuito a creare un nuovo monopolio nel settore della telefonia mobile. Ma i dubbi sono svaniti alla luce dei dati di vendita.
Secondo Abi Research, infatti, il concorrente più accreditato alla leadership del settore non è né sarà l¿azienda di Bill Gates, ma il consorzio britannico Symbian – controllato al 63% da Nokia – che continuerà a trarre vantaggio dalla ritrosia degli operatori nei confronti del colosso di Redmond, il cui software ¿ già piazzato sui telefonini Motorola ¿ ha comunque riscosso un discreto successo.
Symbian OS, allo stato attuale, sembra non avere rivali che possano minacciare la sua posizione sul mercato. Nel 2003, sono stati venduti, in tutto il mondo, 6,67 milioni di terminali basati sul sistema operativo.
Secondo i dati forniti dalla stessa azienda, l¿85% dei produttori di telefonini hanno chiesto e ottenuto la licenza di Symbian.
A questi livelli, Symbian OS può essere ormai considerato di fatto uno standard industriale, liberamente ammesso dalla stragrande maggioranza dei produttori.
Nei prossimi due anni, inoltre, Microsoft perderà terreno per la sua strategia di imposizione del marchio a discapito della flessibilità della licenza.
Ragion per cui gli analisti si dicono convinti del fatto che il colosso informatico non riuscirà a raggiungere i propri target che prevedono la vendita di 4 milioni di smartphone entro la fine del 2004, 100 milioni entro i prossimi tre anni.
Adesso, però, con Nokia che punta al controllo assoluto del consorzio Symbian, chi dice che le case costruttrici non comincino a considerare anche questa piattaforma come una minaccia?
Il problema è concreto e spinoso e rischia di bloccare il successo ottenuto negli ultimi mesi dagli smartphone.
I sistemi operativi proprietari limitano la funzionalità degli apparecchi e, di conseguenza, la loro diffusione sul mercato. Gli operatori e i costruttori infatti vogliono mantenere il controllo sul loro prodotto senza ingerenze di sorta.
Ma, di fatto, sono i consumatori a decretare il successo di un prodotto, che il più delle volte dipende dalla sua facilità d¿uso e dalla sua flessibilità.
La domanda di smartphone è cresciuta in modo significativo proprio grazie alla funzionalità degli apparecchi, dotati di ampi schermi, menu di navigazione molto migliorate e piattaforme sulle quali si possono aggiungere applicazioni in modo relativamente semplice.
Tutte queste capacità, spiegano gli analisti, sono limitate dalla massiccia presenza di sistemi operativi proprietari.
Secondo Abi Research, entro il 2008, saranno 150 milioni gli smartphone venduti, un numero di 15 volte superiore rispetto alle vendite di quest¿anno.
Per quanto riguarda Linux, ABI ritiene che il sistema è, sì, altamente personalizzabile, ma non così standardizzabile come Symbian e la sua frammentazione ne rallenterà la crescita.
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