Europa
Il conglomerato asiatico Hutchison 3G, che commercializza i servizi mobili di terza generazione col marchio 3, ha deciso di fare marcia indietro e vendere i telefonini della casa finlandese Nokia, nonostante gli apparecchi non supportino le videochiamate ¿ servizio di punta dell¿operatore.
In un primo momento, Hutchison aveva preferito non distribuire i telefonini Nokia, modello 7600, ma evidentemente, la carenza di terminali a supporto delle tecnologie di terza generazione ha fatto cambiare idea al colosso, pioniere dell¿Umts in Europa.
Inoltre, la maggiore società britannica distributrice di telefonini, la Carphone Warehouse, ha riferito di stare vendendo migliaia di questi modelli alla settimana, suggerendo implicitamente che la videofonia non rappresenta ancora l¿interesse principale degli utenti.
Gareth Jones, COO di 3 UK, ha fatto sapere che la società, primo operatore mondiale a fornire i servizi di videofonia, ha maturato la scelta di ricorrere ai terminali Nokia dopo aver preso atto della forte domanda dei servizi.
Il gruppo distribuirà gli apparecchi attraverso gli oltre 3.200 punti vendita della Gran Bretagna.
Il gruppo finlandese, intanto, è determinato a rispondere con i fatti alle critiche sollevate negli ultimi giorni dalla pubblicazione di risultati trimestrali al di sotto delle aspettative.
Nokia tra l¿altro era stata già fortemente criticata durante il salone tecnologico CeBit di Hannover, per aver presentato un solo modello, proprio il 7600.
Il telefonino, dotato di capacità multimediali e design futuristico rappresenta però, nelle intenzioni del gruppo, solo il primo passo verso il 3G: nel corso di quest¿anno Nokia dovrebbe infatti presentare in tutto 40 nuovi modelli, per venire incontro alla richiesta di contenuti e servizi multimediali da parte dei consumatori.
I videofonini al momento rappresentano poco più di un sesto delle vendite totali di dispostivi mobili.
Nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi tempi, Nokia è comunque leader anche in questo settore, con una fetta di mercato del 14% seguita da Samsung e SonyEricsson, entrambe al 12%.
Per quanto riguarda il 2003, il primo produttore di telefonini con videocamera è stato Nec con 13,1 milioni di apparecchi venduti contro gli 11 milioni di Nokia.
Un così stretto margine nei confronti della concorrenza si spiega col fatto che il gruppo finlandese non è stato in grado di tenere il passo dei rivali asiatici nella preparazione di modelli di alta gamma, concentrandosi per lo più sui mercati emergenti dove ha proposto telefonini a basso costo per guadagnare il maggior numero possibile di utenti.
Nokia però si dice convinta delle potenzialità dei servizi di terza generazione, in particolare del video streaming e del download di contenuti multimediali.
Il punto fondamentale, però, resta quello di valutare il vero impatto della videofonia sulla vita dei consumatori: secondo le ultime indagini, infatti, ci vorranno ancora alcuni anni prima che i servizi entrino pienamente nelle abitudini degli utenti.
Attualmente, la penetrazione della telefonia mobile in Europa è superiore all¿80%, mentre quella del 3G secondo le stime della società specializzata World Markets Research Centre (WMRC) sarà minore di quanto previsto.
Secondo WMRC, infatti, nel 2007 vi saranno poco più di 84 milioni di utenti 3G in Europa Occidentale, il 27% del totale degli utenti mobili, contro le precedenti ricerche che vedevano tale percentuale al 40%.
La stessa 3 ha ottenuto un consenso nettamente inferiore alle stime che prevedevano il raggiungimento di quota due milioni di utenti in Italia e Gran Bretagna a un anno dal lancio dei servizi, cioè a marzo 2004. Le difficoltà, tipiche di ogni start up, sono state aggravate proprio dalla mancanza di apparecchi a supporto della tecnologia.
I servizi video insomma diventeranno una fonte di reddito sempre più importante soltanto dopo che i telefonini di terza generazione penetreranno il mercato in modo massiccio e perché questo avvenga bisogna risolvere i problemi tecnici e commerciali: solo quando questo avverrà, l¿utente finale vedrà il telefonino come qualcosa di più che un semplice strumento di comunicazione e comincerà ad acquistare cellulari video-compatibili.
I profitti totali del settore della videofonia dovrebbero raggiungere 1,6 miliardi di euro nel 2007 e la porzione più significativa dovrebbe arrivare dalla messaggistica e dalla trasmissione dei contenuti multimediali.
In un primo momento, dunque, il mercato dei servizi di videofonia nell¿Europa occidentale dovrebbe registrare una crescita abbastanza contenuta per decollare poi dal 2007 in poi, quando la penetrazione degli apparecchi supererà il 30% e un numero significativo di utenti potrà usufruire dei servizi in modo regolare.
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